Attesissimo Trono di Spade: Il cerchio si chiude

Attesissimo Trono di Spade: Il cerchio si chiude

La fine è arrivata: dopo quasi dieci anni, il Trono di Spade ci lascia. Andiamo a rivedere la puntata finale e facciamo un bilancio complessivo.

Liberi dalla tirannia…o no?

Approdo del Re è stata bruciata fin nelle fondamenta. Tyrion, Jon e Davos, vagano per quella che un tempo era la gloriosa capitale dei Sette Regni. Nevica cenere sulla città e aleggia la morte nell’aria. I sopravvissuti si possono contare sulla punta delle dita. L’ultima del Trono di Spade riparte così. Mentre i tre cercano ancora di capire cosa sia andato storto, si imbattono in Verme Grigio e gli Immacolati che giustiziano i pochi soldati Lannister rimasti, che in fondo si erano anche arresi. Jon ci prova a salvarli, ma Verme Grigio ribatte che “La regina vuole così”, cioè non proverà pietà per nessuno.

La missione

Arriva finalmente lei, protagonista assoluta nel bene e nel male, Daenerys. Scende dal suo drago in una capitale ormai rasa al suolo e fa un discorso trionfale ai suoi Immacolati e Dothraki. Non solo ha liberato i Sette Regni da Cersei Lannister, ma si pone come missione di liberare tutti gli oppressi del mondo, non importa a quale prezzo. Jon la guarda sbigottito, come se non la riconoscesse più.

E poi c’è Tyrion.

Ovviamente viene fatto imprigionare per aver fatto liberare suo fratello e il prossimo passo sarà giustiziarlo. Commovente la scena in cui l’uomo si reca nei sotterranei di Approdo del Re e trova i corpi dei fratelli. Abbracciati, così come sono nati. Piange tutte le sue lacrime lì e quando si trova Daenerys davanti, sapendo che non ha più nulla da perdere, le rinfaccia tutto e butta via la spilla da Primo Cavaliere.

Segue il colloquio fra Tyrion e Jon Snow.

Quest’ultimo, pur essendo legittimo erede al trono, non ne vuole sapere di averlo, inoltre è ancora innamorato di Daenerys. Anche se non può giustificare i suoi comportamenti, cerca di dire a Tyrion che non è pazza, solo molto provata da quanto le è accaduto ultimamente. E Tyrion, confessando anche lui di amare la regina, gli chiede l’unica soluzione possibile alle manie di grandezze della Khaleesi: Jon deve ucciderla.

Quando l’amore non basta

L’uomo esce dalla cella lievemente combattuto, eppure si dirige verso la sala del trono, dove sa che troverà Daenerys. Riecheggia in questi momenti la frase che Maestro Aemon (un altro Targaryen) aveva detto a Jon nelle prime stagioni: “L’amore è la morte del dovere”. E Jon l’aveva già imparato a sue spese, lasciando Ygritte, per poi vederla morire fra le sue braccia. Ciò che accade poco dopo non è molto differente. Incontra Dany e cerca, in un ultimo disperato tentativo, di farla ragionare. Ma lei pensa di essere nel giusto e chiede a Jon di costruire un nuovo mondo insieme. Sembra che lui stia accettando: i due si avvicinano, si stringono, si baciano. E poi vediamo Dany spalancare gli occhi e Jon disperarsi: l’ha appena pugnalata a morte. Ha scelto il dovere e non l’amore, ancora una volta.

Drogon giunge subito al capezzale della madre e per un attimo pare indirizzare la sua furia su Jon Snow e invece fa quello che probabilmente avrebbero dovuto fare tutti: distrugge il Trono di Spade. Quella fonte immensa di potere che ha portato solo morte e distruzione, viene a sua volta fusa dal fuoco del drago che comunque lo aveva forgiato. Infine Drogon fugge via col cadavere di Daenerys.

Tutto cambia e ognuno segue il suo destino

Alle “Trattative di pace”, se così possiamo chiamarle, partecipano i lord superstiti dei Sette Regni. Dovrebbero decidere la sorte di Tyrion, che però, come la solito, riesce a volgere tutto a suo favore, proponendo un nuovo sistema di regno: il re dovrà essere scelto dai lord. Dopo un magnifico discorso, propone Bran come re. Bran che è caduto da una torre e sarebbe anche morto, ma è sopravvissuto fino a diventare il custode della memoria collettiva. Questo lo rende il regnante perfetto, perché può imparare dal passato per costruire un futuro migliore. Tyrion viene ovviamente graziato e invece Jon Snow viene condannato all’esilio al nord, tornando fra i Guardiani della Notte.

L’unica ad aver ottenuto ciò che voleva davvero è Sansa: Regina del Nord, con un regno indipendente da tutti gli altri. Arya decide che andrà ad esplorare Essos, lì dove nessuno è mai andato.

Addio Trono di Spade…o forse arrivederci?

Dopo dieci anni di intrighi e tradimenti, il Trono di Spade ci ha lasciati. Sicuramente il finale non avrà soddisfatto tutti, ma sarebbe stato difficile accontentare i milioni di fan che seguono la serie. Senza dubbio però si può dire che Game of Thrones, come serie tv, è una sorta di pietra miliare. Sarà difficilissimo replicare tale successo; una macchina ai limiti della perfezione. Attori, autori, maestranze e tutti quelli che ci hanno lavorato hanno regalato a noi fan qualcosa di unico. Senza dimenticare il genio di Martin, l’autore dei libri che hanno ispirato la serie. Ci teniamo a ricordare che l’avventura non termina qui: sono già cominciate le riprese di uno spin-off su eventi precedenti a quelli narrati.

Grazie per averci seguito durante queste settimane e… Per salutarci alla maniera di GOT: Valar Morghulis!

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