Cartoline dall’ Italia: viaggio nei luoghi abbandonati del Paese

Cartoline dall' Italia: viaggio nei luoghi abbandonati del paese

Palazzi d’ Italia in rovina, ville distrutte dai terremoti, alberghi senza ospiti ed altro: Openmag vi porta oggi a conoscere un Paese a tratti dimenticato.

L’odore della polvere: un odore che spesso sa di vita dismessa, di intimità interrotta, comune nella nostra Italia.

E la struggente, infinita, bellezza che resta sempre nei posti dove l’abitare degli uomini è venuto meno all’ improvviso: è questo che affascina dei luoghi abbandonati.

Elonora Costi, ventisettenne, racconta il motivo che l’ ha spinta a girare l’ Italia con la sua macchina fotografica alla ricerca di palazzi caduti in rovina da proprietari che non sono in grado di sostenere le ingenti spese dei restauri, ville distrutte da terremoti, alberghi senza più ospiti, conventi senza monache, manicomi senza i malati che il tempo, i vandali e l’ incuria demoliscono un po’ alla volta.

Cartoline dall' Italia: viaggio nei luoghi abbandonati del Paese
Eleonora Costi

Eleonora ha cercato questi luoghi con passione, in compagnia di suo padre, imparando a fiutarne le tracce: una finestra rotta, un giardino troppo rigoglioso, un’ immagine intravista dal satellite di Google Earth che mostra un filare di alberi interrotto o un viale che si perde nella boscaglia.

L’Urbex, L’Urban Exploration la ha entusiasmata da tempo immemore, ed il tutto è poi riassunto dal motto: ” take nothing than photogrpahs, leave nothing but footprints.”

Nasce così “Abandoned H.ell.”, progetto fotografico che racconta i luoghi abbandonati e li salva (almeno nella memoria), fissando per sempre in uno scatto la grande bellezza dell’ Italia perduta.

Quali soni alcuni di questi luoghi:

Con più di cinquantamila voti, il Castello di Sammezzano, splendido maniero sulle colline fiorentine, ha ottenuto il primo posto nella lista dei luoghi del cuore 2017 del FAI: un importante riconoscimento che lo salverà da abbandono e degrado.

Cartoline dall' Italia: viaggio nei luoghi abbandonati del Paese
logo FAI

Questo palazzo è frutto del restauro ottocentesco di un precedente edificio di proprietà del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che costruì trecentosessantacinque stanze tutte diverse, una per ogni giorno dell’anno, che sono un tripudio di candidi arabeschi, colonne, stucchi, decori dai colori sgargianti.

Diventato albergo negli anni settanta, abbandonato per vent’ anni senza subire grossi danni, fu anche usato come set da Matteo Garrone per il suo”Il  racconto dei racconti.”

C’è poi la chiesa blu, cosi conosciuta tra i cacciatori di luoghi abbandonati del nostro Paese, per via dei riflessi azzurrognoli che la luce filtrata dalle vetrate disegna sui muri.

La chiesetta, degli anni Trenta, fa parte dell’ex Seminario San Luigi dei Padri Gesuiti a Roncovero, nel piacentino, ed usato per alcuni anni come scuola di polizia.

Messa all’asta senza successo nel 2010 ha perso parte del tetto, mentre attualmente la scritta “vendesi” troneggia sulla porta della sacrestia.

Infine una discoteca, L’ Excalibur di Montecatini, sul poggio di Montacolle; inaugurata nel 1993, era la più imponente d’ Italia, costruita come un falso castello medievale che occupava trenataseimila metri quadrati, aveva gazebo, sale, torri, una vista strepitosa, ospiti come Alain Delon, Stephanie di Monaco e Paolo Villaggio.

Ma la sua vita fu brevissima, chiusa solo due anni dopo e venduta all’asta, fu riaperta nel 2004 per chudere definitivamente appena un anno dopo.

Il progetto e i Luoghi del  Cuore del FAI:

Ognuno di noi è emotivamente legato ad almeno un luogo, che spesso rappresenta una parte importante della propria vita e vorrebbe che fosse protetto per sempre. Questo è il presupposto che ha dato il via tredici anni fa al censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare.

Il FAI e Intesa Sanpaolo hanno già dato voce alle decine di migliaia di segnalazioni raccolte scrivendo a Sindaci e Soprintendenti. Inoltre 68 sono stati finora gli interventi di recupero in 15 regioni che hanno contribuito a restituire un futuro di tutela e valorizzazione a molti luoghi votati.

Sono tre i luoghi che hanno avuto il maggior numero di segnalazioni nel 2016 dagli italiani: la cittadella di Alessandria, la Chiesa di San Nicola a San Paolo di Civitate (FG) e l’Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro a Mattinata (FG), ma sono 19 i beni culturali italiani su 128 segnalati e censiti che ricevereanno un trattamento speciale quest’anno per la loro salvaguardia.

Una commissione composta da rappresentanti del FAI, Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con le Direzioni Regionali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha esaminato le domande ricevute valutando alcuni parametri (numero di segnalazioni raccolte, qualità del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico-artistica o naturalistica, importanza per il territorio di riferimento e urgenza dell’intervento) e cercando di coinvolgere un alto numero di regioni italiane e ha scelto 19 luoghi del cuore su cui intervenire.

I 19 interventi resi possibili grazie al contributo di 400.000 euro, di cui 130.000 euro per i primi tre luoghi classificati e i restanti 270.000 euro per gli altri progetti, interessano Piemonte, Puglia, Campania, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Calabria, Lombardia, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna.

L’ invito quindi a visitare questi ed altri luoghi, che a volte ormai solo l’immaginazione può ricreare, è dunque motivo di curiosità e fascino. Pronti a partire alla volta dei “luoghi abbandonati”?

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