Serie Tv e Covid-19 la strana coppia

serie tv e covid

Le Serie Tv, una sorta di panacea in attesa che tutto ritorni normale.

L’emergenza Covid-19 ha cambiato radicalmente i nostri stili di vita per mesi e lo sta facendo tuttora negli ambiti più disparati. Fondamentale in questo periodo si è rivelata la compagnia di cinema e Serie Tv grazie alle piattaforme digitali capaci di per farci evadere dalla realtà e regalare attimi di respiro in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni. In questo periodo, infatti, si è registrato un aumento delle sottoscrizioni di abbonamenti e delle ore giornaliere passate davanti allo schermo.
E così, mentre molti settori entravano in crisi, Netflix, Amazon Prime Video, Disney + e altri canali virtuali hanno registrato un boom, con la prima a comandare la classifica.

Quanti italiani hanno usufruito del servizio?

Secondo i dati raccolti da State of Online Video 2020, gli italiani avrebbero passato all’incirca 7 ore al giorno a guardare contenuti in streaming. Potrebbero non sembrare tante ma è la media di quanto dorme una persona ogni notte, rendendola così una tra le più alte d’Europa. Basti pensare che dall’inizio del 2020 circa 26 milioni di italiani hanno usufruito di almeno un servizio video on demand su abbonamento (secondo i dati di una ricerca di Bva-Doxa e dell’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano).

serie tvLa pandemia ha dunque dato un’accelerata a un mercato già in forte crescita: dal 17 marzo Netflix in Italia ha fatto registrare un aumento globale degli accessi pari al 332%, la neonata Disney Plus un incremento del 290% e Prime Video del 266%. Divano e serie tv sono diventati quindi, potremmo azzardare, la coppia simbolo di questo lockdown che ha provocato una fortissima impennata nella crescita dell’audience di fruitori on demand, calcolata in una percentuale che si aggira intorno al 60%.

Un’audience che ha caratteristiche ben definite. Gli utenti più accaniti dei servizi On demand dichiarano una propensione a sottoscrivere in media 2,3 abbonamenti ai servizi a pagamento.

Serie Tv e Cinema

Sembra perciò davvero lontana la Primavera 2018 e 2019 quando il Festival di Cannes bandiva i film targati Netflix dalla kermesse al grido di “Il cinema va visto al cinema e non su piattaforme digitali” spesso viste dagli addetti ai lavori come rivali e causa della crisi del settore cinematografico. Questa volta sono diventate infatti un alleato per i distributori e produttori, che hanno trovato nello streaming legale una possibilità di diffondere i tanti film pronti all’uscita che non hanno potuto vedere la sala.

La nuova tipologia di offerta

Il vero problema innescato dal Covid diventa al massimo quello del cambio di tipologia dell’offerta e della produzione di nuovi contenuti, divenuta più difficile grazie alle numerose restrizioni (necessarie). Nonostante si prospetti un prevedibile calo degli utenti al termine della pandemia, le grandi piattaforme di streaming hanno iniziato a investire sulla varietà, fattore chiave per quanto riguarda l’aumento degli abbonamenti, rispetto alla longevità. Dal 1991 al 2000 gli show da almeno sei stagioni erano il 29%, dal 2001 al 2010 si è scesi al 19% e dal 2010 al 2019 sono appena il 4%, con un aumento tra le serie da sole due stagioni. Ma la troppa possibilità di scelta è un’arma a doppio taglio a volte, perché lo spettatore può sentirsi sopraffatto dai circa seicentomila titoli a disposizione che arriva a metterci intorno ai 7 minuti di tempo per scegliere cosa guardare.

Pirateria ancora un problema

Ma non c’è stata solo una crescita esponenziale dei servizi di streaming legale, purtroppo, come evidenziato dall’ultimo rapporto Muso, i siti che offrono il download di contenuti illegali ha registrato un aumento senza precedenti. C’era da aspettarselo visto che i contenuti digitali sono stati fedeli compagni nella nuova routine di quest’anno, assecondando le recenti esigenze.

“Nuova normalità”

serie tvGuardare adesso serie tv anche solo dell’anno scorso sembra portarci indietro di 10 anni, osservare scene con più di sei persone che non indossano dispositivi sanitari fa un effetto stranissimo, vorremmo quasi urlargli di indossare la mascherina, o di rispettare le distanze… Per non parlare dei baci e degli abbracci che scatenano un po’ un senso di nostalgia.

Ma è proprio qui che risiede la forza del mezzo cinematografico il quale, mentre proviamo invidia guardando giovani che si divertono gli uni abbracciati agli altri, ci regala questa realtà alternativa alla nostra, facendo tornare alla mente momenti che adesso paiono così lontani. Film e Serie tv si fanno specchio di quella normalità che caratterizzava le nostre vite prima della pandemia, quella cui prima non facevamo molto caso, ma adesso ci manca così tanto. Una sorta di panacea in attesa che tutto ritorni com’era.

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