Michael Jackson si spegne nel letto della sua residenza di Los Angeles, a quasi 50 anni, per overdose di farmaci.
E’ stato una delle LEGGENDE più discusse della musica pop che ha fatto sognare milioni di persone di tutte le età, da ogni parte del Globo. Una morte reale?
Il 25 giugno 2009 si è spento uno dei grandi talenti della musica immortale, Michael Joseph Jackson. Muore a quasi 50 anni a causa di una somministrazione eccessiva del farmaco propofol da parte del medico Murray. Medico assunto assunto dalla Aeg Live, la società promotrice dei concerti londinesi, condannato poi per omicidio colposo.
La sua morte ha subito suscitato una reazione globale a catena che ha letteralmente fatto esplodere la rete: in quella mattina i siti web a lui dedicati e, soprattutto, tutti i social network a partire da Facebook e Twitter, hanno registrato un’enorme lentezza di funzionamento, dovuta proprio a tutti i messaggi lasciati per il grande Jackson e per la creazione di continui gruppi sull’artista e le sue opere. La sola stima dei Tweets fu di oltre 5.000 messaggi al minuto. Sembra inoltre che Facebook, gli altri social rimasero bloccati per ore per il grande numero di messaggi per l’icona del pop. Anche Google si bloccò per 30 minuti circa.
Il 7 luglio, allo Staples Center di Los Angeles, si svolse una commemorazione pubblica con la presenza di circa 18.000 fan, mentre il 3 settembre successivo venne organizzata una cerimonia funebre in forma privata al Forest Lawn Memorial Park di Glendale, il cimitero delle celebrità, dove il corpo di Jackson si trova tuttora.
Nei mesi che seguirono la sua morte si sono intrecciate vicende legali tra la famiglia e rivelazioni legate alla sua vita privata: Jordan Chandler, il bambino che lo accusò di molestie sessuali, ritrattò tutto e rivelò che fu suo padre a spingerlo a mentire per soldi, chiedendo perdono all’ormai defunto Jackson, il padre del ragazzo, il 18 novembre successivo, fu trovato senza vita dopo essersi sparato con una pistola in una camera d’albergo. Anche il giornalista Martin Bashir, che lo intervistò per il documentario “Living with Michael Jackson”, confessò in seguito di aver mentito. I figli e la famiglia Jackson hanno mosso una causa civile contro la AEG Live, in quanto responsabile di frode, negligenza, inflizione di stress emotivo e cospirazione civile, elementi che avrebbero condotto alla morte la pop star. Tutto questo ha dato vita a numerose teorie complottiste.
Una morte clamorosa dunque, come clamorosa è stata la sua vita: costellata da successi ancora imbattuti, il suo album Thriller (del 1982) che è ancora il piu’ venduto in assoluto, e le dolorose e controverse vicende della sua vita privata, i cambiamenti della sua immagine, le accuse di pedofilia.
Ma quando un’artista ha fatto la storia della musica, diventa leggenda e in un certo senso non muore mai: già Il 12 ottobre 2009 fu pubblicato un singolo inedito che prese il nome dello stesso tour che il re del pop avrebbe dovuto intraprendere nel mese di luglio, This Is It, che ha rappresentato il primo di numerose pubblicazioni inedite postume. Con il suo secondo album postumo “Xscape”, pubblicato il 2014, Michael Jackson ha continuato a scalare tutte le classifiche dimostrando che, anche dopo la sua morte, il mito del re del pop non solo non è morto, ma resta più vivo che mai.

