Formula 1: lotta Vettel-Hamilton tra incidenti e strategie

Formula 1: lotta Vettel-Hamilton tra incidenti e strategie

Si torna a parlare di Formula 1, ricapitolando i due Gran premi appena passati: Spa e soprattutto Monza! Con una vittoria a testa, prosegue la lotta Vettel – Hamilton, Ferrari e Mercedes, per il titolo .

Ci eravamo lasciati in Ungheria, con l’ennesima vittoria in stile “The Hammer” per Lewis Hamilton, che manteneva anche la vetta della classifica con 24 punti di vantaggio su Sebastian Vettel. Al GP del Belgio, Vettel è ovviamente chiamato alla vittoria. Questa vale infatti 25 punti, non sorpasserebbe l’avversario, ma almeno diminuirebbe il gap.

Gp del Belgio: la rossa si prende la scena (e la vittoria)

Si parte col botto! (nel vero senso della parola). Proprio quando i piloti si apprestano a percorrere la prima curva, durante il primo giro, avviene uno spaventoso incidente che causa una reazione a catena. La scena che si vede dalla tv è la seguente: la McLaren di Alonso che vola, letteralmente, sulla Sauber si Leclerc, che rimane illeso grazie all’ormai famoso Halo. Le macchine appaiono distrutte, ma per fortuna i due stanno bene. L’incidente è in realtà partito da Nico Hulkenberg, che perde il controllo della macchina, non riesce a frenare e prende in pieno Alonso.

Ma a rimanere coinvolti, nell’immensa reazione a catena, sono anche Daniel Ricciardo e Kimi Raikkonen. Il primo perde l’ala anteriore a causa di un contatto con Alonso, perde così il controllo dell’auto e colpisce il secondo. Inutile dire che questi piloti si ritireranno quasi subito dalla gara. Nel frattempo, Vettel è riuscito a superare Hamilton, poco prima che venisse attivata la safety car. Sebastian riesce a mantenere la vetta praticamente per tutto il Gp e deve anche ringraziare Verstappen, che rallenta Lewis Hamilton quel tanto che basta perché lui possa uscire dalla pit lane davanti, dopo il cambio gomme. Vittoria finale di Vettel su Hamilton, con terzo posto per Verstappen. Il gap è diminuito. “Ci aspettiamo un Inferno Rosso a Monza!” dice il team principal Ferrari, Maurizio Arrivabene, chiamando a raccolta i tifosi nel Gran Premio casalingo.

Gp d’Italia: atmosfera da Inferno Rosso!

La settimana che precede il Gran Premio d’Italia è carica di festa e di voglia di vincere. Oltre a Monza, la protagonista diviene anche Milano, che ospita tutta una serie di eventi collaterali. La Darsena diventa un mini circuito per un giorno, in cui si esibiscono i piloti Alfa-Sauber e quelli della Ferrari con le monoposto da gara.

Nel frattempo si avvicina la domenica, con le Ferrari e le Mercedes che si danno battaglia sin dalle prove libere. Queste vengono però condizionate dalla pioggia e da un incidente che vede coinvolto Marcus Ericsson, pilota Alfa-Sauber. Il DRS non si chiude mentre transita sul rettilineo e così perde il controllo dell’auto che si ribalta un po’ di volte, fino a fermarsi. Il ragazzo esce sui suoi piedi per fortuna, anche se la macchina è notevolmente danneggiata. Questo causa la bandiera rossa e la sessione sospesa.

Ma la parte più bella arriva il sabato durante le qualifiche.

Hamilton è più aggressivo che mai, ma le Ferrari rispondono colpo su colpo. Kimi Raikkonen fa registrare un tempo mostruoso, che è il giro più veloce di sempre in F1 (anche se come tempo ufficiale vale solo quello di gara): 1.19.119. Ottiene così la pole position. Lo segue Sebastian Vettel e la prima fila a Monza è tutta rossa! Non accadeva dal 2000! Tutto questo fa ben sperare per la domenica.

Inferno Ferrari

Il giorno di gara l’atmosfera è proprio da Inferno Rosso: i ferraristi sono arrivati da ogni parte d’Italia, probabilmente del mondo, per sperare nel famoso sorpasso in classifica. Purtroppo la gara parte malissimo: in curva 4 c’è un contrasto tra Vettel e Hamilton ed è il primo ad avere la peggio. Questo perché Vettel pare non accettare il sorpasso, facendosi prendere da un eccesso di tensione. L’ala anteriore rimane danneggiata e lui rimane in ultima posizione. Ad aiutarlo ci pensa Brendon Hartley, della Toro Rosso, la cui auto accusa subito un problema e viene chiamata in campo la safety car.

Formula 1: lotta Vettel-Hamilton tra incidenti e strategie
Fonte: abc.net.au

Vettel provvede subito a rientrare ai box, non solo per cambiare l’ala, ma anche per cambiare le gomme, per tentare di andare fino in fondo. Lì davanti, a lottare con Hamilton, è rimasto Raikkonen che, anche se si fa superare, riprende subito posizione. Ma la Mercedes non ha terminato i suoi assi nella manica!

Prima di tutto attua una serie di finte ai box, per depistare la Ferrari, che ci casca! Mentre Kimi è primo, Lewis secondo e Bottas terzo, la Ferrari richiama fuori il proprio pilota per il cambio gomme. Solitamente chi è primo aspetta che sia il secondo a fare la prima mossa, invece la Ferrari abbocca totalmente al piano Mercedes. All’uscita dai box, Kimi si trova chiuso fra le due macchine argentate e benché abbia un notevole distacco su Hamilton, Bottas lo tiene inchiodato in seconda posizione.

E diabolica strategia Mercedes

Sono ordini precisi che arrivano dal team radio Mercedes: “Valtteri, fai da tappo a Kimi!” e poi: “Lewis non preoccuparti, abbiamo già detto a Valtteri cosa fare!”. Strategia degna di un film quella Mercedes, che si realizza punto per punto. Bottas tiene fermo Raikkonen, anche se ha le gomme consumate e rischia tanto, ma anche Kimi nel frattempo le usura, essendo costretto a girare velocissimo, senza riuscire a sorpassare l’avversario. Quando Bottas giunge al limite viene richiamato ai box. Raikkonen farà del suo meglio per mantenere la prima posizione, ma le sue ruote sono ridotte molto male, tanto che Hamilton non fa alcuna fatica a sorpassarlo.

The Hammer si prende così anche il Gp di Monza, in un modo un po’ amaro se vogliamo. Vettel riesce a limitare i danni classificandosi quarto.

A sette gare dalla fine, sono ben 30 i punti che separano Sebastian Vettel da Lewis Hamilton. Non un’infinità certo, ma Vettel non può più permettersi di sbagliare e così nemmeno la Ferrari. Appuntamento, dunque, a Singapore col prossimo Gp!

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