Alice nel Paese delle Meraviglie e il suo legame con il 4 luglio

alice nel paese delle meraviglie

Il 4 luglio è la giornata dedicata al capolavoro di Lewis Carroll: Alice nel Paese delle meraviglie. Ma come mai la scelta di questa data?

Alice nel Paese delle Meraviglie racconta le mirabolanti avventure di una bambina di dieci anni che, inseguendo un coniglio bianco con il panciotto, si ritrova in un mondo assurdo pieno di strani personaggi.

Caratteristiche principali del libro sono il nonsense e i giochi linguistici e matematici. Lewis Carroll è stato in grado di creare un mondo apparentemente senza senso in modo così magistrale da far sembrare tutto estremamente credibile e soprattutto è stato in grado di far immergere persone di tutte le età in questo mondo folle senza farle sentire spaesate.

Ma, quindi, perché proprio questa data?

I motivi per il quale Alice nel Paese delle Meraviglie è legato a questa data, sono due:

In primis la sua data di pubblicazione: il libro è stato infatti pubblicato il 4 luglio del 1865.

Ma questa data, in realtà, non è affatto casuale.

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dogson, era sia un fotografo che un matematico ed era molto amico del famoso grecista Henry George Liddell, il quale, padre di dieci figli, un giorno chiese all’amico di scattare alcune foto alla sua famiglia.

Carroll accettò e fu proprio in questa occasione che conobbe la quarta figlia di Liddell: Alice.

Tra i due nacque subito un forte legame e Carroll iniziò a frequentare sempre più spesso la famiglia.

Il 4 luglio del 1862 Carroll, insieme ad un amico di famiglia, portò Alice e due delle sue sorelle a fare un giro in barca.

Per distrarsi la piccola Alice, di allora 10 anni, chiese a Dogson di raccontarle una storia ed egli allora iniziò ad inventare la storia di questa bambina che inseguiva un coniglio bianco e cadeva nella sua tana…

La bambina rimase così tanto affascinata da questa storia che chiese a Carroll di pubblicarla perché voleva leggerla molte altre volte.

Così accadde e Carroll, aggiungendo alcune nuove avventure, tre anni dopo quel pomeriggio in barca, pubblicò il libro.

Ma l’Alice del libro e la bambina ispiratrice si somigliano davvero?

In realtà non particolarmente, tanto che molti studiosi rifiutano l’idea che il romanzo sia davvero ispirato alla bambina, complici anche le illustrazioni che ritraggono una bambina bionda dai tratti classici mentre la vera Alice era di capelli molto scuri e dal viso ordinario.

Carroll stesso ha successivamente affermato che Alice è una storia completamente inventata e non ispirata a nessuno.

Quindi è tutto una coincidenza?

Non del tutto.

Resta, infatti, il fatto che Carroll dedicò davvero i libri ad Alice Liddell e nel secondo libro da lui pubblicato: “Alice attraverso lo specchio” si trova un acrostico che forma esattamente la parola: Alice Pleasance Liddell.

Anche dalle varie lettere che i due si scambiarono per anni si nota come sicuramente Alice influenzò le opere di Carroll.

Possiamo quindi comunque affermare che Alice fu la musa ispiratrice di questo romanzo nato proprio il 4 luglio.

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