I Lunatici a porte aperte. Su Rai Radio2 l’allunaggio si ricorda insieme… E il servizio pubblico che si trasforma in una grande famiglia.
Che fossero brillanti, dinamici e spigliati si sapeva. Ma la puntata a porte aperte, arrivata quasi a fine stagione, era per I Lunatici la prova del nove. Prova egregiamente superata, vista la calorosa risposta del pubblico in studio e di quello “da casa”, nella notte del 20 luglio.
Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio sono riusciti in meno di un anno a compiere l’impresa, e non solo quella di mantenere un ritmo alto e vivace tutte le notti, nonostante le maratone dall’1.30 alle 6. Il vero traguardo de I Lunatici è stato quello di creare, fin dal primo momento dopo l’arrivo su Radio2, una profonda sinergia con gli ascoltatori. Così in pochi mesi I Lunatici si sono trasformati in una grande famiglia allargata, aperta a tutti coloro che si sentono parte di un gruppo che va ben oltre i social o l’ascolto della radio.
Di allunaggio, poesie, volti e voci
Ed è stato nella notte più “lunatica” dell’anno (in questo 20 luglio 2019 ricorrevano i 50 anni dall’allunaggio) la grande famiglia ha risposto al richiamo dei due conduttori. “Vi vogliamo salutare uno ad uno stasera e vi ringraziamo per il grande calore che ci fate sentire ogni notte attraverso chiamate, commenti e messaggi vocali”, hanno commentato Arduini e Di Ciancio visibilmente emozionati ma mai sprovvisti di verve e risposte pronte. Come quelle riservate al poeta Antonio, affezionato ascoltatore de I Lunatici, che ha voluto dedicare i suoi versi alla luna, diventando ancora una volta pietra dello scandalo del siparietto che vuole i due conduttori su fronti opposti rispetto all’appeal della poesia in radio.
Dare un volto alle voci che sono diventate familiari ogni notte di più, che siano quelle dei due conduttori o, al contrario, degli habitué che chiamano quasi ogni notte. È da questo desiderio che è nata l’idea della puntata con il pubblico in studio. Giovani, adulti e anziani provenienti da tante città diverse si sono così incontrati negli studi di via Asiago, a dimostrazione che un servizio pubblico attento ai bisogni degli ascoltatori è ancora possibile. Notte o giorno non importa.