Terzo settore Lazio: verso integrazione socio-sanitaria

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In occasione del lavoro che la Giunta regionale del Lazio sta portando avanti su un testo per riformare l’attuale legge del Welfare della Regione in linea con la legge quadro n.328 del 2000 sulle politiche sociali, il Forum del Terzo Settore del Lazio, macrorete di circa 35 reti e organo di rappresentanza dell’universo regionale del no profit, e l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini hanno organizzato, presso l’Aula Magna Forlanini, un convegno su innovazione sociale e medicina territoriale per raccontare alle istituzioni della regione i modelli virtuosi di integrazione socio-sanitaria già esistenti nel territorio.

 La Regione Lazio oggi eredita una situazione carica di difficoltà nella gestione del settore sanitario ma è innervata da una rete di protezione tessuta da oltre un milione di persone impegnate nel terzo settore, che lavora nelle forme del volontariato, delle cooperative sociali e dell’associazionismo. L’integrazione socio-sanitaria proposta dal Forum Del Terzo Settore e dalla Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini alle istituzioni regionali, nazionali e cittadine presenti all’incontro, è pensata come la necessità di un coordinamento tra i servizi sociali e sanitari pubblici o in convenzione con il pubblico, e quindi può essere ricondotta al buon funzionamento dei servizi da un punto di vista tecnico e organizzativo.

 “Il terzo settore – ha dichiarato il portavoce di Forum TS Lazio Gianni Palumbo – pratica da decenni l’integrazione socio-sanitaria , che comporta anche la riduzione dei costi del sistema sanitario. Il costo per l’assistenza a domicilio di un malato oncologico seguito da un’organizzazione del terzo settore è indicativamente di 2.500 euro a trimestre, mentre il costo dello stesso trimestre di degenza in ospedale è di 54.000 euro. Senza contare il significato umano della degenza a casa tra i propri familiari”.

 L’incontro nasce con la finalità di chiedere alle istituzioni locali che il modello proposto d’integrazione del terzo settore venga preso in considerazione in sede di discussione della legge regionale sul welfare da un lato e dall’altro intende presentare le esperienze virtuose di 16 associazioni che operano nel territorio rappresentando buone prassi da copiare ed esportare negli altri territori della regione.  Hanno risposto e riferito sul tema rappresentanti della regione Lazio, della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e della Commissione “Politiche Sociali assemblea di Roma Capitale.

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