Aceri ornamentali, stupendo foliage d’autunno

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L’autunno è il tema che abbiamo scelto questo mese su Openmag. In questo articolo parliamo di aceri.

Molto ornamentali per la forma aggraziata, è in autunno che gli aceri danno il meglio, quando il fogliame si tinge in mille tonalità di colori accesi e sfavillanti.

Gli esemplari arborei ornamentali che possono adornare un giardino sono innumerevoli, ma gli aceri esercitano un fascino particolare, non solo per il portamento aggraziato e la chioma elegante, ma anche per gli straordinari effetti cromatici sprigionati in autunno.

Il genere Acer comprende oltre centocinquanta specie originarie di Europa, Cina, Giappone ed America settentrionale: il nome, dal latino Acer, cioè appuntito, è un chiaro riferimento all’ estremità affusolata delle foglie palmate, che possono presentare tre, cinque, sette o anche più lobi.

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Le collezioni di alcuni giardini botanici ed i boschi spontanei di acero sono meta di turismo sia negli USA, che in Canada, che in Giappone: il termine nipponico “momijigari”, che letteralmente si traduce come “caccia alle foglie d’autunno”, indica infatti la tradizione di passeggiare nelle campagne per ammirarne i colori fiammeggianti.

Aceri: toni, colori e coltivazione

In autunno, la diminuzione delle ore di luce e delle temperature innesca trasformazioni nei pigmenti delle foglie, che assumono vivide sfumature di giallo, arancio e rosso. Per questo gli aceri, che producono in abbondanza pigmenti gialli e rossi (carotene ed antociani), sono tra i protagonisti più spettacolari della stagione.

Anche rami e cortecce aggiungono ulteriori toni e colori, ma anche i suoi piccoli frutti alati, le samare, che mostrano spesso tinte vistose che enfatizzano la curiosa forma ad elica.

Per chi volesse sperimentarne la coltivazione, dai piccoli cortili urbani ai grandi parchi, esiste un tipo di acero appropriato allo spazio ed alla situazione disponibile: l’altezza varia da uno fino a trenta metri, e la provenienza è in genere una buona indicazione della futura taglia, poiché la maggior parte delle specie americane raggiunge notevoli dimensioni, mentre quelli orientali sono in genere piccoli e con forme scultoree.

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Molto ornamentali alcune recenti cultivar di Acer Palmatum: “Dissectum”, “Crimson queen” “Katsura” e “Butterfly”.

Come coltivarli

Le condizioni ideali per la crescita degli aceri giapponesi sono terreni freschi e ben drenati, ma non asciutti, ed una esposizione con sole del mattino ed ombra luminosa nel pomeriggio, specie ove le temperature estive salgono oltre i ventotto-trenta gradi.

Durante la stagione vegetativa è necessario apportare irrigazioni regolari, evitando di lasciare asciugare troppo il terreno per scongiurare il disseccamento del fogliame, specie per le piante in vaso.

E ricordate… Niente potature! Ogni pianta evolve una propria fisionomia, che deve essere libera di esprimersi e non risponde mai bene a potature vere e proprie, soprattutto se ricorrenti.

La moltiplicazione si effettua con la semina per le specie, e con talee, margotta  o innesto per le cultivar.

Sono in grado di resistere fino a venti gradi sotto zero, ma poco tollerano l’aridità estiva.

La dolcezza dell’acero…

Infine una curiosità: il prezioso sciroppo d’acero è un liquido zuccherino ottenuto bollendo la linfa dell’acero da zucchero (A. saccharum) e dell’acero nero (A. nigrum), entrambe specie nordamericane.

E’ il dolcificante naturale meno calorico dopo la melassa (250 calorie per 100 grammi), e contiene molti sali minerali; nei paesi freddi è utilizzato anche per le sue proprietà depurative ed energetiche.

Per ottenere un litro di sciroppo ci vogliono  quasi quaranta litri di linfa, e la sua classificazione in quanto a composizione, muta al cambiare del grado di raffinazione.

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