Durante il Pride Month abbiamo deciso di entrare nel mondo di Teen Wolf, una serie tv che va oltre gli stereotipi anche nella sessualità.
Così, tra i vari argomenti affrontati, ci siamo avvicinati a quello dei film e delle serie tv e ci siamo trovati a chiederci come vengono dipinte in questo contesto le sfere più intime dei personaggi proposti. Sebbene infatti la sessualità, espressa in tutte le sue forme, sia diventata oggi una normale presenza all’interno di ciò che guardiamo, ci sono ancora delle resistenze.
Basti pensare, ad esempio, alla rappresentazione sullo schermo dell’omosessualità. In passato, così come la sessualità etero era mostrata solo sotto alcuni aspetti, l’omosessualità – un po’ per paura un po’ per superficialità – rischiava di essere espressa attraverso caricature stereotipate, volte in alcuni casi addirittura a far ridere la gente proprio delle sue particolarità e differenze. Ci fa piacere notare che questa tendenza sta cambiando. Così, finalmente, sullo schermo iniziano ad essere presentati personaggi ricchi di sfaccettature, nei quali la sessualità è solo un aspetto fra gli altri. Non una peculiarità da raccontare in modo “diverso”.
Teen Wolf, partiamo da qui
Per spiegare meglio il concetto vogliamo partire da una serie tv. Parliamo di Teen Wolf, fortunata serie andata in onda dal 2011 al 2017, dapprima su MTV e dopo su Fox.
La serie, oggi visibile su Netflix, parla di un gruppo di amici che si trova a fare i conti con il mondo soprannaturale, popolato da lupi mannari, cacciatori, druidi, demoni e altre creature. Ma, essendo i protagonisti adolescenti, i problemi che affrontano sono anche la scuola, l’amicizia e l’amore.
Quest’ultima tematica viene affrontata in ogni sua forma e nessuno viene presentato come “diverso” dagli altri, né tantomeno come una caricatura. Nel corso delle 6 stagioni conosciamo diversi personaggi omosessuali.
Conosciamo Danny…
Partiamo da Danny, che compare per le prime tre stagioni. Danny è il classico bravo ragazzo, ha buoni voti a scuola, un amico su cui contare e un buon giocatore di lacrosse. Danny è anche gay, ma di certo non è questo l’aggettivo che ci serve per raccontare di lui. E così come per noi non c’è bisogno di specificarlo, la stessa cosa accade nella serie.
Già da parte degli sceneggiatori l’omosessualità di Danny viene presentata come un aspetto che non apporta né toglie nulla al personaggio. Come i suoi amici parlano delle ragazze, Danny parla dei ragazzi e a nessuno sembra una cosa strana.
Parentesi sportiva
Neppure ai suoi compagni di lacrosse sembra una cosa fuori dal comune condividere con lui lo spogliatoio. E qui potremmo aprire una grossa parentesi col mondo reale, in cui ancora troppi sport soffrono di “machismo” e hanno difficoltà ad accettare quest’aspetto nei loro protagonisti.
Sono recenti i coming out di Jake Daniels, 17 anni, del Blackpool, il primo in Premier League dai tempi di Justin Fashanu, supportato sia dai compagni, sia dalla società e pare anche dai tifosi. Ma purtroppo, gli sport, soprattutto maschili, si dimostrano ancora ostinatamente chiusi riguardo a questo.
Ed ecco Mason
Più avanti in Teen Wolf compare Mason. Come Danny, anche lui viene presentato come il migliore amico di uno dei protagonisti. Cosa ci colpisce di Mason? L’essere nerd e molto bravo a informarsi sul mondo soprannaturale, a cui si interessa attivamente da quando ne scopre l’esistenza. È un ottimo amico, sempre presente e riflessivo.
Anche in questo caso, allo spettatore viene proposto un personaggio vero e non uno stereotipo. Entrambi, seppur apertamente gay, non vengono rappresentati a partire da questo aspetto, anzi, viene messo l’accento su come debbano affrontare gli stessi problemi adolescenziali di tutti. Nella realtà, forse, qualcuno in più.
Due mondi paralleli (per ora)
E allora, se è vero che “Life imitates art” ovvero “La vita imita l’arte”, perché non prendere spunto da questa serie tv e dalle altre che ci propongono un mondo che purtroppo ancora non c’è ma potrebbe essere, in un domani non troppo lontano.
Questo ci fa capire che ogni persona ha le sue caratteristiche, i suoi pregi, i suoi difetti e il suo orientamento sessuale, ma anche che quest’ultimo dovrebbe riguardare esclusivamente la sfera più intima e privata di ciascuno. E se quello che Teen Wolf ci racconta in modo del tutto spontaneo non accade sempre anche nella vita reale, è forse perché ancora non tutti si sentono sicuri nel mondo per come lo conosciamo oggi.
Amici, fratelli, compagni di banco o compagni di squadra dovrebbero essere tali, e per questo dovremmo fare il tifo affinché noi stessi e chiunque ci circondi possa essere chi sente di essere.
Si, forse quello di Teen Wolf è un mondo che ancora non esiste del tutto. E non perché popolato da esseri soprannaturali, ma perché semplicemente ognuno, pur con tutte le sue differenze, viene accettato e accolto.