Il Fondo Antonio Megalizzi per i giovani nelle radio universitarie

Il Fondo Antonio Megalizzi per i giovani nelle radio universitarie

Sostenere le radio universitarie e le opportunità di crescita professionale dei ragazzi è l’obiettivo del “Fondo Antonio Megalizzi”. La proposta sarà presentata il 19 novembre 2019 nella Sala Stampa della Camera dei Deputati.

Creare un terreno fertile per i giovani, partendo dalle possibilità di crescita professionale a loro disposizione. Nasce da questa idea il disegno di legge “Fondo Antonio Megalizzi” voluto da RadUni, associazione degli operatori radiofonici universitari.

È una presa di coscienza delle istituzioni. Un modo per dire ai ragazzi, nel linguaggio dei “grandi”, che ancora molta strada c’è da fare. Soprattutto per aumentare i laboratori didattici che si trasformano in vere e proprie esperienze professionali. Ma, intanto, questo potrebbe essere un passo. Per dare nuova linfa all’idea che la cittadinanza attiva parte anche da iniziative come quella delle radio universitarie, le istutizioni non potevano infatti aspettare oltre. La proposta per il Fondo Antonio Megalizzi, fortemente voluta da RadUni, sarà presentata quindi il 19 novembre nella Sala Stampa della Camera dei Deputati alle 13 con l’On. Alessia Rotta, promotrice della legge.

Memoria, lavoro e futuro dei giovani comunicatori

La proposta del disegno di legge intitolato al ragazzo italiano e a Bartosz Orent-Niedzielski, entrambi uccisi lo scorso dicembre a Strasburgo mentre facevano il loro lavoro, nasce con un unico obiettivo. Quello di rendere più semplice la presenza e lo sviluppo di emittenti radiofoniche universitarie. Proprio qui infatti tanti ragazzi hanno mosso i primi passi in un settore che hanno poi deciso di continuare “da grandi”.

Il Fondo Antonio Megalizzi per i giovani nelle radio universitarie

Era la stessa idea di Antonio: imparare sul campo, mentre lavorava duro ogni giorno per Europhonica, il programma delle radio universitarie che spiega l’Europa ai giovani.

Ed è proprio per onorare il lavoro di Antonio e Bartosz, e per supportare quello di tanti altri ragazzi con la stessa passione, che nasce la proposta. Stanziare nuovi fondi per permettete a nuovi speaker, giornalisti, tecnici e operatori dei nuovi media di partire ed esser seguiti e supportati nel lavoro è fondamentale in quest’ottica.
Un nuovo, piccolo, passo nella direzione della valorizzazione dei giovani. Un’opportunità che speriamo venga colta da chi ha il potere di trasformarla in un punto di partenza per i tanti giovani che popolano le radio universitarie e che potrebbero rivelarsi futuri validi comunicatori, da non lasciar scappare.

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