Massimo D’Alema Presidente del Consiglio

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Il 21 ottobre 1998 ebbe inizio il primo governo D’Alema, primo esponente dell’ex PCI a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri

Segretario del Partito Democratico della Sinistra (PDS) dal 1994 al 1998 dopo Occhetto, Massimo D’Alema aveva appoggiato la formazione de L’Ulivo, coalizione dei partiti di centro-sinistra. Il 9 ottobre 1988 cadde il governo Prodi e il Presidente della Repubblica Scalfaro incaricò D’Alema il 21 ottobre di formare il nuovo governo. Il 23 ottobre fu votata la fiducia con 333 voti favorevoli e 281 contrari. Il primo governo D’Alema terminò il 22 dicembre 1999, data che segnò anche l’inizio del secondo governo da lui presieduto che sarebbe durato fino al 25 aprile 2000. In questa data D’Alema diede le dimissioni per la sconfitta subita alle elezioni regionali contro Storace (AN) nel Lazio. Nel corso dei governi D’Alema fu votata la legge sulla Par condicio per regolare l’accesso dei partiti ai mezzi di informazione, per contrastare il predominio di Berlusconi. In politica estera D’Alema sostenne l’intervento della NATO nella guerra del Kosovo. Dopo le sue dimissioni gli successe Giuliano Amato. Dal 2006 al 2008 ha ricoperto la carica di Ministro degli Esteri.

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