Assemblea Nazionale Forum del Terzo Settore

L’11 febbraio Roma ha accolto i rappresentanti delle associazioni e i portavoce nazionali e regionali del Terzo Settore per discutere e programmare il futuro

Proprio nella Capitale si è infatti tenuta l’Assemblea Nazionale del Forum. Obiettivo: l’elezione del Portavoce nazionale e dei componenti del coordinamento nazionale, del collegio dei revisori dei conti e di quello di garanzia. In un clima rilassato e confidenziale, l’Assemblea ha riconfermato all’unanimità Pietro Barbieri, il quale vestirà il ruolo di Portavoce nazionale – ricoperto già dal 2013 – fino al 2017. L’Assemblea ha rinnovato anche il Coordinamento Nazionale che aggiunge 4 componenti ai 20 fino ad oggi previsti, includendo quattro rappresentanti dei Forum regionali, tra i quali anche il Portavoce del Forum Regionale Lazio Gianni Palumbo.foto assemblea protavoce

In quest’occasione numerosi sono stati gli interventi su quali siano gli obiettivi fondamentali del Terzo Settore, lo spirito che lo contraddistingue e le associazioni che ne sono diretta espressione, e il modo in cui un organismo nazionale come il Forum debba e abbia finora gestito la situazione.

Il nostro Paese vive un difficile momento storico e in questo contesto l’azione del mondo del volontariato assume un ruolo centrale. Il primo passo per aiutare la ripresa sta nel ripartire, dunque, da un tema fondante del Terzo Settore: il contrasto al divario sociale e alle disuguaglianze. I numeri del Terzo Settore sono consistenti (volontari, associazioni impegnate a livello nazionale e internazionale…) ma importante per riuscire ad imporsi nella società civile è delineare aspetti programmatici che permettano di gestire al meglio l’impegno concreto cui il Terzo Settore non si è mai sottratto. Non ci si ferma, insomma, alla rappresentanza, alla “nomina di cariche” avvenuta ieri, che pure è importante. Lo stesso Portavoce Pietro Barbieri rafforza il concetto nel suo discorso iniziale: “in un momento in cui le rappresentanze sono state messe in crisi siamo riusciti a controllarle (es. il protocollo intesa #diamociunamano, il progetto che permette a chi è in cassa integrazione o usufruisce di una qualsiasi misura di sostegno al reddito di svolgere attività di volontariato in favore della propria comunità). […] In questi 17 anni di foto assemblea1attività il Forum ha rilanciato i temi del welfare, della cultura, dell’Europa e della cooperazione internazionale, del lavoro, dell’ambiente, della cittadinanza attiva, della sussidiarietà, mantenendo l’impegno sul rispetto delle molteplici forme del terzo settore italiano connotato in volontariato, associazioni di promozione sociale e economia sociale.” Ecco dunque che simili novità dell’azione programmatica creano un nuovo orizzonte di senso “in cui rilanciare il nostro mondo superandone l’autoreferenzialità in un saper essere e, insieme, saper fare”.

Ed è così che il discorso di Barbieri si ricongiunge a un secondo aspetto fondamentale del Terzo Settore, tema al quale il portavoce dedica grande attenzione: la partecipazione. La tanto discussa riforma del settore prevede che le politiche sociali riacquistino centralità anche a livello nazionale, superando quel titolo V della Costituzione che le relegava a livello territoriale, ma a volte lo fa proprio a discapito della partecipazione. Quel che va sottolineato è che il Terzo Settore, infatti, non è impresa ma si fonda proprio sulla partecipazione fin qui citata. “E il punto di partenza” conclude il Portavoce Nazionale “è soprattutto quello giovanile, garantito dal servizio civile. In modo che i giovani siano parte fondamentale del Terzo Settore”.

Le prospettive del Forum sono dunque orientate nella stessa direzione in cui muove il Terzo Settore stesso, nel quale l’organismo si inserisce e per il quale è nato. I punti da realizzare sono numerosi ma il dibattito ha dimostrato che anche le linee programmatiche lo sono.

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