2 maggio 1519: muore Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci

Pittore, scultore, scienziato, architetto, il 2 maggio del 1519 muore Leonardo da Vinci, icona del Rinascimento italiano.

Nato il 15 aprile del 1452 a Vinci, piccolo borgo medievale tra Pisa e Firenze, adolescente si trasferisce nel capoluogo toscano, entrando ben presto sotto la protezione di Lorenzo de’ Medici, il più celebre mecenate dell’epoca.

Cresciuto artisticamente alla bottega del Verrocchio, la stessa di Botticelli, Perugino e il Ghirlandaio, Leonardo, con la sua tecnica dello “sfumato, esercitò una grande influenza negli artisti successivi. Portavoce di una visione del mondo romantica, poetica ma allo stesso tempo razionale, con le sue innovazioni stilistiche, ci ha lasciato in eredità capolavori straordinari.

Nel 1472, a soli 20 anni, era già iscritto nella Compagnia dei Pittori di Firenze. La sua attività nella città del Giglio si interruppe nel 1482 quando si trasferì alla corte di Ludovico Sforza detto il Moro. Rimase a Milano fino al 1499, dove visse il periodo più importante e produttivo della sua vita. Qui dipinge, infatti, la Dama con l’Ermellino (Museo Czartoryski,Cracovia), la prima versione della Vergine delle rocce (Louvre, Parigi) e l’Ultima cena, nel refettorio di S. Maria delle Grazie.

L’ambiente culturale lombardo gli fornisce numerosi nuovi stimoli e si dedica con passione a studi di architettura, idraulica, meccanica, anatomia e botanica. E’ affascinato dal moto dell’acqua e dal volo degli uccelli, tanto che, delle macchine di sua invenzione, alcune delle più interessanti sono quelle per il volo.

Nel 1499 Ludovico il Moro fuggì da Milano dopo l’invasione del ducato da parte dei francesi e Leonardo intraprese una serie di viaggi. Nei venti anni successivi girò molto, senza mai stabilirsi in un luogo per molto tempo. Fu a Mantova, poi a Venezia. Nel 1501 era a Firenze, nel 1502 in Romagna e Umbria, al servizio di Cesare Borgia. Nel 1503 fu di nuovo a Firenze per poi tornare a Milano nel 1506. In questi anni iniziò anche il famoso ritratto della Gioconda, figura intima e dal celebre sorriso, custodito a Parigi al Museo del Louvre. Nel 1512 si trasferì a Roma per restarvi fino al 1517, per dedicarsi ai suoi studi scientifici.

Le sue ultime opere sono Sant’Anna con Madonna e Bambino, di cui aveva già preparato un bozzetto nel 1501, e il San Giovanni Battista. Nel 1516 accettò l’invito del re di Francia Francesco I, e si recò ad Amboise, nel castello di Cloux, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita.

L’arte di Leonardo è l’incarnazione più alta dello spirito scientifico del rinascimento italiano: in lui arte e scienza sembrano convivere perfettamente poiché entrambe tese alla conoscenza e alla rappresentazione. Il suo genio creativo vive oltre la storia.

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