Europa, dove sei finita? Nei dipinti io ti cerco

Europa, dove sei finita? Nei dipinti io ti cerco

Nel I secolo a.C. Esiodo ha raccontato della nascita di Europa, come ha fatto precedentemente Omero e successivamente Ovidio. Tutti hanno cantato della sua nascita e del suo destino, in tanti l’hanno dipinta ma Europa dove sei?

Scrivere dell’Europa, raccontare della sua nascita e del suo destino non è affatto facile. Sapere cosa sia diventata oggi è come porsi una domanda la cui risposta non ha definizione precisa. L’Europa è in divenire e l’arte, come la letteratura, ha rappresentato il mito, raccontandone la storia. Oggi noi possiamo ancora vederla con dipinti e opere d’arte che fortunatamente ci sono pervenute. Ma guardare non sempre è sinonimo di osservare, bisogna riflettere e comunicare. Quindi, Europa, dove sei, ti stiamo cercando!

Il mito racconta che Zeus, padre di tutti gli dei, si innamorò di Europa e per questo egli prese le sembianze di un toro bianco e la rapì portandola a Creta. Nonostante l’aiuto dei fratelli, Europa divenne regina di Creta e tutto ciò che ottenne in cambio per se stessa fu che con il suo nome i greci chiamarono le terre a nord dell’isola. Di questo hanno raccontato gli scrittori greci e di questo narrano ad esempio i dipinti di Gianbattista Tiepolo, di Tiziano Vecellino e del Veronese.

L’opera di Tiepolo

Europa, dove sei finita? Nei dipinti io ti cerco

“Il ratto d’Europa” di Gianbattista Tiepolo è del 1720-1722. È un dipinto in cui emerge il cromatismo tipico di questo artista. Il vigore e il contrasto nei toni conferisce alla tela profondità e fluidità. La luce con cui le figure emergono dal dipinto racconta di un rapimento “diverso” in cui la foga che l’osservatore si aspetta non è rappresentata. Europa nel 1720-22 di Tiepolo è rapita ma con l’uso della sua pennellata inconfondibile è luminosa e viva.

Il dipinto di Tiziano

Europa, dove sei finita? Nei dipinti io ti cerco

“Giove e Europa” di Tiziano Vecellino appartiene agli anni 1559-1562. Questa tela di Tiziano narra di un’Europa semi-nuda e scomposta, portata via dalla sua terra sul dorso del toro bianco. Europa si allontana dalle ancelle che la piangono, sola Europa è portata via dalla sua famiglia. Questa rappresentazione descrive perfettamente lo strazio e lo sgomento di un’Europa rapita con l’inganno. Sul finire della seconda metà del ‘500 Europa è sola.

Il dipinto di Veronese

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L’opera “Il ratto d’Europa” di Paolo Caliari, detto il Veronese, è stata realizzata nel 1580. Europa è seduta sul toro che le bacia il piede. Le ancelle sono intorno a lei e la ornano di fiori. Gli Amoretti invece, standole anch’essi intorno, spargono i petali dei fiori. Europa è diretta verso il mare per raggiungere Creta e non tornare mai più indietro. In quest’opera Europa è come se fosse consapevole del suo destino. È pronta per il suo viaggio.

Oggi l’Europa è presente nel mondo artistico e sa distinguersi grazie alla creatività che si manifesta con la produzione di opere sempre innovative. Nonostante il Vecchio Continente sia stata la culla della cultura classica, questo non ha arrestato il fermento culturale e artisico dell’Europa. La capacità di emergere, dettata da una creatività crescente, si manifesta attraverso un’arte espressiva e semplice in grado di comunicare e imporsi come motivo di riflessione. L’Europa propone un’arte valida e consistente, con cui è facile riconoscersi.

Questi dipinti sono il racconto di 3 artisti dal talento indiscusso. L’Europa di oggi è presente a se stessa ma è ancora in divenire. Per questo non è possibile prevedere dove sia diretta. Sicuramente Europa si è rimessa in viaggio, per approdare di nuovo un giorno in terre lontane.

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