26 luglio 1952: muore Evita Perón

26 luglio 1952: muore Evita Perón

La first lady dell’Argentina Evita Perón muore per un tumore a soli 33 anni. Ancora oggi è amatissima in Argentina e nel resto del mondo

“Ho solo un’ambizione personale, che il giorno in cui si scriverà il capitolo meraviglioso della storia di Perón, di me si dica questo: c’era, al fianco di Perón, una donna che si era dedicata a trasmettergli le speranze del popolo. Di questa donna si sa soltanto che il popolo la chiamava con amore: Evita”

Così parlava Eva Maria Ibarguren, a tutti nota come Evita Perón, in un discorso alla radio nel 1951, un anno prima di morire per un cancro all’utero, a soli 33 anni.

Eva Maria Ibarguren nacque il 7 maggio 1919 nel villaggio di Los Toldos, a 280 chilometri da Buenos Aires, nella proprietà del padre, Juan Duarte. I genitori erano amanti -la madre Juana prestava servizio nella tenuta del padre come cuoca- e Eva era l’ultima di cinque figli illegittimi.evita

L’abbandono del padre, che ritornò dalla famiglia legittima alcuni anni dopo la sua nascita, costrinse la madre di Eva a trasferirsi con i figli a Los Toldos, dove Eva iniziò a soffrire per la sua condizione di figlia illegittima. I bambini del paese, infatti, la denigravano ed escludevano.

Il suo tormento aumentò con la morte del padre, quando le figlie legittime dell’uomo cercarono di impedire a Eva e ai fratelli di entrare nella camera mortuaria di don Juan, per rendergli saluto. Questa vicenda sarà spesso ricordata dalla donna, che affermerà che proprio quel giorno nacque in lei la rabbia per le ingiustizie, e la volontà di ribellarsi alle discriminazioni.

Dopo la morte del padre, la famiglia di Eva si trasferì a Junìn, e in questo paese la ragazza maturò la decisione di intraprendere la carriera di attrice.

Con il permesso della madre, a soli 16 anni si trasferì a Buenos Aires nel 1935, accompagnata dal cantante di tango Agustin Magaldi, da molti reputato suo amante.

Grazie a Magaldi e alle sue conoscenze, Eva iniziò a recitare: le parti erano piccole e con poche battute, ma la ragazza continuava a credere di poter diventare una grande stella.

Nel 1939, grazie alla partecipazione in numerosi radiodrammi, la carriera di Eva decolla, e la giovane inizia a guadagnare.

Nel 1944 avviene l’incontro che cambierà la vita di Eva: la donna conoscerà Juan Perónimages, futuro Presidente dell’Argentina e suo futuro marito. I due si sposeranno il 22 ottobre 1945. 

Contrariamente alle altre first lady del periodo, che rimanevano nell’ombra dei loro mariti, Eva ebbe subito ruoli attivi nella carriera del coniuge, accompagnandolo nei suoi viaggi e facendosi portavoce della popolazione.

Il suo impegno politico riguardò in particolar modo l’uguaglianza dei diritti politici e civili tra uomini e donne -battaglia che la donna vinse con l’approvazione di una legge che tutelava questo riconoscimento- il sostegno agli anziani, gli aiuti agli operai. 

Nel 1948 la donna diede vita alla Fondazione Eva Perón, creata per combattere ogni forma di povertà. L’attività della Fondazione fu intensa e variegata: si costruirono scuole e ospedali, si donarono borse di studio e sussidi, si ampliarono i posti di lavoro e i controlli medici. Queste iniziative contribuirono ad accrescere l’affetto e il sostegno del popolo verso la first lady, tanto che a gran voce si richiese la sua candidatura come vicepre12-eva-peron-isidente; incarico a cui Eva fu costretta a rinunciare per via delle prime avvisaglie di un tumore all’utero, per cui morì la sera del 26 luglio 1952.

Il corpo venne mummificato ed esposto al pubblico, accorso in massa a renderle omaggio.

Attualmente, il mito di Eva Perón resiste e continua nel tempo, non solo in Argentina ma anche nel resto del mondo. Il successo della giovane first lady ha dato vita al musical Evita, del compositore Andrew Lloyd Webber, e al film Evita, dove il ruolo della protagonista è stato affidato alla cantante Madonna.

 

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