Varietà selezionate a lenta crescita, e dimensioni ridotte, le conifere nane decorano le feste con raffinatezza e sobrietà. Ecco la piccola guida di Openmag
Perse di vista per decine di anni, nel periodo dei giardini fioriti e coloratissimi di erbacee perenni e rose, le conifere nane stanno tornando di moda: ebbene si, anche il modo del verde segue le sue mode.
Tutte sono varietà selezionate per crescere con gran lentezza e mantenere dimensioni piuttosto ridotte, anche se alcune, se lasciate indisturbate, possono raggiungere anche i due metri di altezza in una quindicina di anni.
Se abbiniamo il fatto che radicano senza difficoltà, non hanno radici invadenti e non richiedono potature, le conifere nane sembrano diventare piante perfette.
Per quanto riguarda il loro utilizzo, in vaso possono creare composizioni profumate di resina dal sapore natalizio, ma con una accortezza: finito il periodo festivo, devono essere riportate all’aperto, e comunque, nella loro permanenza in casa, devono essere sistemate lontane dalle fonti di calore e mantenute ben irrigate.
Coltiviamoli così: i consigli dell’esperto.
Clima: le conifere nane non temono il gelo, al contario soffrono con elevate temperature estive, specie se non poste in condizioni di mezz’ombra, e per lo più le specie con fogliame tendente al giallo.
Esposizione: la migliore è ad Est, con il sole al mattino.
Terreno: meglio se acido o tendente ad esso, ma tollerano anche terreni neutri se ben drenanti e freschi.
Tollerano poi la coltivazione in vaso, anche con rocce affioranti; piantagione possibile in ogni periodo.
Irrigazioni: meglio mantenere sempre fresco il terreno, ma mai troppo bagnato
Concimazioni: specifiche per piante verde, in primavera ed in autunno.
Per mantenere le dimensioni di quelle più vigorose è possibile effettuare potature di contenimento, accorciando i rami che si sono allungati troppo nel corso della stagione vegetativa.
Da ricordare, come curiosità, che alcune ben si prestano ad essere coltivate in forma di bonsai.
Utilizzo ed esempi di composizioni.
Determinante per le conifere nane è la scelta del contenitore: il salice o il rame fa risaltare le sfumature calde, mentre la lucentezza dei vasi di vetro o ferro, accentua la magia dei toni freddi.
Inserite ad esempio in un’anfora in giardino, assumono un armonioso portamento a fontana, mentre una specie slanciata come ad esempio la Thuja, se posta in un alto vaso slalnciato, può assumere il ruolo di protagonista assoluto di un angolo del proprio giardino o terrazzo.
Molto belle anche se poste insieme, in un grande canestro di vimini posizionato in un punto focale.
Le specie più diffuse e particolari
Tra le conifere nane particolari troviamo:
Sciadopitys verticillata “Mecki”
Chamaecyparis lawsoniana “Schneeball”
Juniperus squamata “Filborna”
Thuja occidentalis “Golden globe”
Pinus Mugo “Mops”
I costi variano dai cinque euro per gli esemplari più piccoli, fino a trenta per le varietà piu rare ed a lenta crescita.
Per quel che riguarda l’acquisto, si consiglia la scelta di esemplari giovani, in contenitore piccolo, al fine di garantire meglio l’attecchimento.
Basta quindi una piccola spesa, poco impegno… E il risultato è servito!