26 Marzo 1995: l’Europa e il trattato di Schengen

schengen

Il 26 Marzo 1995 entra in vigore il “Trattato di Schengen”, accordo internazionale che prevede la creazione di uno spazio comune tramite una progressiva eliminazione dei controlli alle frontiere.

E’ il 26 Marzo 1995 quando entra in vigore il trattato di Schengen, un accordo di portata internazionale stipulato dieci anni prima tra i governi degli stati dell’Unione economica Benelux, Germania Ovest e Francia e che prevede la creazione di uno spazio comune, tramite una progressiva eliminazione dei controlli alle frontiere comuni tra i cinque Stati interessati, sia delle merci che delle persone.

Il trattato o accordo consiste quindi nel creare uno spazio condiviso tra tutti gli stati aderenti, in cui vige la libera circolazione grazie all’apertura delle frontiere e ai conseguenti controlli doganali che a partire dal marzo 1995 sono stati definitivamente aboliti (l’Italia ha aderito a partire dal 1997). I controlli alle frontiere interne non vengono più effettuati se non a campione, mentre quelli riguardanti le frontiere esterne sono tuttora consentiti alla polizia doganale che ogni Paese possiede.

accordo di Schengen

Sembra lecito affermare che il trattato di Schengen, dal nome della cittadina del Lussemburgo dove è stato sottoscritto, è uno degli accordi di pace più importanti ed efficaci che siano mai stati raggiunti tra stati sovrani.

La sua entrata in vigore ha consentito che frontiere un tempo invalicabili e insormontabili, definite dallo statista britannico Winston Churchill la “cortina di ferro sull’Europa” alla fine della Seconda guerra mondiale, siano oggi scomparse. A fronte di un’eliminazione dei controlli interni, però, i paesi i cui confini guardano verso l’esterno, come l’Italia, dal 1990, l’Ungheria o la Spagna , sono chiamati a mettere in atto misure di controllo più rigorose.

L’ultima entrata in vigore “di massa” è avvenuta nel 2004 quando hanno fatto il loro ingresso Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Malta. Un’impresa che ha fatto vivere emozioni intense ai protagonisti e ai cittadini. Quell’anno, ad esempio, è sparito il confine tra Italia e Slovenia rendendo possibile l’unione simbolica di Gorizia, in Friuli-Venezia Giulia, con Nova Gorica.

immigrazione e Schengen

Nel 2015, in seguito all’enorme flusso di migranti che da Oriente (in particolare dalla Siria) e dal continente africano hanno cercato di entrare nell’Unione europea e dopo gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre e ancor di più di Bruxelles il 22 Marzo, alcuni paesi hanno deciso di reintrodurre i controlli alle frontiere motivandoli con la presenza di “minacce gravi per l’ordine pubblico e la sicurezza interna” o di “gravi lacune relative al controllo delle frontiere esterne”, scatenando una catena senza fine di polemiche e domande.

Il tema di scontro e dibattito sembra essere decisamente attuale, tanto è che i ministri dell’Interno dell’Unione europea stanno discutendo in questi giorni la possibilità di sospendere totalmente il trattato per due anni, anche se questo in effetti, salvo scenari estremi, non potrà essere abolito definitivamente o modificato in modo sostanziale così facilmente, poiché sarebbe necessario ricorrere al meccanismo di “revisione semplificata” che richiede l’unanimità dei voti del Consiglio dell’Ue di competenza e una nuova ratifica di tutti gli stati.

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