Il Giro d’Italia fa 101. Da Bartali a Gerusalemme

Il Giro d'Italia fa 101. Da Bartali a Gerusalemme

Il Giro d’Italia parte da Gerusalemme in ricordo di Gino Bartali. Tra il racconto della prima giornata di gara e una breve panoramica sulla corsa, vi presentiamo l’edizione numero 101.

Lo scorso 4 maggio è partita la nuova edizione del Giro d’Italia. Essendo l’edizione numero 101, bisognava fare le cose in grande. Il Giro infatti, ancor prima di partire piazza un record: sarà la prima grande rassegna ciclistica europea che partirà fuori dall’Europa. Non è raro infatti che una rassegna ciclistica parta dall’estero, ma generalmente si tratta di un altro stato europeo.

Nel ricordo di Gino Bartali

Il Giro d'Italia fa 101. Da Bartali a GerusalemmeLa partenza del Giro di quest’anno viene affidata a Gerusalemme ed è anche voluta fortemente dal sindaco della città. Nell’anno infatti in cui un grande ciclista viene nominato Giusto fra le Nazioni sembrava corretto partire dalla città che assegna questa particolare onorificenza. Parliamo ovviamente del grande Gino Bartali, che non fu un campione solo in pista, ma anche fuori. Grazie a lui molti ebrei, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, riuscirono a salvarsi. Il campione trasportava infatti, all’interno del telaio della sua bici, molti salvacondotti falsi, per permettere alla gente di fuggire.

Da ieri… A oggi

Il grande Bartali, anche un po’ per il carattere riservato e schivo, ha per molto tempo fatto in modo di tenere nascosta la vicenda, scoperta in tempi relativamente recenti grazie al figlio. Per questo la comunità ebraica internazionale gli ha assegnato l’onorificenza di Giusto tra le Nazioni. Ma Gerusalemme fa di più, concedendo al grande campione anche la cittadinanza onoraria, ritirata qualche giorno fa dalla nipote di Bartali.

Alla partenza, oltre alle varie squadre ed alla madrina Bar Refaeli, presente anche il presidente israeliano Benjamin Nethanyau con la moglie Sarah, entrambi vestiti con una maglia rosa, per omaggiare la corsa. Il presidente si è detto orgoglioso che la sua capitale ospiti un evento di così ampia risonanza internazionale e spera che molti israeliani possano così avvicinarsi al ciclismo, senza far mancare appunto gli auguri al team nazionale che partecipa al Giro per la prima volta.

Riguardo alla sicurezza, certamente i fatti degli ultimi tempi non facevano una buona pubblicità ad Israele. Tuttavia durante questa partenza la città è stata blindata, tutti hanno potuto godere dello spettacolo e Nethanyau ha ribadito ancora una volta che: “Gerusalemme è la città della pace” rimarcando il fatto che i ciclisti provengono da tutto il mondo, anche da quello arabo.

Il Giro d'Italia fa 101. Da Bartali a Gerusalemme
Fonte: ildolomiti.it

Tappa 1: Gerusalemme

Parliamo anche un po’ della prima tappa, che si svolgeva appunto all’interno della città di Gerusalemme, con la modalità della crono individuale. La prima maglia rosa la veste Tom Doumolin, ciclista olandese dato anche quest’anno per favorito. Non sono mancate le cadute, che hanno fatto vittime eccellenti, come il britannico Chris Froome, che ha riportato una contusione alla clavicola. Gli italiani non hanno brillato in questa prima giornata, ma siamo certi che nella rassegna nazionale sapranno farsi notare, primo fra tutti “Lo Squalo” Vincenzo Nibali.

Panoramica del Giro

Dopo altri due giorni in “Terra Santa”, il giro tornerà in patria, muovendosi da sud, precisamente dalla Sicilia, per poi percorrere il litorale tirrenico calabrese, fino a Praia a Mare. Taglierà poi la penisola verso la riviera adriatica, e non mancheranno gare “in salita” che percorreranno l’Appennino, ricordiamo la tappa Osimo-Assisi. Percorrerà infine l’arco alpino da est verso ovest, passando per Rovereto, in Trentino e in Piemonte nuovo tratto montano tra Venaria e Bardonecchia. La tappa finale quest’anno viene affidata a Roma, con circuito cittadino che i corridori dovranno percorrere per dieci volte, con cerimonia di premiazione finale al Colosseo.

Dunque una partenza memorabile e nel ricordo di un grande campione. Da questo Giro ci aspettiamo ovviamente sfide agguerrite, scalate da record, sfide all’ultimo secondo per guadagnare l’ambita maglia rosa. Soprattutto ci aspettiamo quelle emozioni che solo il Giro sa regalare e che amiamo raccontare.

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