25 novembre 1985: muore Elsa Morante

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Il 25 novembre 1985, a seguito di un intervento chirurgico, muore Elsa Morante, grande scrittrice e poetessa italiana ricordata per i suoi “romanzi del dopoguerra”.

Considerata una tra le più grandi scrittrici di romanzi nel periodo del dopoguerra e ricordata per opere come “La Storia” e “l’Isola di Arturo”, Elsa Morante è un personaggio di grande rilievo della letteratura italiana.

La Morante nasce a Roma nel 1912 nel quartiere di Testaccio; viene riconosciuta con questo cognome dal marito della madre – maestra di origine ebrea – pur essendo figlia di un altro uomo, Francesco Lo Monaco suicidatosi nel 1943.

Da sempre appassionata della letteratura si iscriverà all’università alla facoltà di Lettere, che sarà però costretta ad abbandonare a causa delle difficoltà economiche.

La scrittura di Elsa Morante inizia prestissimo: il suo primo libro, “Il gioco segreto”, risale al 1941 ma racchiude una serie di racconti, filastrocche e favole scritte da giovanissima già pubblicati, in modo singolo, su riviste di vario genere. Il 1941 è anche l’anno del matrimonio con Alberto Moravia, conosciuto nel 1936. La storia tra i due scrittori è un perfetto esempio di “amore da libro”, travagliato al punto giusto. In questo rapporto, sempre in costante tensione tra ricerca di autonomia e bisogno di affetto, Elsa Morante sceglierà anche di rinunciare alla maternità.

Nell’ambiente degli intellettuali di Roma del periodo conobbe poi Pier Paolo Pasolini al quale fu legata da una grande amicizia, ricambiata dall’artista che non nascose mai la sua stima per lei.

Con la seconda guerra mondiale alle porte, la storia di Elsa Morante si dovette però piegare agli eventi storici: così, insieme all’autore de “Gli Indifferenti”, sarà costretta a trasferirsi a Fondi, in provincia di Latina, per scappare da una Roma ormai occupata dalle forze nazi-fasciste.

Il grande successo arriva per lei con “L’Isola di Arturo”, romanzo pubblicato nel 1957 e vincitore del Premio Strega. Ma la scrittrice non riuscirà a godersi il florido momento artistico.  Negli anni ’60 viene rapita da una forte crisi artistica, che la porta a distaccarsi anche dal marito, e che viene aggravata dalla tragica morte di Bill Morrow, pittore neworkese e grande amico della Morante, precipitato da un grattacielo. “La Storia” arriva nel 1974 ed è considerato il capolavoro letterario di Elsa Morante, un libro dall’ambientazione tutta romana. Pochi anni dopo, a seguito della frattura del femore, iniziano per la scrittrice le degenze in ospedale e l’incidente le causerà la perdita dell’uso delle gambe. In questo pesante stato psichico nel 1983 tenterà il suicidio.

La morte arriva dopo due anni, il 25 novembre 1985, quando a seguito di un nuovo intervento Elsa Morante viene colpita da un infarto. 73 anni di storia, i suoi, tanto intensa quanto quella raccontata nei suoi romanzi.

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