100% love: la vittoria della condivisione culturale

100% love: la vittoria della condivisione culturale

Può un percorso di condivisione reciproca abbattere il muro di diffidenza che si instaura tra popolazione locale e migranti? Il progetto 100% love realizzato da Aicem dimostra di si.

Pur in una cornice nazionale, ogni territorio locale ha un proprio impianto socio-culturale così come le proprie tradizioni da rispettare: un sistema di valori accettati e condivisi da tutta la popolazione, che producono un sistema di identificazione immediata. Avere “un posto nel mondo” tuttavia, costruisce di conseguenza l’immagine di un’alterità; noi contro loro, i nuovi arrivati (con tutto un corredo di attribuzioni negative al seguito); un’opposizione irriducibile che porta allo scontro tra culture diverse, alla diffidenza e alla paura. È possibile fermare la spirale d’odio creando un racconto comune di condivisione tra popolazione ospitante e ospitata? L’Associazione Aicem ci ha provato attraverso il progetto 100% love: no more space for hate and extremism.

100% love: fare spazio alla solidarietà.

100% love è un progetto realizzato da Aicem, Associazione Internazionale Cooperazione per l’Educazione nel Mondo, e finanziato dalla European Youth Foundation del Consiglio d’Europa, con lo scopo di fornire ai giovani del territorio di Sassari strumenti che gli consentano di creare percorsi di condivisione con i migranti del centro di accoglienza.

Il programma infatti si propone di rispondere alle sfide del contesto attuale, caratterizzato dalla crisi migratoria in corso e dalla mancanza di strumenti socio-culturali per affrontarla, favorendo processi di inclusione che contrastino manifestazioni di violenza ed estremismo.

La necessità di dare continuità.

La realizzazione di 100% love non è tuttavia un unicum, ma si inserisce perfettamente in un contesto di inclusione già avviato nel 2016 con il Training Course “Password for Human Rights”, svolto sempre a Sassari, a cui hanno partecipato ragazzi provenienti da 7 paesi diversi; nasce da quell’esperienza l’idea di creare un percorso di condivisione in loco tra popolazione ospitante ed ospitata nei centri di accoglienza; l’ escalation di estremismi in un contesto di immigrazione recente come quello sardo è infatti a portata di mano, perciò parte da qui la necessità di avviare un dialogo che crei un circolo virtuoso di solidarietà.

100% love: la vittoria della condivisione culturale

Un racconto veritiero sul fenomeno migratorio.

Se è un dato di fatto incontestabile che il fenomeno migratorio in Sardegna sia piuttosto recente, è d’altra parte innegabile come di fronte ai “nuovi arrivati” la popolazione locale si sia trovata sprovvista di strumenti socio-culturali che favorissero l’accettazione e l’inclusione, rifugiandosi dietro alla fobia dello sconosciuto.

Le manifestazioni d’odio hanno inevitabilmente preso il sopravvento, come dimostrano dei fatti di cronaca risalenti alla fine di Ottobre del 2017: mentre il 28 Ottobre di fronte ad un edificio scolastico di Sassari alcuni genitori fronteggiano dei migranti riferendo chiaramente la loro paura, davanti al centro di accoglienza due ragazzi residenti lanciano delle molotov a scopo intimidatorio.

 100% love come decostruzione delle fake news.

Alla base del terrore di ciò che non si conosce c’è però la realtà raccontata da alcuni media; una visione distorta e falsificata nella documentazione che crea una verità di comodo: trovare il capro espiatorio è a volte più semplice che iniziare un percorso di conoscenza.

La pubblicazione di dati certi e verificati può contrastare la percezione negativa che si ha del fenomeno migratorio in Sardegna: gli stranieri residenti nell’Isola infatti, pur aumentati lievemente, restano pochi e non compensano la dinamica negativa della popolazione sarda, che nell’ultimo anno è diminuita ancora di oltre cinquemila abitanti. Gli immigrati residenti in Sardegna sono 47.425, ovvero il 2,9% della popolazione (contro una media italiana dell’8,3).

L’inizio di un percorso insieme.

È sulla scia della verità che 100% love costruisce un racconto diverso, fatto di condivisione e accoglienza: il progetto, iniziato lo scorso Ottobre, vede coinvolti 20 ragazzi provenienti dalle scuole superiori del territorio di Sassari e 8 giovani migranti del centro di accoglienza di Sassari. 100% love mira quindi a costruire un percorso unitario che non solo fornisca alle nuove generazioni le competenze necessarie a promuovere l’inclusione sociale e a combattere gli estremismi, ma che soprattutto contribuisca allo sviluppo del movimento europeo di contrasto ai discorsi d’odio “No Hate Speech Movement”.

Come riuscire in questa sfida? Con la forza della parola e del confronto diretto. Attraverso una serie di incontri i ragazzi hanno avuto occasione di: rapportarsi con il tema dei diritti umani e sul processo di advocacy grazie ad un esperimento di sensibilizzazione contro il cyberbullismo, decostruire pregiudizi e stereotipi attraverso il dialogo con i migranti ospiti del centro d’accoglienza, e familiarizzare con le diverse forme del messaggio, anche attraverso l’uso dei social network.

L’unione fa la forza.

100% love: la vittoria della condivisione culturale

Il progetto 100% love è riuscito a raccontare una storia che va in controtendenza rispetto ai messaggi d’odio e di chiusura che fanno parte del quotidiano: una comunità ospitante ha il diritto di conoscere gli ospitati, per non precludersi la possibilità di creare una rete di sostegno che aiuti la collettività a crescere positivamente.

Il percorso avviato da Aicem darà vita alla creazione di un fumetto: una forma d’arte contemporanea e vicina al linguaggio giovanile a cui sarà consegnato il compito di raggiungere più persone possibili con un messaggio: accogliere è il primo passo per la costruzione di una società migliore.

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