Le cantine vesuviane e l’origine del Lacryma Christi

le cantine vesuviane e l’origine del Lacryma Christi

Openmag vi porta oggi in visita alle Cantine vesuviane Sorrentino, produttori da tre generazioni del pregiato vino Lacryma Christi.

La particolarità inconfondibile dei vini e delle vigne vesuviane, e di tutto ciò che comunque viene coltivato sulle pendici del Vesuvio, risiede nell’eccezionalità del suolo lavico.

In riferimento ai vulcani esplosivi ancora attivi, l’area vesuviana è la più vasta a tutt’oggi in Europa.

La complessità del suolo vulcanico risiede nel fatto che la composizione del terreno sviluppatasi risulta differente a seconda della stratificazione originata in seguito alle eruzioni nell’ambito dello stesso versante Sud-Ovest dove sono collocati i vigneti dell‘azienda Sorrentino.

vigneti Sorrentino
vigneti Sorrentino

Qui il suolo è ricco di di minerali, pietre pomici, sabbia e lapillo; inoltre è fertilissimo, con elevata porosità e drenaggio.

Le condizioni climatiche miti in inverno e calde d’estate, unitamente alle caratteristiche del suolo, lacollocazione geografica che risente dell’influsso marino,e di un’importante ventosità conferiscono a questo territorio una eccezionale tipicità.

inviato Openmag Marco Scagliarini
inviato Openmag Marco Scagliarini

L’origine e la leggenda del Lacryma Christi

Il vino vesuviano ha origine antiche: i Greci impiantarono sulle falde del Vesuvio il vitigno Aminea Gemella Linore, progenitrice di tutte le viti locali odierne e che, per lo storico Columella, è da associare all’attuale Greco del Vesuvio.

La storia del vino del Vesuvio arriva al suo periodo di massimo splendore nel periodo della potenza di Roma, in cui furono impiantate le viti dette Vesuvium, che daranno in seguito vita al Lacryma Christi.

Esistono vari miti e leggende sul nome di questo vino, tra tante: “Dio riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo strappato da Lucifero durante la caduta verso gli inferi, pianse, e laddove caddero le lacrime divine sorse la prima vite del Lacryma Christi.”

lacryma christi
lacryma christi

Un’altra versione narra invece di Cristo in visita ad un eremita redento che prima del commiato, gli trasforma la sua bevanda poco potabile, in vino eccellente.

Versioni cristiane ereditate dalla mitologia pagana bene radicata sin dai primi insediamenti umani, come dimostrano l’affresco di Bacco sul Vesuvio conservato nella Casa del Centenario a Pompei e le sue infinite presenze nei resti romani scampati all’eruzione del 79 d.C., la più antica di cui qui si abbia testimonianza scritta.

Solo in tempi più recenti sulla leggenda torna Curzio Malaparte che ne “La pelle”, invita a bere “questo sacro ed antico vino”.

L’azienda Sorrentino e la particolarita’ dei vigneti

Veniamo accolti nella visita dalla gentilissima MariaPaola, terza generazione della famiglia Sorrentino, iniziando subito la visita nei possedimenti che ci offre la vista di due viti di oltre cento anni ciascuna, allevati con la tipica e tradizionale pergola vesuviana.

Maria Paola Sorrentino
Maria Paola Sorrentino

Ci vengono descritte e mostrate durante il percorso le varietà autoctone coltivate: Caprettone, Falanghina, Catalanesca, Piedirosso ed Aglianico, allevate secondo le singole esigenze e caratteristiche viticole vesuviane.

Ad importanti livelli qualitativi della materia prima si associano sempre un impeccabile lavoro in cantina ed i meticolosi periodi di affinamento; l’intero procedimento avviene in azienda.

Maria Paola Sorrentino
Logo Sorrentino

Le proprietà sono situate nel Comune di Boscotrecase, nel centro del Parco Nazionale del Vesuvio, e sono ai lati delimitati da uliveti, e da numerosi alberi di albicocche.

Solo sei chiometri e mezzo separano la tenuta dalla vicina uscita autostradale della A3 di Torre Annunziata Sud.

Nell’azienda è anche possibile pernottare: la vicinanza ai siti archeologici d’interesse mondiale come Oplonti, Pompei, Capri e Penisola sorrentina, fa si che possano venire qui a visitare i terreni, grazie a servizi di transfer messi a disposizione dell’azienda stessa.

alloggio Sorrentino
alloggio Sorrentino

Il Chilometro zero è la filosofia ed il cuore delle proposte degustative messe a disposizione dall’azienda, dove è possibile assaggiare, una volta terminato il tour,  prodotti di giornata abbinati a diversi vini, ottenuti tutti da agricoltura biologica cento per cento.

Oltre ai vini, sono tipici prodotti l’olio extravergine di oliva “DonnAngela”, ottenuto con spremitura a freddo delle olive vesuviane e la conserva del pomodoro Piennolo vesuviano, coltivato in consociazione al vigneto (sono coltivate dentro di esso), e noto per l’inconfondibile dolcezza ed al tempo stesso buona acidità, consistenza della buccia ed elevata sapidità.

Infine, anche gli astemi non dovranno preoccuparsi: l’azienda è posta in tal posizione geografica così incantevole che anche solo il panorama merita una visita.

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