Yalp è un’app di musica, tutta italiana. La musica “del futuro” passa per innovazione, creatività e voglia di scoprire.
Liberarsi dai troppi pensieri o, al contrario, concentrarsi affrontando con spirito positivo ciò che si sta facendo. Gli effetti della musica su chi l’ascolta sono da sempre molteplici e variegati. Ma quale che sia il risultato, una ricerca realizzata da Linkedin e Spotify afferma che l’Italia è il primo paese europeo nel quale si ascolta musica al lavoro.
La patria che ha visto fiorire cantautori, interpreti invidiabili e tormentoni di tutti i generi, sembra quindi mettere ancora la musica al primo posto. Se infatti i lavoratori italiani dichiarano di sentirsi più produttivi ascoltando canzoni e melodie, l’attenzione riservata alla musica non finisce qui. Un grande aiuto, questa volta per i musicisti e chi si diletta con la riproduzione musicale o la composizione, arriva dall’Italia anche in fatto di app.
Basta un app
È il caso di Yalp, ideata da tre giovani brianzolo-milanesi e diventata un successo con più di un milione di utenti provenienti da tutto il mondo. L’app è infatti uno strumento che traduce in accordi la musica ascoltata. Come? Una volta installata Yalp, basta inviare un semplice file audio nel classico formato mp3 per ottenere in cambio lo “spartito” della melodia.
“Abbiamo così realizzato un algoritmo che permette a un computer, un’intelligenza artificiale, di fare quello che per anni hanno fatto i musicisti”, ha spiegato Simone Geravini, uno dei tre ideatori appassionati di musica ed esperti di informatica e matematica. Yalp si presenta quindi come un aiuto non da poco per quanti sono abituati a spendere ore nella ricerca delle note giuste per riprodurre i loro brani preferiti.
In pochi passaggi, il brano è servito… E senza pagare nulla. Infatti il successo di Yalp è determinato anche dal fatto che l’app risulta gratuita, se non si richiedono funzioni aggiuntive. Inoltre, anche in quel caso, basta meno di un euro per avere la possibilità di ottenere lo spartito in pdf o una trasposizione di tonalità.
Nessuna risposta potrebbe smentire in modo migliore chi afferma che la tecnologia abbia appiattito creatività e voglia di scoprire. Di certo il sudore, le prove, i tentativi e talvolta i fallimenti si riducono drasticamente. Ma chi l’ha detto che la semplificazione impoverisce?
Il nuovo che avanza…
La tecnologia investe dove trova campo fertile. E la voglia di fare musica sembra esserlo anche oggi. Yalp non è infatti l’unica app che permette di semplificare l’approccio e creare nuove modalità di fare musica. Comporre e dar sfogo alle idee musicali diventa semplicissimo con Hum on!. Niente registratori, penna e quaderno pentagrammato. Basta aprire l’app, canticchiare la melodia che abbiamo in testa e Hum on! la trasformerà in spartito. Attenzione all’intonazione, dunque!
Per “tenere il ritmo” sono tante invece le applicazioni che scandiscono il tempo attraverso il ticchettio del metronomo, da Metronome Beats (per Android) a Metronomo: Tempo (su iOS). Infine, se non potete proprio fare a meno di sintetizzatori, effetti, drum machine e mixer, sul vostro smartphone non possono mancare Caustic 3 e Beatwave (per chi è ancora alle prime armi).
Quando la creatività chiama il musicista risponde. E grazie a Yalp, Hum on! e tantissime altre applicazioni abbandonarsi all’atto creativo diventa più facile dovunque ci si trovi. Cosi i brani che gli italiani vogliono sentire durante le ore di lavoro non solo sono salvi ma anche destinati ad accogliere tutte le novità del panorama, create magari attraverso una semplice app installata su uno smartphone.