Alla scoperta del dolce frutto tropicale che spazza via la debolezza tipica dei cambi di stagione.
Originario dell’Asia orientale, il mango (Mangifera indica), è ormai frutto diffuso in tutti i paesi tropicali ed ampiamente commercializzato e consumato fresco o lavorato, praticamente a livello globale.
Molte le cutivar selezionate poi nel tempo dall’ uomo, come la “Camboya” e la “Mulgoba”.
In natura, vive allo stato selvatico nelle foreste in umidi altipiani tra i cinquecento ed i settecento metri di altezza.
Capace di arrivare alla straordinaria altezza di trenta metri, può vivere oltre cento anni.
Questo frutto non solo ha un’alta percentuale di acqua, di zucchero e di fibra, ma anche di ferro, calcio e fosforo.
Contiene poi molte vitamine, cairboidrati e sali minerali.
Al naturale viene consumato in insalate, succhi, mousse, gelati e chutney, una composta tipica dei tropici per accompagnare verdure, carni e pollami.
Nell’industria alimentare viene inscatolato sotto forma di purea, succo, oppure a pezzi.
Dal seme del grande seme macinato, lavato per eliminare ogni eccesso di tannino e seccato, si ottiene una farina paragonabile a quella del riso per il suo valore nutritivo; essa poi viene spesso usata in mangimi per bestiame.
Come scegliere un frutto perfetto:
Nello scegliere un mango, ricordarsi che la buccia, sottile e soda al tocco, deve aderire perfettamente alla polpa; il frutto inoltre non deve presentare né macchine, né ammaccature.
E’ comunque un frutto particolarmente delicato e può essere conservato solo per pochi giorni, al fresco, meglio se in frigorifero.
Consumiamolo in questa stagione!
Nella prima parte dell’autunno, la stanchezza può essere un problema molto comune: il corpo vive in uno stato di allerta costante, che può mandare in tilt le ghiandole surrenali, col risultato di sentirsi stanchi fin dal mattino.
In questa stagione per evitare che l’affaticamento diventi più intenso, ci si aiuta con il consumo del mango, che contiene tutti gli elementi indispensabili per sostenere le attività dei surreni, gli organi incaricati di “gestire” lo stress dovuto al cambio di clima.
Ci rende quindi più resistenti, vitali e concentrati; se si abbina alla banana, ricca di fibre e potassio, si ottiene un frullato ideale come spezzafame o come integratore salino dopo lo sport.
Da segnalare infine come le proprietà nutraceutiche del mango siano attualmente oggetto di studio, specie in alcune università australiane, in particolare il fatto che la buccia possa essere utile nella cura del diabete mellito e nella prevenzione di alcuni tumori.