Body shaming inconsapevole? No grazie

Body shaming inconsapevole? No grazie

Il body shaming è una delle piaghe della nostra società, una vecchia tendenza che continua a spopolare tra giovani e non solo: riconoscerlo è il primo passo per affrontarlo.

Body shaming è il termine inglese attraverso cui si fa riferimento, letteralmente, alla derisione del corpo, in tutte le sue sfaccettature. Questo significa che, non solo si deridono le persone in sovrappeso o con dei problemi della pelle, come l’acne o la cellulite, a cui ormai siamo purtroppo abituati, ma anche l’eccessiva magrezza, il taglio di capelli o ancora il modo di vestirsi (si, anche l’outfit delle persone è oggetto di critiche denigratorie). Questo atteggiamento offensivo verso il prossimo è sempre più presente nella nostra vita quotidiana e molto spesso passa inosservato o giustificato come innocuo.

Il body shaming non risparmia nessuno

Oggigiorno, soprattutto sui social media, siamo soliti leggere prese in giro nei confronti di persone del mondo dello spettacolo o verso gli influencer, che non vengono risparmiati ma anzi, data la loro popolarità e la loro esposizione al mondo mediatico, vengono aggrediti verbalmente e insultati per il loro aspetto fisico, il loro modo di vestire o di portare i capelli. È quello che è successo recentemente alla giornalista Giovanna Botteri, dopo il servizio di Striscia la Notizia, o alla cantante Elodie durante l’ultimo festival di Sanremo o ancora alle amiche di Chiara Ferragni, definite prima “rotonde e felici”, poi “atletiche” dal Corriere della Sera, in un articolo del 2018.

Oltre tutti questi casi più o meno famosi, il body shaming fa da padrone nei profili social di chiunque, dove nessuno, o quasi, viene risparmiato. Quante volte, inconsciamente, ci è capitato di giudicare qualcuno quando guardiamo le sue foto su Instagram? E quante volte ci è capitato di ricevere dei commenti poco carini da chi si professa nostro amico?

Quando i giudizi arrivano dagli amici

A chi non è mai capitato di sentirsi dire dall’amica sportiva “Eh ma sei di nuovo ingrassata, per questo hai il seno più grande”, oppure “Ma quanto cioccolato stai mangiando? Sei piena di brufoli” o ancora “Certo che una piega te la saresti potuta fare, hai i capelli tutti gonfi, ma te li sei piastrati?”. Questi sono solo alcuni dei commenti che nella vita si ricevono da persone amiche, e che probabilmente non fanno caso a ciò che dicono, non mettono della cattiveria nei loro commenti, ma anzi, pensano di fare dei commenti a fin di bene perché “Se non te lo dico io che sono una tua amica chi te lo dice?” giusto? Tutto ciò la maggior parte delle volte fa sentire la persona giudicata in imbarazzo, sbagliata e non all’altezza della situazione. Ma in fondo sono i commenti di un’amica, di una persona ci vuole bene.

Ebbene proprio questo modo di fare, di rapportarsi con il prossimo e di giudicare costantemente, è radicato nella nostra società e sembra non voler sparire. È una forma di bullismo a tutti gli effetti e non deve essere relazionata solo a dei commenti negativi, come quelli degli esempi precedenti. Chi non ha un’amica con qualche tatuaggio che si sente dire spesso e volentieri la classica frase “Ma quanti tatuaggi hai? Ma ci hai pensato a quando diventi vecchia?” oppure, l’amica a cui nel periodo estivo viene ripetuta sistematicamente la domanda “Ma quanto sei magra? Vieni a casa mia che ti do da mangiare”. Questi commenti sono delle vere e proprie sentenze giudicanti e soprattutto non richieste. Questi commenti feriscono e si fanno strada dentro ognuno di noi, minando la nostra autostima e la fiducia in noi stessi.

Body shaming inconsapevole? No grazie

Ma allora cosa fare?

Bisogna combattere il body shaming e smettere di inseguire dei canoni di bellezza che ci vengono imposti dalla nostra società e dalla nostra cultura, in cui la ricerca della perfezione diventa una vera e propria ossessione. Bisogna smettere di confrontarsi con le foto degli status symbol che si vedono sui social, bisogna smettere di giudicare gli altri in base ai connotati fisici, bisogna cercare di andare oltre la superficie e mettersi nei panni delle altre persone. Educhiamo noi stessi e abbandoniamo modelli di vita sbagliati, modifichiamo i nostri comportamenti e correggiamo il nostro modo di esprimerci nei confronti degli altri. Non è facile. Ma bisogna pur iniziare.

di Sara Mattana

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