Mongolfiera: quando lo sport e il colore si fondono

copertina mongolfiere

Per questo mese vogliamo farvi uscire dagli schemi, sia in termini di sport che di colori. Incrociando infatti le due cose, abbiamo trovato uno sport su mongolfiera, poco convenzionale… E immensamente colorato!

Il colore è una componente fondamentale del mondo sportivo: è appartenenza, regola (pensiamo ai cartellini), campo da gioco (la terra rossa del tennis). Insomma, lo sport è fatto di colori. E perché non parlarvi allora di uno sport “colorato”?

Uno sport… Particolare!

Parliamo delle gare fra mongolfiere, o meglio, palloni aerostatici. Per chi non lo sapesse infatti, questi “mezzi” godono di veri e propri campionati e di una federazione. Partiamo dalla CIA, la Commission International d’Aerostation, che a sua volta fa capo alla FAI, la Federation Aeronatique Internationale.

Questi due organismi sono la massima espressione della mongolfiera, uno sport “ad aria”, (chiamiamolo così) e sono anche quelli che organizzano i World Air Games, competizioni apposite all’inizio basate sulla velocità e la resistenza, ma ben presto gare di precisione. In questo ambito, fino ad oggi, sono tre le edizioni realizzate: Turchia 1997, Spagna 2001 e Italia 2009.

Parliamo di uno sport davvero poco convenzionale, se pensiamo che non tutti possono praticarlo o che non è possibile fare ovunque e in ogni condizione meteo. Eppure ha un qualcosa di poetico poiché, se ci pensiamo, la mongolfiera è stato il primo mezzo a far volare l’uomo, nel lontano 1783, grazie a Etienne e Joseph Montgolfier.

Come si gioca?

Abbiamo già detto che le gare si basano sulla precisione, ad esempio, con lo schema detto di “lepre e segugio”. Abbiamo una mongolfiera principale – la “lepre” – che lascia cadere a terra un bersaglio. A questo punto le altre mongolfiere – i “segugi” – dovranno avvicinarsi il più possibile a questo. Inutile dire che vince chi si è avvicinato di più. Una sorta di gioco delle bocce, in volo però.

Altro gioco tipico è quello della “presa delle chiavi”: su un palo alto vengono legate delle chiavi, o comunque un oggetto facilmente staccabile. Vince il primo pilota che, raggiungendo il palo, riesce a staccare l’oggetto in questione.

Questi sono giochi da festival, i classici raduni, in cui gli appassionati si ritrovano condividendo questa colorata passione fra loro e con gli spettatori. Poi abbiamo ovviamente gare professionistiche, in cui gareggiano piloti di livello e soprattutto c’è la sopracitata federazione che ne controlla ogni aspetto, soprattutto quello della sicurezza.

Mongolfiera. Sport colorato da ogni prospettiva

Oltre ad essere uno sport, la mongolfiera è anche un’attrazione turistica. È infatti pittoresco guardare questi palloni mentre si librano in aria e constatare di come formino un mosaico che va dal rosso, al giallo, al verde, al viola.

Eppure, una volta saliti sulla mongolfiera, potremmo notare di come il colore riempia i nostri occhi. Perché, vedete, è anche una questione di prospettiva. Le mongolfiere infatti “si fanno guardare” ma ci permettono anche “di guardare”.

Sono diverse le zone del mondo in cui le mongolfiere vengono utilizzate come attrazione turistica e che grazie alla particolare conformazione dei luoghi, offrono uno spettacolo multicolore agli occhi del turista e appassionato.paesaggi in mongolfiera

Famosa è la Cappadocia, zona semidesertica della Turchia, in cui questi palloni colorati si alzano nel cielo al tramonto. Quando Madre Natura offre quella particolare luce che varia di minuto in minuto, dal giallo, all’arancione, fino al rosso, generando sui rilievi degli effetti spettacolari. Il tutto arricchito dalle note di colore delle mongolfiere.

Anche in Italia sono innumerevoli le zone in cui le mongolfiere fungono da attrazione turistica. Fanno da padrone le zone pianeggianti, come la Pianura Padana o la Piana di Sibari. I colori che si ammirano dall’alto sono sicuramente il verde di campi e boschi, come pure l’azzurro dei fiumi che percorrono questi fantastici paesaggi italiani. Nel secondo caso, persino il mare e le sue sfumature cristalline. E se lo facessimo nel periodo estivo, sarebbero i colori secchi, come il giallo a far sembrare le nostre pianure dorate.

E se proprio volessimo avere un assaggio di Turchia senza andare troppo lontano, anche i Calanchi Lucani offrono scorci memorabili!

Insomma, che sia per competizione o per turismo, la mongolfiera ci offre (è il caso di dirlo) una tavolozza colorata di esperienze da fare. Sia guardando verso l’azzurro del cielo sia ammirando il verde della terra.

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