Streaming e pirateria: mercato illecito per 5 milioni di italiani

Streaming e pirateria: mercato illecito per 5 milioni di italiani

Nonostante le continue chiusure di siti e piattaforme che diffondono contenuti piratati, gli italiani ricorrono a questo tipo di fruizione di film e contenuti multimediali online. La pirateria mette a repentaglio la sicurezza e crea un danno alimentando (spesso inconsapevolmente) il mercato illecito.

Contenuti sportivi in cima alla classifica pirata

La pirateria continua a conquistare una fetta di pubblico nel nostro Paese: è di pochi giorni fa la notizia della chiusura da parte della Guardia di Finanza da Brescia di ben 114 siti che offrivano contenuti piratati in streaming sia in versione live sia on demand. Secondo quanto emerge da una ricerca Ipsos commissionata da Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali) sono 4,6 milioni in totale gli utenti italiani che guardano film e programmi tv tramite servizi illegali. I dati di settore riportano che sono soprattutto i contenuti di tipo sportivo a subire maggiormente gli atti di pirateria digitale: ogni anno, infatti, vengono piratati circa 21 milioni di eventi sportivi (in particolare quelli di calcio, Formula Uno, moto GP e tennis).

Il motivo che sta alla base della preferenza di queste piattaforme spesso è il prezzo più contenuto, eppure oggi esistono numerosi servizi legali che offrono contenuti di ogni tipo e con pacchetti su misura dell’utente a tariffe convenienti; a tal proposito si consiglia di approfondire l’argomento e capire cosa serve per vedere la Pay TV grazie ad esempio alla guida di Facile.it, in modo da non correre rischi di alcun tipo e avere la possibilità di guardare film ed eventi sportivi in maniera completamente legale e sicura.

Italiani inconsapevoli di danni e rischi

La diffusione di questi contenuti avviene tramite l’uso di servizi Iptv (“internet protocol television”) illegali che li forniscono all’utente che ne fa richiesta via internet. Il danno causato dalla pirateria ha un impatto non indifferente sull’economia del nostro Paese, come sottolinea il presidente di Confindustria Franco Siddi: facendo una stima, si parla di un danno superiore al miliardo di euro che mette a rischio circa 5.700 posti di lavoro.

Spesso gli italiani non sono consapevoli di star alimentando il mercato illegale, e lo dimostra il fatto che molti di essi acquistano questi servizi illeciti tramite carta di credito, dunque in maniera completamente tracciabile. Inoltre, la stragrande maggioranza degli utenti di siti che diffondono illegalmente contenuti piratati non sono a conoscenza dei rischi che si corrono (phishing e malware in primis): secondo i dati Ipsos, solo il 55% di chi usa queste piattaforme ne è consapevole.

Streaming e pirateria: mercato illecito per 5 milioni di italiani

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