Marcia per la Terra, si cammina per il pianeta

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La Marcia per la Terra si è svolta a Roma per la tutela dell’ambiente e la difesa della natura, sulle orme dell’enciclica Laudato Si di Papa Francesco.

Domenica 8 novembre, in occasione della Giornata del Creato, Roma ha ospitato la Marcia per la Terra, una manifestazione organizzata da Pierluigi Sassi, presidente di Earth day Italia, insieme al vicariato di Roma e a Connect4Climate.

Importante l’obiettivo prefissosi dalla Marcia per la Terra che ha sfilato dal Colosseo a Piazza Santi Apostoli: la sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente, all’attenzione verso i cambiamenti climatici e ai danni che ogni giorno si provocano alla natura. All’arrivo, i partecipanti hanno assistito alla Messa, celebrata dal Cardinale Agostino Vallini, e successivamente all’Angelus di Papa Francesco, grazie a un teleschermo posizionato in un palco sulla piazza.

La Marcia per la Terra ha avuto come mantra il Cantico delle Creature di San Francesco di Assisi, che il frate scrisse per celebrare le meraviglie della natura. Una lode per l’ambiente e per il nostro pianeta, pur essendo risalente ad un periodo in cui non erano ancora evidenti i disastri causati dall’uomo sulla Natura. Ancora oggi, la poesia di San Francesco si presenta come un atto d’amore verso la natura e come un invito a rispettarla come fonte di vita e di sostentamento. Accanto al Cantico delle Creature, altri spunti di riflessione sono arrivati da Laudato Si, l’enciclica di papa Francesco pubblicata il 24 maggio di quest’anno. Nel testo, il Papa ricorda i pericoli relativi all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, proponendo delle soluzioni ecologiche per questi problemi.

Ma non solo, perché nell’enciclica il Papa denuncia gli abusi dei Governi sull’ambiente, per sete di ricchezza e per ottenere vantaggi economici.

Un monito sempre attuale, soprattutto in vista della Conferenza dell’Onu sul clima, che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

Tante le associazioni che hanno partecipato alla Marcia per la Terra: accanto a quelle religiose hanno sfilato, tra le altre, anche la Lipu, la Cisl, Enpa e Marevivo.

Tra le richieste di queste associazioni, una delle più importanti ha riguardato la questione sull’uso delle trivelle. Trivellazioni petrolifere, fonti fossili e inceneritori non sono forme di energia rinnovabile, ma anzi contribuiscono a inquinare l’ambiente e a rovinare il territorio. Il governo dovrebbe sostenere altri modi di produrre energia, ma soprattutto rilanciare attività più proficue e utili, come il sostegno all’agricoltura e alla coltivazione italiana.

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Per questo, in Piazza Santi Apostoli erano presenti degli stand espositivi ed enogastronomici, legati alla produzione bio e al sostegno ambientale, uniti anche ad attività di volontariato. Come il caffè coltivato e macinato dai detenuti di Rebibbia.

Per i bambini, dopo la Marcia della Terra si sono svolti due laboratori di riciclo creativo. I più piccoli si sono divertiti a unire la loro fantasia agli scarti quotidiani, creando qualcosa di nuovo; i più grandi hanno imparato a dare una nuova vita a oggetti vecchi o da buttare.

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