La filosofia di viaggio degli amici di Thousand roads

Raccontiamo oggi come nasce l’idea di Thousand (1000)roads, ad opera di tre amici appassionati viaggiatori che hanno fatto del low cost una filosofia di viaggio.

L’idea originale di Thousand roads è nata da tre amici viaggiatori, Sara, Emiliano e Pierluigi, che hanno girato il mondo zaino in spalla attraverso viaggi avventurosi e fai da te, utilizzando ogni espediente, dall’autostop al couchsurfing, per entrare in contatto con la cultura e gli usi dei Paesi che hanno visitato, sempre in ottica low cost.

Tale passione ha portato i tre amici ad entrare in contatto con molti altri giramondo, con la stessa filosofia fai da te, incontrati sia in viaggio, che ovviamente nella vita di tutti i giorni.

Man mano che il network di viaggiatori cresceva, via via si comprendeva come fosse comune l’esigenza di trovare persone con le quali condividere i propri itinerari e le proprie scoperte.

Alla fine del 2014 questa esigenza sfocia dapprima in una pagina Facebook, 1000Roads, e poi arriva nel tempo alla fondazione di una associazione culturale, e all’inizio di incontri mensili incentrati sulla condivisione di esperienze di viaggio, ogni volta accompagnati dal discorso di un relatore sulla propria esperienza di viaggio fai da te.

L’incontro, precisa più volte Sara, è visivo, fisico, reale “Noi ci mettiamo la faccia” è lo slogan preferito, “vogliamo far conoscere dal vivo chi sul web rischia di essere solo virtuale”. E quale miglior location che locali del centro città, specie se accompagnati da un buon aperitivo con una cifra ridicola!

La nascita di un sito web è l’ovvio passaggio successivo all’esigenza di dare organizzazione più consistente alla cosa, dove chiunque può condividere i propri progetti di viaggio ed esperienze, mediante articoli e foto, ma anche aggregarsi a viaggi spontanei ed on-line, sempre però in piccoli gruppi, massimo quattro-cinque persone.

Accattivante, nel sito, la formula di un forum solo all’interno della scheda del singolo viaggio per non creare confusione.

I tre puntano molto alla differenza tra turisti e viaggiatori, e rimarcano la filosofia della condivisione, alla base del viaggio; per il futuro, a parte un prossimo completo restyling del proprio sito web, curato da Pierluigi, lanciano il messaggio che ogni individuo nel corso della propria esistenza dovrebbe affrontare un viaggio-avventura fai da te e soprattutto credere nella possibilità di farlo.

Alla classica domanda “cosa non dovrebbe mai mancare in una valigia” ci colpisce la filosofica risposta di Emiliano: “la capacità di mettersi in discussione!”

 

 

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