14 Settembre 1321: muore Dante Alighieri

dante alighieri

Il 14 Settembre 1321 muore il padre della lingua italiana e l’autore di uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale: il poeta e politico italiano Dante Alighieri.

La data di nascita di Dante Alighieri, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri, non è conosciuta con esattezza, anche se solitamente viene fatta risalire al 1265; tale datazione è ricavata sulla base di alcune allusioni autobiografiche riportate nella Vita Nova e nella cantica dell’Inferno che comincia con il celeberrimo verso “Nel mezzo del cammin di nostra vita”; poichè si allude ai 35 anni di vita circa e l’ ipotetico viaggio avviene nel 1300, si arriva di conseguenza al 1265.

Dante apparteneva agli Alighieri, una famiglia di secondaria importanza all’interno dell’élite sociale fiorentina che, negli uldante alighieritimi due secoli aveva raggiunto una certa agiatezza economica; il parente più lontano di cui il poeta fa nome è Cacciaguida degli Elisei, fiorentino vissuto intorno al 1100 e cavaliere nella seconda crociata.

Della formazione intellettuale non si conosce molto, anche se l’iter dell’epoca prevedeva lo studio delle arti liberali. Come è intuibile dedurre dal Convivio, l’importanza del latino quale veicolo del sapere era fondamentale; in particolare veniva considerato quasi un obbligo morale la lettura integrale di alcuni classici dei più grandi esponenti della cultura classica come Cicerone e Virgilio. L’educazione ufficiale era poi accompagnata dai contatti informali con gli stimoli culturali provenienti da diversi ambiti italiani; un incontro fondamentale per la crescita intellettuale di Dante è quello che avviene negli anni 80 con il politico ed erudito fiorentino Ser Brunetto Latini, autore della capitale enciclopedia Il Tresor, e incontrato da Dante stesso all’interno del Canto XV dell’ Inferno. divina commedia

Punto nodale è il dibattito letterario che ruota attorno alla lirica volgare. Negli anni 60 del XIII secolo infatti giungono in Toscana i primi influssi della “Scuola poetica Siciliana”, movimento sorto nell’ambiente di corte di Federico II di Svevia e che rielabora le tematiche amorose della lirica provenzale. Questa esperienza è filtrata dalla scuola siculo- toscana, che viene successivamente osteggiata dal movimento del Dolce Stil Novo, capeggiato da Guido Cavalcanti. Dante si trova nel pieno dell’ accesa disputa e se in un primo momento risente degli influssi della poesia di Guittone d’ Arezzo, in seguito si converte alla poetica stilnovista.

Poco dopo il matrimonio con Gemma Donati, avvenuto nel 1285, il poeta comincia a partecipare come cavaliere ad alcune campagne militari che Firenze stava conducendo contro i suoi nemici esterni tra cui Arezzo e Pisa.

Nell’ambito della carriera politica, nell’anno 1300 Dante viene eletto uno dei sette priori; nonostante l’appartenenza al partito Guelfo, opposto a quello Ghibellino che parteggiava per il potere imperiale, egli cerca sempre di osteggiare le ingerenze del suo acerrimo nemico Papa Bonifacio VIII, designato da Dante stesso all’interno della Divina Commedia come l’emblema della decadenza morale del potere ecclesiastico.inferno

Le intricate questioni politiche però permetteranno un colpo di mano da parte di Carlo di Valois e la presa della città di Firenze da parte della fazione dei guelfi neri, con la successiva condanna a morte o esilio. Dopo la condanna del 1302, Dante, nonostante i numerosi tentativi falliti, non rivedrà più la sua patria, ma sarà condannato a una vita di esilio, ospite di illustri famiglie quali i Malaspina e la corte di Cangrande della Scala a Verona, per poi approdare nel 1318 a Ravenna presso Guido Novello da Polenta, dove muore nel 1321.società dantesca

Dante Alighieri è considerato il capostipite della lingua italiana; la sua fama è dovuta principalmente alla paternità della Comedìa, divenuta poi celebre come Divina Commedia grazie all’ epiteto attribuito da Boccaccio e universalmente considerata la più grande opera scritta in italiano, oltre che diretta testimonianza della cultura medievale. Al giorno d’ oggi il prezioso patrimonio culturale da lui trasmessoci è custodito dal principale ente di diffusione della lingua italiana, la Società Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti attivi dalla Società Dantesca.

Tag

  • Bonifacio VIII
  • Dante Alighieri
  • divina commedia
  • Dolce Stil Novo
  • esilio
  • guelfi
  • Tresor

Potrebbe interessarti: