Ombre della Sera: paura, libertà e rinascita oltre lo schermo

A fine giornata c’è solo un pensiero che ci pervade: tornare a casa. Ma è per tutti così? “ Ombre della Sera ” è un viaggio insieme ad ex detenuti attraverso paure, speranze e seconde opportunità.

Determinata, solare e spinta dalla voglia di raccontare un mondo troppo spesso raffigurato in modo distorto. Si presenta così Valentina Esposito, regista di “ Ombre della Sera ”, docu-film sulla realtà delle carceri. Lei, che quel mondo lo conosce bene, ha proprio per questo deciso di raccontarlo sullo schermo.

Nulla di banale e stereotipato, però.

Un racconto per immagini nuovo e autentico, nato direttamente dall’esperienza di chi ha realizzato per tanti anni laboratori teatrali con i detenuti. E sono proprio loro, i detenuti, i protagonisti di “Ombre della sera. Non solo perché sono le loro storie quelle sulla pellicola, ma perché, a quelle storie, sono loro stessi a prestare voce, volto e interpretazione.

Oltre la superficie, al di là delle sbarre

“Non è stato facile. Il problema di essere un detenuto, per assurdo, diventa più grande quando si assottiglia la pena e si avvicina il momento di uscire. Perché si avvicina il drammatico confronto con la famiglia. Ti rendi conto che c’è un segmento di vita che hai perso e non è facile riprendere da dove hai interrotto, come se nulla fosse. Anche perché sei tu ad aver commesso un reato, non i tuoi cari. Che però si trovano comunque a dover vivere questa situazione. Ecco allora che nasce il terrore più grande: quello di affrontare la famiglia. Uscire e ricominciare da zero”.

A dirlo è Giancarlo Porcacchia, tra i protagonisti di “ Ombre della Sera ”, che attraverso una semplicità graffiante riesce a toccare le corde di un pubblico ampio. Tanto da arrivare a far riflettere anche chi si limita a vedere un delinquente come tale, talvolta dimenticando che dietro ogni detenuto c’è un uomo, un padre, un figlio… Una persona. Un individuo, che come tale si trova spesso a vivere il momento del ritorno alla libertà come un vero e proprio trauma.

Ed è su questo aspetto che Valentina Esposito accende i riflettori, su quelle “Ombre della Sera” capaci di spaventare anche l’uomo che le ha prodotte.

Così, il film – prodotto da Simonfilm e Lupin Film – cerca di svelare l’aspetto più intimo e delicato di quel duro percorso di reinserimento compiuto da uomini condannati troppo spesso da una società che dovrebbe invece tornare ad accoglierli.

Così, con la stessa leggerezza di un’ombra, Valentina Esposito si muove in punta di piedi tra le biografie di cinque detenuti in misura alternativa ed ex detenuti, tentando in questo modo di restituire una nuova – e veritiera – immagine della vita oltre le sbarre. E, così, di “raccontare la condizione emotiva di chi è condannato per sempre a vivere tra la vita dentro e quella fuori dal carcere”.

Dentro/Fuori… In viaggio per l’Italia

“ Ombre della Sera ” è un prodotto mediatico, il risultato tangibile di un progetto molto più ampio. L’idea di fondo è infatti quella di raccontare anche, oltre al dolore e alle difficoltà di riprendere contatti con la vita “fuori”, qualcosa di positivo. Come? Mostrando una concreta possibilità per gli ex detenuti divenuti attori di costruirsi una seconda opportunità professionale.

Ed ecco allora che, martedì 7 novembre, il film sarà protagonista di una doppia proiezione: alle 16 il pubblico recluso presso la Casa Circondariale di Regina Coeli potrà vedere il film e partecipare al successivo dibattito con la regista e il cast di attori ex detenuti. La sera sarà invece l’occasione per romani (e non) di scoprire “ Ombre della Sera ” presso il Cinema Farnese Persol (Piazza Campo dè Fiori, 56). Appuntamento alle 21.30 per un pubblico pagante disposto a farsi trasportare oltre il buio delle ombre, e delle sbarre.

Carceri, università e mondo associazionistico sembrano aver risposto con grande entusiasmo al progetto che ha già iniziato il suo viaggio. Catania (13 novembre, Cinema King), Livorno (19 novembre, Cinema Grattacielo) e La Spezia (4 dicembre, Cinema Il Nuovo)… Un viaggio in giro per l’Italia per superare confini, differenze e difficoltà. Le stesse che un uomo, un padre, un marito incontra dietro e poi oltre le sbarre, in quel contorto tragitto che delimita il ritorno a casa e alla libertà.

Ombre della Sera paura, libertà e rinascita oltre lo schermo

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