Roma, una grande città e tanti volontari per la cura dell’ambiente e del territorio.
Roma è una città metropolitana costituita da riserve naturali, aree verdi, aree agricole e parchi. Al proprio interno questi luoghi ospitano beni dal grande valore storico, artistico e archeologico e certamente una ricca flora e fauna. Ne sono un esempio Villa Pamphili, Villa Borghese, il Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica. E, tra smog e traffico della città, ci sono anche piccole, medie e grandi aree verdi, parchi di quartiere che dimostrano l’importanza di vivere in un ambiente piacevole.

L’importanza del “verde”
Questi luoghi esprimono la necessità di essere curati e tutelati per il grande valore che apportano al territorio romano e ai suoi cittadini. E’ importante infatti ricordare che attraverso il rispetto dell’ambiente e dei servizi eco-sistemici nel verde urbano si ottengono importanti benefici ambientali e sociali, un benessere a 360°. Soprattutto la presenza del verde è fondamentale nelle grandi città per contrastare “l’isola di calore urbana” (Urban Heat Island – UHI). Tutelare e valorizzare il patrimonio paesaggistico/ambientale è importante, specie in riferimento al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e a tutte le conseguenze ad essi associate.
Ma chi si occupa delle aree verdi di Roma?
La cura del verde, oltre ad essere un dovere, risulta essere un “piacere” per tutti i cittadini che ne possono usufruire. Abitare in un quartiere “verde” con parchi, natura e zone pulite e curate è un beneficio tanto per l’ambiente che per la salute. La città di Roma per la sua vastità e per la vastità del verde che la costituisce presenta però non poche difficoltà di gestione.
La lista di coloro che si occupano della gestione del verde è composta da tre soggetti.
In cima troviamo il Dipartimento Tutela Ambientale che ha in manutenzione un’area molto vasta secondo i dati presenti sul sito del Comune aggiornati al 10/10/2022.
Dopo la delibera n.361/2021 della giunta capitolina, si è stabilito il passaggio ai Municipi delle aree verdi sotto i 20 mila metri quadri, quindi al secondo posto nella cura del verde troviamo i Municipi. Tuttavia la gestione del verde urbano da parte dei municipi è difficile a causa di pochi fondi ed assenza di personale. In diversi quartieri si verificano lamentele a causa dell’erba alta che invadeva marciapiedi, parchi e aree verdi. Complice della crescita incontrastata è stata la stagione primaverile (in particolare il mese di maggio) caratterizzata da numerose piogge.
Alla difficile gestione delle aree verdi e del decoro urbano, troviamo infine l’azione promossa da privati, associazioni, cooperative, OdV, comitati di quartiere.
Alcune iniziative/eventi per la tutela dell’ambiente da parte del comune di Roma insieme ai volontari delle associazioni
Vediamo ora eventi/iniziative a Roma, verso la cura dell’ambiente simili ad altri dei quali vi abbiamo parlato in precedenza.
Il 6 maggio 2023 si è tenuta la seconda edizione di “Roma cura Roma”, promossa dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dall’Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. La giornata, dedicata alla cura della città e del verde urbano, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e volontari. Obiettivo dell’evento è quello di far partecipe la collettività per contribuire tutti insieme alla pulizia, al decoro e al rispetto per l’ambiente in cui si vive.
Il 22 maggio 2023, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, l’Assessora Sabrina Alfonsi, ha apposto a Roma la prima targa per tutelare la biodiversità. La targa è in un’area verde non completamente sfalciata per salvaguardare fiori e piante permettendo agli insetti impollinatori di svolgere le funzioni eco-sistemiche. Altro esempio viene da Retake Roma, associazione di volontari che si è aggiudicata il bando “Ossigeno della Regione Lazio edizione 2021”. Si è occupata di piantare 100 alberi nel quartiere San Lorenzo (Municipio II) e 35 nel Parco Somaini (Municipio V). Grazie al patto di collaborazione con la Regione Lazio, i volontari si prendono cura degli alberi, concimando, irrigando e pulendo le aiuole per i due anni successivi alla messa a dimora.

L’importanza dell’azione dei cittadini volontari nella gestione del verde e del decoro urbano
Spesso la cura del verde/del territorio parte “dal basso”, dai volontari e da singoli cittadini che dedicano il proprio tempo e capacità. Un esempio proviene, tra le altre, da Retake Roma citata prima. Un’associazione di volontari diffusa in 50 città italiane che promuove la cura degli spazi pubblici, la rigenerazione urbana, l’attenzione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Retake incoraggia anche la diffusione dell’educazione civica e il rispetto per i beni comuni.
Sono tantissime le iniziative che vengono da queste realtà e dai cittadini che esprimono la necessità e la volontà di tutelare gli spazi pubblici, prendersi cura del territorio e diffondere l’educazione civica oltre alla tutela dell’ambiente e l’attenzione alla sostenibilità.
Per una cultura del verde
Il risultato finale dovrebbe essere quindi quello di dare più valore e attenzione all’azione dei cittadini-volontari, i quali agiscono dove il Comune di Roma non arriva. Infatti si occupano della cura del verde e degli spazi pubblici, gestiscono i beni comuni e il “verde” di Roma. L’azione dei volontari è utile per la diffusione di una “cultura del verde”.
Questa “cultura” sostiene gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030: obiettivo n° 15 “La vita sulla Terra”, proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. Contrastare il cambiamento climatico, compensare le emissioni di CO2, proteggere la biodiversità, sono scopi che i volontari portano avanti grazie ai progetti e alle missioni di cui si occupano.
A cura di Daniela Ancona