Pricasso: l’artista che usa il corpo per dipingere

L’arte è creatività, gusto personale e anche provocazione. Come quelle di Pricasso, nome d’arte (nato da una particolare fusione di termini) di Tim Patch l’artista biondo con un modo tutto suo di dipingere.

Che l’arte sia assolutamente soggettiva, si sa.

Che un quadro, una scultura, una fotografia o un oggetto di design sia arbitrariamente piacevole o meno alla vista e l’opera d’arte venga considerata bella o brutta secondo i gusti personali anche.

Ma quando la modalità con cui si fa un’opera d’arte è inusuale e intima, nel vero senso della parola, come nel caso del 54enne artista americano, vestito con un completino rosa e cappello da cowboy, non si sa davvero cosa dire.

pricassoLa sua particolarità? Utilizzare il suo organo sessuale per dipingere. Il nome che si è dato Tim Patch è Pricasso, nato dalla fusione tra il suo grande mito, Pablo Picasso, e la parola Prick, uno slang che significa “pisello”. Le sue opere, che vanno dai paesaggi ai ritratti di personaggi famosi e non, esprimono la sua passionalità e la sua spontaneità nel tratto, dato dal suo pene che utilizza come pennello.

L’artista utilizza spesso anche altre parti del suo corpo per dare vita ad opere d’arte, come per esempio le natiche, in base alla necessità di dipingere grandi porzioni della tela o con l’obiettivo di ottenere particolari sfumature su tela. Tuttavia, proprio per il contatto con la pelle, non può utilizzare i classici e più comuni colori ad olio i quali contengono componenti chimici che potrebbero procurargli scottature e creargli seri danni.

Di cosa fa uso quindi il 50enne dai capelli biondi? Di una particolare composizione di prodotti naturali dalle diverse colorazioni che gli permettono di dipingere anche diverse ore consecutive.

Tutto è iniziato per gioco, durante le vacanze natalizie di qualche anno fa. Ma l’esperienza di Pricasso è continuata. Vedendolo in azione è possibile rendersi conto di quanto l’artista sia rapido e veloce nel realizzare i suoi ritratti: in soli venti minuti riesce a portare a termine un’opera tanto che, infatti, nel 2014 in tre ore e mezzo ha eseguito dodici ritratti diversi.

Tra le sue opere troviamo i ritratti di politici come quello di Tony Blair e di McCain ed Obama avvolti all’interno di una bandiera americana, ad esprimere la speranza dell’artista in una riconciliazione tra democratici e repubblicani. Ma le sue opere ritraggono anche persone comuni e animali: donne in spiaggia, cani in posa…

pricasso

Eppure la domanda che sorge spontanea è: perché un artista dovrebbe fare una cosa del genere? Una delle ipotesi è che si tratti di semplice autoreferenzialismo. Ma le strategie che stanno dietro alle opere di Pricasso sono diverse e molteplici e portano a fare considerazioni più profonde sulla coscienza umana, sul perbenismo che si insinua nell’arte, che l’artista pensa debba essere in continua evoluzione.

Le sue quotazioni, nel corso del tempo, sono salite vertiginosamente insieme alla popolarità: un ritratto di Pricasso costa oggi dai 299 ai 1000 dollari, grazie al passaparola unito alla sua evidente bravura che hanno attirato molti critici d’arte importanti che gli hanno permesso di avere sempre più successo. Oggi è un artista che frequenta le più importanti rassegne artistiche e non, tanto da partecipare alla 39° edizione della Sexpo in Australia.

Non è che con la sua concezione di arte e con questa “modalità” nell’elaborare le opere pittoriche, abbia voluto sdoganare il concetto ampiamente diffuso che quando l’arte non si capisce si dice essere del “ca..?”

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