Tropea Bandiera Blu 2020. Macrì: “nuove sfide per il 2021”

Tropea Bandiera Blu 2020. Macrì: "nuove sfide per il 2021"

Bandiera Blu 2020. Come si ottiene un riconoscimento tanto ambito? Cosa significa riceverlo ai tempi del Covid-19? Ne abbiamo parlato con Giovanni Macrì, sindaco di Tropea, città fra le new entry di quest’anno.

Il 2020 sembra essere un anno non buono soprattutto per il turismo, una delle vittime preferite del Covid-19. Con la stagione estiva alle porte sono molte le località e le attività che dovranno fare i conti con le nuove regole e con l’emergenza che da mesi ha messo il freno alla nostra economia.

Ma gli operatori turistici e le località votate all’estate sono tenaci, non si arrendono, e provano comunque a dare il via ad un stagione che risulta in parte compromessa. E a non fermarsi è anche la “Bandiera Blu”, ambito riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle località balneari che si distinguono per la pulizia delle acque e del litorale e anche dei servizi offerti. L’Italia ha ottenuto diverse bandiere blu nel corso degli anni e dobbiamo anche dire che diverse località sono riuscite a mantenerle. Il 2020 si deve anzi considerare un anno florido da questo punto di vista, poiché le località nominate l’anno precedente sono state tutte riconfermate (cosa non scontata), ma soprattutto ci sono state diverse new entry.

Bandiera Blu, new entry

Riguardo a queste ultime, la regione che ne ha guadagnate di più è la Calabria, con ben 3 nuove località: Rocca Imperiale, Siderno e Tropea. Ed è proprio su quest’ultima che ci vogliamo soffermare. Tropea è un record nel record, in quanto è l’unica località della provincia di Vibo Valentia ad essere presente nell’elenco, anche se non è la prima volta per la provincia, che la ottenne già con Capo Vaticano nel 1995.

La Perla del Tirreno ha potuto contare sul lavoro del sindaco Giovanni Macrì, ormai in carica da più di un anno, che ha saputo convogliare gli sforzi dell’amministrazione e della comunità verso obiettivi ambiziosi. Abbiamo parlato proprio con lui della Bandiera Blu, del turismo in generale e anche di Covid-19.

La bandiera blu sembra esser da sempre un sogno di Macrì il quale, una volta eletto, ha fatto subito partire tutte le pratiche: “avevo promesso ai tropeani di raggiungere il risultato entro tre anni e a distanza di poco più di un anno dall’elezione (22 ottobre 2018) ce l’abbiamo fatta. Una soddisfazione grande, come quella di essere fra le otto città che rappresentano l’Italia fra le Bandiere Blu mondiali. Peccato non aver raggiunto prima questo riconoscimento, forse a causa di mancanza di lungimiranza, ma Tropea e i tropeani ci credevano”.

Il sindaco di Tropea: “già al lavoro per la Bandiera Blu 2021”

Questo riconoscimento permetterà a Tropea di competere con altre località di alto livello, che possono fregiarsi dello stesso titolo (fra le altre Capri e Lignano Sabbiadoro). Gli altissimi numeri registrati da Tropea soprattutto nel mese di agosto, ci dice Macrì, sono insostenibili e vanno rivisti. Sfruttare la natura senza valorizzarla non permette ai nostri territori di crescere, anzi. “Tropea non è per tutti” aggiunge, e la Bandiera Blu potrebbe aiutare proprio in questo senso. Macrì vuole infatti spingere la Perla del Tirreno verso un turismo più sostenibile e anche di qualità, per questo dice “Siamo già al lavoro per la Bandiera Blu 2021”. Perché mantenerla, ripetiamo, non è scontato.

Molti i complimenti, ma tante anche le critiche. La bandiera blu porta infatti con sé spesso interrogativi che ritornano: “Perché si alle località scelte e non un’altra? La meritava di più (nome di una località turistica)”. Macrì ci ha detto la sua: “credo che per prima cosa vada ricordato un punto non scontato: la Bandiera Blu non viene assegnata in base a criteri estetici. Se il criterio principale fosse la bellezza, Tropea l’avrebbe già avuta da molto tempo”. I criteri infatti, sono molto stringenti, e non è così facile ottenere la Bandiera Blu. Macrì ci spiega che la FEE (composta da 49 paesi), l’importante organismo internazionale che ogni anno si occupa di assegnare questo riconoscimento, mira a certificare le politiche ambientali, l’ecosostenibilità del luogo, la balneabilità delle acque e anche i servizi offerti.

Turismo sostenibile e difficoltà per la prossima estate

Quando poi spostiamo il discorso sull’importanza del turismo sostenibile, Macrì ci tiene a sostenere di come Tropea, con tutte le azioni svolte dalla sua amministrazione, ci tenga a farsi pioniera di questo tipo di turismo. “Per dirne una, il traffico nel centro storico di Tropea è passato da 4 milioni e mezzo a 2 milioni e mezzo, grazie a tutta una serie di interventi realizzati nell’ultimo anno e la domanda del turismo non è calata. Anche la raccolta differenziata migliora di giorno in giorno. E sono tanti anche gli interventi di manutenzione del verde pubblico… Lo faccio anche io in prima persona!”

E allora, cosa rispondere a chi dice “Una beffa! La Bandiera Blu arriva proprio quest’anno che non ci sarà turismo” chiediamo. Il sindaco Macrì, ammette che questa purtroppo, è una verità, ma una verità relativa. “Sicuramente” dice “non potremo sfruttare questa prestigiosa etichetta come avremmo fatto se fosse stato un anno diciamo normale. Ma troveremo comunque un modo”.

Tropea Bandiera Blu 2020. Macrì: "nuove sfide per il 2021"

Il più grande interrogativo adesso rimane infatti sulle modalità della ripartenza.

Tropea raggiunge infatti cifre importanti durante la stagione estiva e soprattutto numeri che si aggirano intorno ai 5000 occupati nel settore turistico, tralasciando i dintorni. Già a gennaio, la cittadina faceva registrare un 30% di presenze, numeri che sarebbero solamente cresciuti, ma la bomba Covid-19 ha scardinato questi già delicati equilibri. Ma se fino a qualche giorno fa il problema era la mancanza di certezze, queste sembrano arrivare proprio quando oramai si era persa ogni speranza. Il governo sembra infatti aver trovato degli accordi con le regioni, tali per cui la stagione turistica potrebbe ancora, in parte, salvarsi.

Sfide per il futuro

Tornando alla Bandiera Blu, gli chiediamo se si ponga altri obiettivi del genere. Oltre a mantenerla, il sindaco Macrì è anche fiducioso di poter far parte del circuito “Borghi più belli d’Italia”, ma la “Sfida delle Sfide” è quella per la Capitale italiana della Cultura. Tropea si era infatti candidata per il 2021, ma a causa dell’emergenza coronavirus, anche la manifestazione ha subito delle ripercussioni. (Ndr. Parma, l’attuale capitale per il 2020, si vede prolungare il mandato per un altro anno, così da poter svolgere quanto programmato.) “Ci riproveremo per il 2022” dice il sindaco Macrì.

Insomma, Tropea, con la Bandiera Blu, inizia a vedere una “luce in fondo al tunnel”, citando Macrì. Speriamo allora nella ripresa di tante altre località, nonostante il periodo. L’Italia è una nazione piena di luoghi fantastici, dobbiamo solo imparare a conoscerli e a prendercene cura, non solo per ottenere riconoscimenti, ma soprattutto per noi stessi.

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