La Sardegna, un’isola tutta da scoprire

Sardegna

Oltre alla Costa Smeralda, la Sardegna possiede tanti altri luoghi da visitare durante le vacanze. Eccone alcuni, per tutti i gusti dei visitatori.

Quando arriva la bella stagione, la Sardegna è una delle mete più gettonate. Spiagge assolate e mare cristallino, uniti alla speranza di incontrare personaggi famosi in vacanza, rappresentano il must per un’estate da sogno.

Ma, oltre la famosissima Costa Smeralda, l’isola del Mediterraneo offre tanti altri luoghi da visitare. La Sardegna è una meta anche per coloro che al mare preferiscono una passeggiata nell’entroterra, una visita alle antichità dell’isola o, infine, un viaggio alla scoperta della storia locale.

Il nostro tour inizia all’estremo nord, in provincia di Sassari, dove si trova il Parco Nazionale dell’Asinara, nell’omonima isola. Un luogo che, per secoli, è riuscito a salvarsi dalla presenza umana per via della sua brutta fama, che gli aveva fatto guadagnare l’appellativo di Isola del Diavolo. Negli anni l’Asinara è stata usata come lazzaretto, campo di prigionia e infine come carcere di massima sicurezza, fino a diventare, nel 1997, un’area naturale protetta. Per chi ama le escursioni, è il luogo ideale: i visitatori -che arrivano in battello- possono immergersi nella natura incontaminata, ammirando flora e fauna, tra cui i famosi asinelli albini, tipici del luogo.

Sempre a nord, un’altra isola merita una visita, per rendere omaggio a uno dei padri dell’Italia, Giuseppe Garibaldi. L’isola di Caprera, situata nell’arcipelago della Maddalena, fu comprata e scelta come dimora dal patriota, che vi trascorse i suoi ultimi ventisei anni. Dopo la sua morte, l’isola è divenuta proprietà dello Stato, a ospita il Compendio Garibaldino: un museo che comprende la casa di Garibaldi, rimasta come allora, e il cimitero di famiglia, dove è sepolto.

Spostandoci nel centro sud, nella costa occidentale, arriviamo al sito archeologico di Tharros, in provincia di Oristano. Non si sa con esattezza quale popolo fondò la città, anche se le teorie più accreditate ritengono che Tharros sia una città fenicia, conquistata poi dai Romani. E’ possibile visitare le rovine dell’antica città, come resti di templi, terme e colonne che resistono al trascorrere del tempo, in un’atmosfera magica e affascinante.

Proseguendo verso sud, si giunge nel Sulcis-Iglesiente, zona nota per la presenza di numerose miniere, che nel secolo scorso impiegavano buona parte degli abitanti dell’isola. La storia delle miniere è così importante che la Sardegna è il primo parco geominerario al mondo riconosciuto dall’Unesco. Uno dei simboli di quest’attività è Porto Flavia, una costruzione a strapiombo sul mare realizzata nel 1924 per caricare e scaricare, direttamente sulle navi, i materiali estratti dalle miniere. Visitato anche da Gabriele D’Annunzio, incaricato di scrivere un articolo sia sul luogo che sulle condizioni dei minatori, Porto Flavia venne chiuso dopo la Seconda Guerra Mondiale, e solo da alcuni anni è stato riaperto al pubblico.

Barumini sardegna
Barumini

Abbandonando la costa, anche l’entroterra offre mete per tutti i gusti. A cominciare da Barumini, il villaggio nuragico più grande dell’isola, dichiarato nel 1997 patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Su Nuraxi -questo il suo nome in sardo- è una vera e propria città della civiltà nuragica, con capanne, luoghi di culto e officine. Scoperto dagli archeologi nel 1950, il villaggio di Barumini ha permesso agli studiosi di conoscere meglio l’ancora misteriosa cultura dei nuraghi.

Chi invece preferisce visitare qualcosa di più moderno non può non visitare Orgosolo, il paese dei murales: a partire dal 1969 Orgosolo ospita vari artisti, che lo arricchiscono con le loro opere. Ad oggi, i murales sono ben 169, e affrontano i temi più disparati, dalle tradizioni sarde a messaggi di pace e fratellanza.

Infine, per gli amanti delle zone esotiche e selvagge, è impossibile non parlare delle dune di Piscinas, un vero e proprio deserto in miniatura nel sud della Sardegna. Le dune, le più alte in Europa, hanno un’altezza di circa 100 metri e si estendono per due chilometri. 

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