14 luglio 1789: presa della Bastiglia

Simbolo dell’assolutismo regio, la Bastiglia fu una fortezza in cui vennero imprigionati principalmente gli oppositori della monarchia. La sua “presa” fu considerata l’inizio della rivoluzione francese.

“Amici, siete buoni cittadini? Sì lo siete! Allora marciamo verso la Bastiglia”. Pierre-Augustin Hulin, generale francese, esortò con queste parole gli insorti che il 14 Luglio del 1789 assalirono la prigione-fortezza della Bastiglia, vista dal popolo come un simbolo del potere monarchico. Siamo agli esordi della rivoluzione francese, un periodo di radicale e violento sconvolgimento sociale, politico e culturale che durò 10 anni.

Presa Della Bastiglia

L’attacco all’antico edificio della Bastiglia, prigione di stato nella quale in quel momento vi erano solo sette detenuti, fu un episodio di per sé poco importante sul piano pratico, ma che, col tempo, assunse un enorme significato simbolico. Di fatti l’evento fu un chiaro segnale che il popolo francese, ormai stanco degli sprechi e dei soprusi da parte del regime monarchico, intendeva proseguire la lotta senza alcuna esitazione.

Nonostante il governatore della prigione, Bernard-Renè Jordan de Launay, avesse tentato di raggiungere un accordo con gli insorti, questi riuscirono a tagliare le catene del ponte levatoio, penetrando così nel cortile interno nel quale si susseguirono violenti scontri, che causarono la morte di molte persone, compreso lo stesso de Launay, il quale fu linciato dalla folla e decapitato. Anche le guardie ricevettero atroci torture. Molte di esse, infatti, vennero decapitate e le loro teste furono infilzate su pali appuntiti e portate attraverso tutta la città.

I prigionieri trovati all’interno della fortezza furono rilasciati. Si trattava di quattro falsari, due malati mentali e un libertino. Poiché nessuno dei sette prigionieri risultava essere stato imprigionato per motivi politici, si avvertì il bisogno di inventare un prigioniero rappresentativo al fine di rendere l’avvenuta liberazione più mirabile agli occhi dell’opinione pubblica. Venne, per tal motivo, ideata una figura fittizia del Conte di Lorges, realmente esistito circa un secolo prima ed incarcerato nella Bastiglia per aver assassinato un prete.

Successivamente all’episodio della Bastiglia i moti si protrassero fino all’agosto del 1789, un periodo molto turbolento, che proprio per questo fu chiamato “Grande Paura”. Dopo il 14 luglio la BasPresa della Bastiglia 2tiglia fu lentamente smantellata e oggi, nel posto in cui sorgeva, vi è una delle piazze più famose di Parigi, “Place de la Bastille”.

Le principali e più immediate conseguenze della Rivoluzione francese furono l’abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica con l’abolizione dell’Ancien Régime e l’emanazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, fondamento delle costituzioni moderne. Di fatti, l’ondata rivoluzionaria partita dalla Francia coinvolse anche altri Paesi europei, dando un definitivo impulso alla nascita di un nuovo sistema politico, lo Stato Liberale, emblema della libertà e dell’indipendenza popolare.

Il 14 luglio di ogni anno il popolo francese ricorda l’episodio della Presa della Bastiglia con una festa nazionale. In realtà, però, tale data, commemorata dal 1880, non ricorda esclusivamente la presa della Bastiglia, ma anche la Festa della Federazione. In tale giorno hanno luogo una parata militare sugli Champs-Élysées, cerimonie militari nella maggior parte dei comuni e fuochi d’artificio nelle notti del 13, 14 e 15 luglio.

 A cura di Linda Pacifico.

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