2 Settembre 1973: muore J.R.R. Tolkien

Il 2 settembre del 1973 muore lo scrittore J.R.R. Tolkien, autore de Lo Hobbit e della trilogia de Il signore degli anelli

John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloemfontein in Sudafrica il 3 gennaio 1892 da genitori inglesi originari di Birmingham , dove si trasferisce all’età di tre anni. Nel 1904 muore la madre, dalla quale aveva ereditato l’amore per le lingue e le fiabe antiche, che diventeranno la più grande passione dei suoi anni di studio. Insieme al fratello vengono affidati ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, che aveva accompagnato la famiglia nella conversione al cattolicesimo. Sotto la sua guida, Tolkien riesce a raggiungere ottimi risultati scolastici, eccellendo in latino e in greco e acquisendo una competenza senza pari in gotico e finnico.

Scoppiata la guerra nel 1915  Tolkien si arruolò volontario nei Lancashire Fusiliers come sottotenente e venne mandato in trincea sul fronte occidentale. Finita la guerra riuscì a terminare gli studi conseguendo il titolo nel 1919 di Masters of Arts, mentre già soli due anni dopo, nel 1921, diventa docente di Lettere all’Università di Leeds, iniziando una prolifica carriera universitaria.

Tra il 1920 e il 1923 si dedica anche e soprattutto alla scrittura, creando, complice non solo una cultura vastissima ma anche una grande fantasia, vere e proprie leggende e mitologie. Saranno proprio questi racconti a spingere Tolkien a dar vita a Lo Hobbit, opera pubblicata nel 1927, pensata inizialmente per un pubblico giovane, pur lasciando intravedere un ampio complesso di significati e simboli. Nonostante di fatto sia il suo primo lavoro, Lo Hobbit segna una tappa fondamentale nella maturazione artistica di Tolkien: infatti intorno al nucleo dell’opera l’autore sviluppa il suo mondo immaginario che ne ha consacrato la fama, quello della Terra di mezzo, fondamentale soprattutto nell’epica fantastica del suo lavoro unanimemente riconosciuto come il più celebre, Il Signore degli Anelli, pubblicato prima in tre volumi distinti (La Compagnia dell’Anello, Le due torri, Il Ritorno del Re), poi in un’opera unica, come effettivamente era stato pensato. Negli anni sessanta Tolkien comincia un nuovo maestoso lavoro il Simarillion, un’opera mitopoietica, che porta avanti fino alla morte, ma che non riesce a concludere.

Il lavoro di Tolkien  ha raggiunto negli anni una notevole fama a livello mondiale, tanto che, a quarant’anni dalla morte dello scrittore, i suoi libri sono ancora in testa alle classifiche di vendita. Il suo successo è dovuto soprattutto all’essere stato in grado di aver prodotto un’opera leggibile a più livelli, così da mettere d’accordo sia grandi che piccoli e di aver creato un mondo fantastico tanto accurato e minuzioso da sembrare reale e compiuto.

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