Legge elettorale: si va verso il “Tedescum”

Legge elettorale: si va verso il "Tedescum"

Legge elettorale: proporzionale con sbarramento al 5%. Probabile voto anticipato a settembre.

Prende forma e sembra addirittura andare spedita verso l’approvazione di Montecitorio la nuova legge elettorale con la quale gli italiani saranno chiamati a rinnovare i propri rappresentanti istituzionali in seno ai due rami del Parlamento.

Già ribattezzata “Tedescum” per la vicinanza non solo concettuale con la legge elettorale utilizzata nella Germania di frau Merkel, il sistema di voto sarà proporzionale e prevederà una soglia di sbarramento del 5%, su cui vi è la salda intesa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi e che nella giornata di ieri, durante le prime “consultazioni” avviate dai vertici del PD alla Camera, ha trovato la convergenza del Movimento 5 Stelle, col chiaro intento di ridurre, così, l’estrema galassia partitocratica che da anni contraddistingue i fragili equilibri della politica italiana.

Partito Democratico, Forza Italia e M5S, i tre maggiori partiti del Paese, sono già d’accordo quindi, mentre i centristi di Alfano storcono il naso e dichiarano battaglia nei confronti di una soglia che potrebbe vederli in un sol colpo tagliati fuori dagli scranni dei due rami del Parlamento.

Battaglia che potrebbe avere immediate ripercussioni sulla tenuta del Governo Gentiloni, in attesa di un probabile ricollocamento dei centristi più “in vista”.

Lo sbarramento al 5% non dovrebbe, invece, rappresentare un problema per la Lega Nord guidata da Matteo Salvini, così come una ampia apertura è stata già palesata dalla galassia che ruota alla sinistra del PD.

Bisognerà capire, invece, come si muoveranno i partiti alla destra di Forza Italia (che nel frattempo gridano all’inciucio) e come usciranno dall’estremo stallo in cui sembrano piombati, figlio della spasmodica attesa dettata dalla necessità di individuare le mosse del Cavaliere prima di dare il via ad una possibile (ed ora quasi obbligata) svolta sovranista che potrebbe veder coinvolto anche il carroccio.

Probabile voto anticipato a settembre

Tante le ipotesi sulla data del voto che con molta probabilità sarà anticipato.

I più “ottimisti” parlano del 10 settembre (data caldeggiata da Grillo e dai 5 stelle), cinque giorni prima che scattino i termini per attribuire i vitalizi ai parlamentari che sono al primo mandato.

Una cosa invece è certa: dopo anni di governi tecnici caldeggiati dall’UE gli italiani torneranno finalmente alle urne per decidere da chi farsi rappresentare.

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