Tennis, scherma e vela: un mese di trionfi azzurri

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Emozioni azzurre che, questa volta, non provengono da un campo di calcio ma da sport che qualcuno definisce “minori” e che regalano medaglie all’Italia

Nelle ultime tre settimane il tricolore ha svettato in diverse parti del mondo confermando che in Italia esistono altri sport i quali, seppur meno seguiti, regalano soddisfazioni e tante medaglie. Scherma, vela e tennis sono stati i protagonisti assoluti e i loro atleti, spesso lontani dai riflettori, hanno dimostrato come, con l’umiltà e il duro allenamento, si possano tagliare importanti traguardi, sovvertendo ogni pronostico ed entrando di fatto nella storia. Proprio come nel caso della coppia Fognini-Bolelli che, dall’altra parte del globo, hanno alzato l’ambita coppa dell’Australian Open.

Ma iniziamo a parlarvi dello sport nobile per eccellenza, ovvero la scherma. Una disciplina che da sempre regala medaglie a iosa soprattutto dal lato “rosa” dei nostri azzurrini. Le fiorettiste sono sempre state un punto di orgoglio in ogni competizione internazionale e olimpica. E così ad Algeri hanno confermato ancora una volta la pasta di cui sono fatte conquistando la medaglia d’oro in occasione del circuito di Coppa del Mondo ospitato ad Algeri. Arianna Errigo, Valentina Vezzali, Martina Batini e Alice Volpi si sono imposte 45 a 40 sulla Russia, in un remake della sfida che a luglio scorso valse il titolo iridato a Kazan. Una rivincita che ha avuto anche il sapore del riscatto in virtù della sconfitta subita dai colleghi del fioretto maschile (Cassarà, Baldini, Avola e Aspromonte) per opera della nazionale russa poche ore prima. Sempre dal fioretto femminile è arrivata un’altra medaglia, questa volta d’argento, conquistata da Arianna Errigo: dopo aver superato brillantemente la russa Deriglazova, la campionessa del mondo in carica si è dovuta arrendere alle stoccate vincenti della statunitense Lee Kiefer (15-14).

Arianna Errigo
Arianna Errigo

A Bonn, dove si stava svolgendo la Coppa del Mondo di fioretto maschile, sono piovute altre medaglie: Andrea Cassarà, superando in finale per 15-12 il giapponese Yuki Ota, è tornato al successo sulle pedane tedesche, concedendo il “bis” dato che la sua ultima vittoria in Coppa del Mondo era giunta proprio a Bonn il 21 marzo dello scorso anno. Sul podio anche un altro azzurro, Alessio Foconi, che ha conquistato un meritato terzo posto.

Nella sciabola maschile, invece, l’Italia ha conquistato il terzo posto nella gara a squadre del 58° Trofeo “Luxardo”, tappa di Coppa di Mondo vinta dalla Russia che in finale ha sconfitto per 45-25 la Germania. La formazione azzurra, col quartetto composto da Diego Occhiuzzi, Luigi Samele, Enrico Berrè e Luca Curatoli, ha infatti vinto in rimonta, col punteggio di 45-44, la finale per il terzo gradino del podio contro la Corea del Sud.

Sempre nella sciabola, ma femminile, l’atleta Rossella Gregorio si è aggiudicata il terzo posto nella prova di Coppa del Mondo di sciabola femminile svoltasi ad Atene. A vincere la gara è stata l’ucraina Olga Kharlan che in finale ha avuto la meglio per 15-14 sulla russa Sofya Velikaya. Proprio quest’ultima è stata artefice della sconfitta, nell’assalto di semifinale, di Rossella Gregorio, fermatasi sul punteggio di 15-6.

Daniele Garozzo
Daniele Garozzo

Altre medaglie sono arrivate dalla spada. A Barcellona le azzurre hanno proseguito nella striscia di risultati positivi conquistando il secondo posto nella Coppa del Mondo al termine della prova a squadre. Il quartetto italiano, composto da Mara Navarria, reduce dal secondo posto conquistato il giorno prima nella prova individuale, Rossella Fiamingo, Bianca Del Carretto e Francesca Quondamcarlo,  dopo il terzo posto nella tappa d’esordio stagionale a Legnano e il secondo posto conquistato sulle pedane cinesi di Xuzhou, si è fermato in finale al cospetto della Svezia. Ah Heidenheim, invece, Enrico Garozzo è salito sul terzo gradino del podio nella prova individuale della tappa di Coppa del Mondo di spada maschile. L’atleta italiano, bronzo mondiale in carica, apre il nuovo anno così come aveva chiuso il 2014. Al terzo posto conquistato a dicembre al Grand Prix FIE di Doha, segue infatti questo ottenuto sulle pedane tedesche al termine di una prova in cui l’azzurro ha, ancora una volta, messo in luce il suo talento.

Dalle pedane agli specchi d’acqua.  Nella vela, infatti, gli italiani sono riusciti a portarsi a casa altre medaglie e soprattutto buone conferme in vista di Rio 2016. Si è chiusa così, con un bilancio positivo, la trasferta della squadra olimpica a Miami, la tappa statunitense dell’ISAF Sailing World Cup, il circuito mondiale delle classi olimpiche e paralimpiche che per sei giorni ha dato spettacolo nelle limpide acque della Baia di Biscayne.

Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (foto Taccola)
Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (foto Taccola)

Dopo l’oro ottenuto da Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (il secondo consecutivo nella World Cup di Miami), protagonisti assoluti della classe olimpica Nacra 17 per tutto il 2014 e talmente irresistibili in Florida da aver vinto con una giornata d’anticipo, e dopo la medaglia di bronzo conquistata da Marco Gualandris e Marta Zanetti nella classe paralimpica Skud 18 (la seconda dopo quella vinta l’anno scorso ad Halifax, in Canada, durante i Mondiali IFDS), la vela azzurra ha ottenuto una seconda medaglia, grazie alla prestazione fantastica di Giulia Conti e Francesca Clapcich nella clase 49er FX.

Le due azzurre, già bronzo ai Mondiali di Santander, hanno difeso alla grande la seconda posizione di questa mattina, andando a vincere la Medal Race della classe 49er FX, davanti alle avversarie dirette, le campionesse mondiali in carica brasiliane Grael-Kunze: medaglia d’argento, quindi, un altro traguardo di rilievo ottenuto dalle due azzurre.

E infine c’è il tennis. Ne parliamo solamente in coda perché l’Italia e i media nazionali ne hanno già parlato abbondantemente, ma ci è sembrato giusto nelle nostre intenzioni ricordare la storica vittoria di Fognini-Bolelli sui difficili campi dell’Australian Open. Un trofeo del Grande Slam che mancava nella bacheca della Federazione Italiana Tennis dal 1959. Ovvero da quando, sulla terra rossa parigina del Roland Garros, Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola sconfissero in finale gli australiani Roy Emerson e Neale Fraser (6-3 6-2 14-12). L’ultimo italiano a trionfare in un Slam fu 38 anni e mezzo fa Adriano Panatta, che nel giugno del 1976 vinse il Roland Garros battendo in finale l’americano Harold Solomon.

fognini bolelli

Ma Simone Bolelli e Fabio Fognini, superando con un netto 6-4 6-4 i francesi Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert, entrano di diritto nella storia del tennis nazionale perché sono i primi azzurri ad aver conquistato il torneo di doppio a Melbourne.

L’Italia, quella bella e appassionata di Sport  con la “S” maiuscola obbligatoria, ha fame di vittorie, medaglie, trofei. Oggi queste conferme stanno arrivando e per questo ci troviamo d’accordo con il presidente del CONI Giovanni Malagò: speriamo che i buoni risultati arrivino presto anche dalle altre discipline sportive. Speriamo che tutte queste vittorie siano solamente il preludio in vista dei Giochi olimpici di Rio 2016.

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