La Formula 1 più giovane di sempre: tra sorprese e nostalgia

La Formula 1 più giovane di sempre

La Formula 1 è tornata con le sue vecchie sfide, ma soprattutto con tanti volti nuovi. Vi portiamo perciò a scoprirli e a dare uno sguardo a quello che potrebbe essere il futuro.

Dopo una bella attesa, la Formula 1 è ripartita, in quarta per la Mercedes, un po’ meno per la Ferrari. Al primo Gp infatti, in Australia, la Ferrari appare di un rosso sbiadito, mentre le Frecce d’Argento sono più veloci che mai. Mentre molti tifosi della Rossa si aspettano un mondiale già in salita ecco che, una volta giunti alla tappa del Bahrain, devono ricredersi (almeno in parte!). Se infatti la Scuderia non brilla per strategia e assetto dell’auto, c’è qualcos’altro, o meglio qualcuno, che riporta su il morale in casa Ferrari.

Charles Leclerc: ferrarista vero!

Parliamo di Charles Leclerc, il nuovo pilota della scuderia di Maranello. In molti avevano dubbi su di lui, in quanto considerato ancora troppo giovane per sedersi su una monoposto quale la SF90. Ebbene, Charles dimostra a tutti che non è così. Classe ’96 e monegasco, il mondo dei motori è praticamente la sua seconda casa. Vi si avvicina grazie al padre e all’amico di famiglia Jules Bianchi, anche lui pilota dell’Academy Ferrari. Purtroppo li perde entrambi troppo presto. Ma è per loro che Charles ha continuato: arriva a Maranello a 14 anni e cresce all’interno dell’Academy. Quando è abbastanza grande, due anni fa, debutta in F2 con il Team Prema e vince il mondiale! Solo pochi altri sono riusciti in un’impresa del genere, pensiamo ad esempio a Lewis Hamilton.

Una volta vinta la F2, Charles dovrebbe o salire di grado, passando in Formula 1 o magari divenire terzo pilota di un altro team. Grazie al suo talento cristallino, Alfa-Sauber lo vuole fra i suoi e ci ricordiamo bene che ottimo campionato abbia fatto, nonostante le prospettive dell’auto non fossero proprio rosee. Eccoci arrivati dunque ad oggi, con un posto in Ferrari voluto da Sergio Marchionne in persona. E dobbiamo dire che Marchionne era un passo avanti a tutti gli altri!

In Bahrain

Leclerc fa una gara da manuale in Bahrain. Già a partire dalle qualifiche dove prende, più o meno inaspettatamente, la pole position: il secondo più giovane di sempre! Si prende anche record di pista e giro più veloce in gara! Senza contare che durante la gara riesce a tenere testa al campione in carica Hamilton e a lasciare sul posto uno come Vettel. Purtroppo la SF90 non lo assiste fino alla fine a causa di un problema elettrico e dovrà accontentarsi solo del terzo gradino del podio. Rimane comunque il vincitore morale della corsa e, come ha detto Hamilton “Mi dispiace per lui, ma per come guida avrà sicuramente molte vittorie davanti a sé”.

Tutti i volti giovani della Formula 1: nel bene…

Un altro dei rookie che si sta facendo notare, è certamente Lando Norris. Pur avendo solo 20 anni, guida come se in Formula 1 ci fosse nato. Già in Australia aveva dato filo da torcere a piloti come Raikkonen, battagliando con lui per più giri, fino a superarlo come un veterano. E anche lui nel weekend del Bahrain si fa notare già dalle qualifiche. Riesce a portare la Mclaren in Q3, cioè fra le prime dieci posizioni e il giorno dopo in gara chiude sesto!

C’è da dire che anche lui come Leclerc, è un prodotto della scuderia che rappresenta; era infatti in orbita Mclaren già dallo scorso anno come test developer, testava cioè l’auto ufficiale. Anche lui si fa le ossa in F2, dove battaglia con l’altro rookie, Russell, fino all’ultima giornata. Chiude il campionato secondo, ma con il posto in Mclaren già assicurato e possiamo dire che se lo è ampiamente meritato!

Altro giovane della stessa età di Leclerc è Alexander Albon, che guida la Toro Rosso. Nonostante guidi una macchina di seconda fascia, si dimostra molto tenace. Durante le qualifiche taglia la strada a Raikkonen, tanto da farlo sbottare al suo team radio “Il rookie mi mette i bastoni fra le ruote!”. Anche lui in Bahrain compie un record: è difatti il primo pilota Thailandese dopo anni ad andare a punti, essendo arrivato nono.

…e nel male

Gli altri rookie o comunque giovani della Formula 1 non hanno esattamente brillato in queste prime due gare. Partendo dal sempre imprevedibile Max Verstappen, che non ne ha ancora combinata una delle sue ma non ha nemmeno regalato prestazioni impressionanti, nonostante i buoni piazzamenti.

E passiamo al suo compagno di squadra, il neo promosso Pierre Gasly. In molti si chiedono se il francese meritasse davvero quel posto in Red Bull o se la casa inglese l’abbia fatto più per ripicca verso Ricciardo che per altro. In queste due gare infatti, Gasly colleziona una undicesima e un’ottava posizione: non proprio i risultati che Red Bull sperava. E il campioncino di F2 George Russell? Senza dubbio il peggiore fra i rookie, anche se bisogna dire che la Williams di quest’anno, la sua macchina, non è proprio “performante”. Infatti ai test di qualche giorno dopo, sempre Russell, ma su Mercedes questa volta, è il più veloce di tutti.

Momento nostalgia

Ultima giovane sorpresa, anche con una nota di nostalgia, è stato Mick Schumacher sulla Ferrari. È notizia di quest’autunno infatti, che il figlio del grande campione sarebbe entrato nella Ferrari Driver Academy e avrebbe gareggiato in F2 con la Prema. Poi, siccome i test del Bahrain sono di solito detti “rookie test”, sono cioè dedicati ai più giovani, alcuni ragazzi della F2 possono testare “le auto dei grandi”. E così Mick sale sulla SF90 e non solo! È tra più veloci, secondo solo a Verstappen. “E’ stato bello”, dice, “fin dal primo istante mi sono sentito come a casa, visto che c’erano con me persone che mi conoscono da quando ero molto piccolo!”.

Grazie a tutte queste giovani leve, la classe della F1 è la più giovane di sempre: 26 anni e mezzo di media. Se le prospettive sono queste, in un prossimo futuro potremo assistere ad un mondiale davvero agguerrito.

La Formula 1 più giovane di sempre

Tag

  • Alexander Albon
  • Charles Leclerc
  • formula 1
  • formula uno
  • mick schumacher
  • Pierre Gasly

Potrebbe interessarti: