L’agenzia di viaggio oggi, intervista a Renato Henriod

L' agenzia di viaggio oggi, intervista a Renato Henriod

Avere un’agenzia di viaggi significa lavorare in un settore che è cambiato e continua a farlo, soprattutto nel post pandemia. Ne abbiamo chiesto di più a Renato Henriod, titolare dell’agenzia di viaggio Cip Tours.

Renato, come è cambiato oggi il lavoro di un’agenzia di viaggio come la vostra? Che ruolo si può ancora svolgere considerando il dilagare anche del web nella scelta dei viaggi?

Noi nasciamo diversi anni fa, nel 1947, e siamo un’agenzia di viaggio storica della Valle d’Aosta, con uno staff di 7 professionisti suddivisi in due punti vendita (Saint-Vincent e Aosta centro). Tutti, ovviamente da sempre, al servizio dei viaggiatori.

In 65 anni di esperienza le cose sono cambiate molto, anche se noi oltre ad organizzare le vacanze, trasferte o gite di chi ci sceglie, trattiamo anche Convegni ed Incentives in Valle ed all’estero. Organizziamo inoltre gruppi per Associazioni, Cral, Biblioteche, Pro-loco, Bande Musicali o anche per piccoli gruppi di amici.

L' agenzia di viaggio oggi, intervista a Renato Henriod
Renato Henriod

La pandemia ha tuttavia provocato un arretramento di trent’anni… Dopo anni in cui le ricerche e le scelte dei viaggiatori “internauti” avvenivano sul web, ora nove internauti su dieci sono tornati indietro, rimettendo piede in agenzia. Vogliono essere rassicurati dal contatto visivo con il professionista.

Consideriamo infatti che in pandemia chi ha prenotato da solo sul web, giovani inclusi, ha perso molti soldi, considerando che si tratta di servizi privi di copertura assicurativa.

Se dovessi dire che cosa ancora oggi ci distingue dagli altri, sicuramente direi l’attenzione con cui ci rapportiamo ad ogni singolo cliente o, addirittura, ad ogni singola persona che ci contatta, anche se alla fine magari non dovesse diventare nostro cliente.

E’ vero che voi siete stati uno dei settori più penalizzati durante la pandemia?

Per noi la pandemia è iniziata intanto sei mesi prima: a marzo 2020 avevamo viaggi prenotati a partire da novembre 2019 e abbiamo iniziato facendo tornare dalle aree asiatiche chi si trovava li in viaggio.

Da marzo a maggio 2020, in pieno lockdown, abbiamo comunque lavorato da remoto, per rimpatriare tra mille difficoltà chi era ancora fuori.

Una volta riaperti, dopo due anni, la porta si è riaperta, ok, ma non si poteva andare da nessuna parte… Quindi un altro anno per rimettersi in carreggiata, con zero guadagni e tantissimo lavoro in agenzia di viaggio.

Per rispondere comunque alla tua domanda, SI! Il nostro è stato uno fra i settori più’ penalizzati in assoluto, come a mio parere cinema e teatri.

Ho calcolato cinque milioni di fatturato perso in due anni di cui ahimè recuperati grazie ad aiuti dello stato o della regione solo circa ottantamila euro.

A tutt’oggi ho mutui aperti in varie banche, che grazie ad una super ripartenza dell’ultimo periodo, riesco sempre a gestire; per fortuna ora registro accessi maggiori del pre-pandemia.

Come avete visto cambiare nel tempo la concezione di vacanza? Per esempio negli anni novanta e duemila andava molto il villaggio turistico, ed ora?

Il villaggio turistico ritengo vada ancora per la maggiore, ma sicuramente la gente vuole il vero comfort, si predilige quindi la formula “all inclusive”, con tutti gli eventuali upgrade disponibili.

La vacanza preferita dai giovani, però, resta la vacanza libera…. Volo più hotel più macchina a noleggio.

Nel settore luxury hai sempre prenotazioni in agenzia di viaggio?

Assolutamente si…. Chi spendeva in passato ha messo via e risparmiato. Ha quindi rimandato ma non rinunciato!

Anzi, avendo il salvadanaio più consistente, è pronto ora a tornare in agenzia di viaggio e a spendere cifre anche maggiori.

Per concludere… Ci consigli una meta in particolare per questa ripartenza? Non so, magari un tuo luogo del cuore?

Dipende sempre da cosa cerca e vuole il cliente, non saprei risponderti oggettivamente.

Però posso dirti che il Sudafrica ad esempio è un insieme di micro-viaggi nel viaggio: passiamo dall’europea Capetown, una piccola Londra africana, al safari nel parco Kruger e le molte riserve private, fino all’esperienza della gabbia a vedere gli squali in acqua.

Grazie Renato per il tempo che ci hai dedicato e in vista dell’estate… Buon viaggio a tutti!

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