Openmag vi porta oggi in un insolito percorso nei cimiteri, parte integrante delle città europee, quieti custodi della memoria collettiva.
Differenti concezioni culturali e specifici valori sociali, si fondano lungo le tappe di questo itinerario dei cimiteri europei, per dar vita a spazi di straordinario livello artistico e di grande intensità emotiva.
Il rapporto tra uomo e paesaggio nelle diverse culture, la conoscenza delle tradizioni e dei riti legati alla morte, e perfino la storia del giardino paesistico, sono i temi che deve affrontare chi progetta e realizza un cimitero.
In Europa, nel bacino del Mediterraneo, nella letteratura greca degli inizi,nei testi sacri e nella poesia epica, il mondo dei morti è raffigurato come un giardino ricco di piante da frutto e di fiori, di corsi d’acqua e di animali rari.
Ma è l’immagine archetipica dei Campi Elisi e dell’Arcadia classica, che permea la cultura illuministae sarà all’origine della raffinatissima arte dei giardini inglese.
Questa, a sua volta, influnzerà la progettazione cimiteriale, raggiungendo tra sacro e profano, punte espressive di notevole interesse.
In molti dei cimiteri d’Europa è evidente il richiamo al paesaggio mitico, teso a umanizzare e nobilizzare i temi della morte.
I primi cimiteri nella storia europea
In Inghilterra, nella prima stagione settecentesca del paesaggismo, fondamentale per l’arte dei giardini e la cultura contemporanea del paesaggio, nasce una nuova concezione dei luoghi di sepoltura, in cui il paesaggio diventa testo memoriale e commemorativo.
Il Romanticismo è l’epoca in cui si crea e si fissa l’immagine decadente e nostalgica delle sepolture, enfatizzate dalla letteratura e dalla poesia sepolcrale, di cui Ugo Foscolo, con i “Sepolcri”, è uno dei massimi rappresentanti europei.
Anche in Italia, agli inizi del XIX secolo, si sviluppa il gusto per il cimitero come giardino paesaggistico, all’inglese.
Contributo essenziale a questa tendenza fu l’opera “Dell’arte de’ giardini inglesi” di Ettore Silva.
I cimiteri monumentali come raccolte d’arte
Visitare dei cimiteri monumentali significa visitare un luogo d’arte, all’interno del quale si creano itinerari che collegano cappelle e sepolture ricche per architettura a per apparato decorativo.
Passeggiando al loro interno si ha l’impressione di percorrere un museo a cielo aperto, si coglie un romantico e suggestivo intreccio di strutture architettoniche e di elementi scultorei, rappresentativi dei linguaggi artistici, e delle culture che li hanno generati.
L’itinerario dei Cimiteri storici europei accoglie queste suggestioni ed invita a conoscere e apprezzare le silenziose città dei morti, custodi del passato e della memoria collettiva ed individuale.
Dislocazione dei cimiteri
L’Associazione dei Cimiteri significativi in Europa, che nasce nel 2001 a Bologna, ha tra i suoi obiettivi principali la gestione e la conservazione del patrimonio materiale ed immateriale dei cimiteri associati.
La rete è composta da sessanta cimiteri, dislocati in quarantasei città di diciotto paesi europei, tutti consultabili sul web come “cemeteriesroute”.
Nasce cosi’ il Necroturismo: un percorso necroturistico è un viaggio magico e interessante, che non stancherà di certo.
È consigliato a tutti coloro che vogliono conoscere la storia dei grandi del passato, rivivendoli in un certo senso nel presente, attraverso opere imponenti e luoghi spirituali e magici.
Alcuni tra i cimiteri più famosi a livello europeo
Perè-Lachaise, Parigi, Francia: quinta attrazione più visitata della capitale francese; fra tanti vi sono sepolti Jim Morrison e Oscar Wilde, curiosamente due non-francesi.
Catacombe dei Cappucini, Palermo, Italia: chiamate catacombe, sono in realtà un cimitero vero e proprio. Ospita fino a ottomila cadaveri nei sotterranei di un convento, ancora vestiti e con diversi gradi di mummificazione.
Cimitero ebraico, Praga, Repubblica Ceca: particolarmente antico, ha numerose lapidi storte su cui i visitatori sono soliti lasciare sassolini e foglietti con i propri desideri. La leggenda vuole che vi si aggiri il Golem, un mostro gigante di argilla che aveva il compito di difendere il popolo ebraico dai suoi persecutori.
Cimitero monumentale di Staglieno, Genova, Italia: tra i più grandi d’Europa, visitato all’epoca da Mark Twain ed Ernest Hemingway, ospita illustri personaggi, tra cui Bixio, Mazzini, De Andrè.