Lavande: per macchie e profumate bordure estive

lavande per macchie e profumate bordure estive

Aromatiche sempreverdi, eleganti e discrete, sono indicate sia per giardini naturali sia formali; coltivarle è facile, ma occhio alle eccessive irrigazioni. Alla scoperta delle lavande.

Le lavande sono da sempre una presenza fissa sia nei giardini formali, che in quelli più naturali e spettinati, dove si offrono con generosità ad api e farfalle.

Hanno una prolungata fioritura estiva, che, una volta raccolte ed essicate le infiorescenze, ci accompagna anche durnate l’inverno; ed infine, forniscono un olio essenziale dalle mille virtù.

Lavande: per macchie e profumate bordure estive
campo di lavande

Al genere Lavandula, famiglia delle Lamiaceae, appartengono oltre una trentina di specie dalle caratteristiche diverse in quanto a colore, dimensione, morfologia dell’infiorescenza a spiga e profumazione.

I colori dei fiori delle lavande variano dal bianco, al rosa, dal blu porpora pallido al viola scuro.

Differenti sono anche le esigenze di coltivazione, determinate dal loro luogo di origine, considerato che l’areale spazia dalle isole atlantiche a tutto il bacino del Mediterraneo, fino a Turchia, penisola arabica ed India.

Specie da noi più comuni

Nelle nostre zone è facile incontrare:

  • L. angustifolia (nota anche con i sinonimi di L. spica, vera, officinalis), spontanea in Liguria e Piemonte.
  • L. dentata, da Spagna e Nordafrica, con tipico aroma di lavanda e rosmarino-
  • L.stoechas, mediterranea, la più precoce e la meglio adattabile al vaso.
  • L. latifolia, con foglie più grandi e spighe ramificate blu-malva.
  • Infine, L. intemedia (nota come lavandino), ibrido interspecifico naturale tra L. angustifolia e L. latifolia, che unisce le caratterisitche di entrambi: buona fioritura e robustezza.

Coltivazione

Le lavande richiedono posizioni soleggiate, meglio se esposte a Sud o Sud-Est; sopportano temperature anche sotto lo zero (fino a meno dieci le L. angustifolia).

Tutte le specie prediligono terreno alcalini, poveri e ben drenati, con l’unica eccezione delle lavande del gruppo stoechas, che preferiscono invece suolo subacido.

Non richiedono in genere concimazioni, né annaffiature dopo il primo anno se le piante sono in piena terra, mentre in vaso le irrigazioni devono comunque essere frequenti; mai collocarle in piena terra davanti ad un prato che prevede irrigazione a getto, perché sarebbe letale.

Per quanto riguarda le potature, verso la fine di settembre, con il fresco, si pota la chioma, tagliando circa dieci centimetri al di sotto della base dello stelo fiorale, senza toccare la parte legnosa, e cercando di dare una forma arrotondata.

Uso in aromaterapia

La conoscevano già i Greci e la utilizzavano contro mal di gola e stitichezza; ai romani deve il suo nome, che deriva da “lavare” poichè la utilizzavano nei bagni comuni, non solo per il gradevole profumo, ma per la loro pulizia personale e per le forti proprietà antibatteriche.

Durante il Medioevo veniva consigliata l’acqua di lavanda contro i pidocchi ed altri parassiti che colpivano uomini ed animali.

Lavande: per macchie e profumate bordure estive
olio essenziale

L’attività antiparassitaria viene sfruttata ancora oggi poichè mettere sacchettini di lavanda nei cassetti della biancheria profuma piacevolmente di pulito, ma tiene anche lontane le tarme.

Dai fiori si ottiene un olio essenziale con proprietà lenitive, cicatrizzanti e rinfrescanti: poche applicazioni permettono di rigenerare e decongestionare efficacemente una pelle scottata dal sole, impedendo anche una possibile infezione batterica.

Un’ultima curiosità

Infine, quando pensiamo alla lavanda non è solo il profumo che ci evoca ricordi piacevoli e ci rilassa; anche il colore fa la sua parte.

Lavande: per macchie e profumate bordure estive
mazzetto di fiori

La cromoterapia sfrutta il potere dei colori sulla nostra psiche ed il delicato color violaceo è un toccasana per gli occhi e la mente.

Tendine, cuscini o un mobiletto di questo colore in casa possono rallegrare rilassando, riportare alla mente i ricordi del passato o le suggestive immagini dei campi di lavanda in fiore.

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