“Visite in sospeso”: la salute è alla portata di tutti

visite in sospeso

Fa notizia (in positivo) l’iniziativa soprannominata “visite in sospeso” del centro medico Sant’Agostino di Milano, il quale sceglie di offrire alle persone con evidenti difficoltà economiche visite dentistiche, psichiatriche o consulenze di psicoterapia.

“Noi ci mettiamo spazi e attrezzature gratis; voi le donazioni”. Sembra proprio che l’antica tradizione napoletana del “caffè in sospeso” (si beve un caffè e se ne pagano due, offrendo il secondo a chi non può permetterselo) sia stata adattata ad altri contesti trasformandosi, cambiando uso e prendendo nuova vita attraverso un posto decisamente insolito: si tratta del Centro medico Sant’Agostino di Milano, che decide di riportare il concetto di salute a diritto alla portata di tutti, o almeno dà vita a un’iniziativa volta a provare a raggiungere quest’obiettivo. Del resto, c’è chi decide in questo progetto di metterci la faccia e provare a smuovere le cose in una realtà sempre più privatizzata e con diversi standard di qualità.

visite in sospeso medico paziente

Una duplice evidenza quindi: da un lato una realtà sanitaria fortemente privatizzata, che si identifica nel Centro medico Sant’Agostino, dall’altra la partecipazione di una onlus, la “Ascolto”, attiva nel centro già dal 2009, la quale punta a promuovere iniziative di sostegno e integrazione sociale per persone con condizioni socio-economiche gravi che provocano disagio con se stessi e con gli altri.

Dall’unione di questi due forze, e con il coinvolgimento di altri soggetti appartenenti al mondo del no profit, nasce così l’iniziativa “Un dono che cura“, basata appunto sul concetto di un servizio “in sospeso”, già pagato; in particolare, si darà la possibilità a queste persone di accedere a cure dentistiche o a percorsi di riabilitazione psichiatrica e psicoterapeutica, difficilmente accessibili anche nel Servizio sanitario nazionale.

Secondo Luciano Balbo, Presidente del centro, “si tratta di prestazioni a cui sovente chi è in condizioni di precarietà socio-economica (immigrati, famiglie in difficoltà ecc.) è costretta a rinunciare, per la difficoltà di accesso al Servizio sanitario nazionale e per gli alti costi del privato. ‘Un dono che cura’ quindi, vuole offrire una risposta concreta alla domanda di salute dei più fragili. Noi ci mettiamo gratuitamente i nostri spazi, le nostre attrezzature. Ai cittadini chiediamo una piccola donazione”.

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Ma come funziona da vicino questo “meccanismo della solidarietà”? Tutto comincia dalla reciproca e stretta collaborazione di Caritas Ambrosiana e Associazione gruppo di Betania, le quali segnalano ad Ascolto Onlus persone in reali condizioni di disagio, bisognose di cure; a questo punto il Centro medico Sant’Agostino mette a disposizione gratuitamente tutta la sua struttura organizzativa, comprensiva di spazi e materiali; qui entra in gioco un importante anello della catena di montaggio: i pazienti di questo istituto di cura, e non solo, potranno infatti fare una donazione direttamente negli ambulatori oppure online attraverso il sito di Ascolto Onlus; le donazioni serviranno a pagare le prestazioni dei medici, ovviamente a tariffe fortemente scontate.

Basta una piccola cifra simbolica: anche con un solo euro si può contribuire allo sviluppo di un piano di cura. Con 10 euro si riesce a donare una visita odontoiatrica, con 17 una seduta psicoterapeutica. Iscrivendosi alla newsletter, poi, i donatori potranno ricevere regolarmente notizie e dati puntuali su come sono stati utilizzati i loro soldi.

Una catena umana quindi, messa in moto dalla voglia di aiutare, perché la salute può e deve essere un diritto di tutti: un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per la comune visione di sostegno reciproco.

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