Sansovino 6 al Pitti Uomo 91, il trionfo della maglieria genderless

Sansovino 6, il brand fondato dal designer americano Edward Buchanan, sfila al Pitti Uomo 91 nella giornata di martedì 11 gennaio.

Sansovino 6 Milano approda per la prima volta a Pitti Uomo con la sua linea di meanswear presentata l’11 gennaio alla Scuola dei marescialli e dei brigadieri a Firenze. La volontà è quella di lasciare un segno indelebile nella storia della Fiera di moda fiorentina: “Vorrei creare qualcosa di nuovo, di emozionale per l’occasione..qualcosa di diverso” dichiara il fondatore Edward Buchanan alle telecamere di Pitti Immagine, prima del suo fashion show.

I presupposti per stupire ci sono, dato che il brand Sansovino 6, nato tra Milano e New York, si è contraddistinto a livello internazionale per un total look basato su filati e tessuti sapientemente lavorati, talvolta utilizzando uno stile “smacchinato” diventato la cifra stilistica della maison che ha da sempre giocato con tutte le possibilità del knitwear.

La sfilata, il contesto e il mood

Veniamo, dunque, alla seconda giornata di Pitti Uomo. La sfilata è programmata per le 16 presso la suggestiva sede della Scuola dei marescialli e dei brigadieri, nel Piazzale della Stazione a Firenze. La location è suggestiva, con il suo antico chiostro e con la sua sala adibita al fashion show caratterizzata da alte arcate a tutto sesto, sotto le quali sfileranno i modelli, e una serie di colonne che fungono da naturale divisorio tra la passerella e la platea.

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Siamo in prima fila e possiamo goderci l’atmosfera già largamente “riscaldata” dal gruppo musicale che apre la sfilata e accompagnerà con le sue note ritmiche e r’n’b l’incedere dei modelli, non si può chiedere di meglio dato le rigide temperature di Firenze.

Con l’incalzare della musica e l’accendersi delle luci che si insinuano tra “palco” e platea creando lunghe ombre sui pannelli bianchi posti sul lato opposto della platea, inizia il fashion show.

Il mood della sfilata è un invito: “Wake up!” e come non svegliarsi in un’occasione simile?

La collezione Fall Winter 2016/2017

La collezione si presenta subito giovane, improntata al futuro, ad un modo di vestire sicuro di sé, ma soprattutto gioviale. A sfilare sono sia uomini che donne poiché i capi proposti rispondono al concetto di “genderless”, di abbattimento delle barriere di genere, per segnalare una trasversalità nella scelta degli abiti che ben si adattano sia ad un guardaroba maschile che femminile.

Oltretutto, i modelli appartengono tutti a nazionalità diverse, con forti caratteristiche somatiche che li contraddistinguono (europei, africani, giapponesi…) creando una passerella multietnica ed estremamente variegata. Il punto in comune tra tutti i modelli in passerella è stata l’energia e la forte empatia con il pubblico: ognuno di loro sfilava sorridente verso la platea, cercando il contatto visivo con le persone e instaurando subito un clima di vicinanza.

Palette di colori e scelta di tessuti

È evidente che il colore predominante è il grigio, in tutte le sue tonalità (grigio mélange-grigio perla e antracite) ma non mancano note di colore, soprattutto nei dettagli di scarpe o nelle tessiture a patchwork delle maglie, dei poncho e dei morbidi cardigan o perché no? sulle labbra delle modelle.

Se la palette sembra essere invasa dai grigi (colore genderless per eccellenza) il tocco di vivacità viene notevolmente accentuato dalla scelta di colori forti e accessi come l’arancio, il giallo canarino e il rosso chiaro. I filati e i tessuti scelti vanno dalla lana, al cotone, al cashemere fino ai copricapi in lane double foderate di jersey.

Il concept

Il concetto chiave della collezione è l’indossabilità, la comodità. Non c’è spazio per modelli poco confortevoli, che non valorizzano a pieno il nostro corpo o ci fanno sentire ingessati e fuori luogo. I capi di Sansovino 6 si adattano alla vita di tutti i giorni, come ad un’occasione speciale, se sapientemente scelti e abbinati. Sono modelli che ti fanno sentire a tuo agio, che ti avvolgono e tengono caldo (non dimentichiamo che la collezione è pensata per l’Inverno 2017/2018), sono capi pensati per vestire se stessi e non per compiacere gli altri.

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Ph. Francesca Carella

L’elettricità, l’empatia, la gioia di una passerella viva e frizzante

Per rimarcare maggiormente questo ideale che, non solo permea tutta la collezione, ma anche l’intero concept del marchio di Edward Buchanan, la sfilata si è conclusa in un clima solare, di gioia. Il ritmo del gruppo musicale si è fatto più incalzante e i modelli, nell’uscita finale insieme al designer, si sono lasciati andare in una passerella ricca di allegria. Nessuna uscita con modelli impalati che sfilano uno dietro l’altro con volti fissi e cadaverici, la scelta è stata opposta: uomini e donne hanno camminato e ballato tutti assieme, alcuni abbracciandosi, alcuni tenendosi per mano, ricreando un clima giovane, vicino a noi, con un’atmosfera viva, di reale gioia.

L’intento di Edward Buchanan era quello di creare qualcosa di diverso ed emozionale; il suo obiettivo è stato pienamente raggiunto dotto vari punti di vista…che dire, con tutta questa energia e vivacità in passerella vi siete svegliati anche voi?

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