Claudia Scattolini, la prima Fragrance Designer in Italia e nel mondo

claudia scattolini

Questo mese la rubrica “A lei per lei” racconta lo straordinario percorso di Claudia Scattolini, maestra dell’arte profumiera che ha inventato un nuovo lavoro, quello di Frangrance Designer.

La primavera è ormai arrivata con le sue ispirazioni, gli avvolgenti profumi della natura e la grande voglia di rinascita che scalpita dopo un lungo inverno. Non c’era mese migliore per dare visibilità ad una storia innovativa che vede protagonista una donna coraggiosa che ha fatto delle sue più grandi passioni un mestiere a tutto tondo.

Claudia Scattolini inizia la sua carriera da farmacista, ma sente che la professione non può raccogliere a pieno il suo istinto creativo e la sua voglia di comunicare attraverso le essenze e le fragranze che stimolano l’olfatto. L’odorato, un senso così potente e inconscio, in base a come viene sollecitato è in grado di aumentare la concentrazione, di evocare un ricordo, di attirare a sé come un magnete, ma anche di inorridire e allontanare.

Il profumo è una vera e propria cifra distintiva che dà forma e corpo alle nostre sensazioni e Claudia Scattolini è l’artefice di questa magia: personalizza le fragranze in base al carattere e ai sentimenti di una persona.

Nell’intervista la Fragrance Designer  Claudia Scattolini, ci consiglia anche un profumo perfetto per la stagione primaverile, una fragranza che rilassa il cuore e la mente e non ha genere né età.

Come è nata l’idea di “inventare” un mestiere così nuovo e particolare come quello di Fragrance Designer?

Un giorno mi sono chiesta cosa avrei potuto dare al mondo, quale fosse l’esigenza che non era ancora stata colmata in questo epoca in cui tutto sembra esistere già.

Volevo dare la possibilità, a chi ne è sensibile, di poter chiudere gli occhi e sentire la fragranza di cui ha bisogno in quel momento: rilassante, sensuale, effervescente. Volevo dare modo alle persone di poter arredare i propri spazi o semplicemente l’aria intorno a sé con un profumo personale da abbracciare per tutto il giorno indossandolo o con un profumo per ambienti: stimolante per lo spazio lavoro, rilassante per la zona relax, passionale per i momenti intimi, fanciullesco per un momento di tenerezza.

Ho fatto nascere così la figura del Fragrance Designer, il disegnatore/ideatore di fragranze, colui che trasforma l’esigenza di suscitare quella emozione e la trasforma in un profumo. Così ogni persona, mood, ambiente, brand, momento o storia può essere trasformato in un profumo o avere la sua fragranza che lo rappresenta.

Sono fierissima di aver inventato una nuova professione, di cui ho registrato anche il nome.

Claudia Scattolini

Quali sono gli studi e le esperienze che ti hanno portato a realizzare il tuo business a 360 gradi?

Di base sono farmacista, professione di famiglia, ma mi stava stretto come lavoro: sembrava un percorso già disegnato e io volevo intraprendere una strada tutta mia. Ho deciso di trasferirmi a Parigi per studiare alla scuola di Guerlain, l’ISIPCA, il punto di riferimento mondiale per la profumeria. E sono stata la prima ad entrare nel percorso internazionale post laurea per specializzarmi in profumeria. Sono stati due anni fantastici.

Continuo a fare attività di formazione per tenermi sempre aggiornata: ho appena finito un master alla facoltà di chimica e un corso di legislazione.

Realizzare un profumo personalizzato è una vera e propria arte, quali sono i passaggi per dare vita ad una fragranza su misura?

Creare la propria eau de parfum personalizzata nel mio atelier è un’esperienza unica, è un regalo dedicato a sé o a chi davvero amiamo molto.

Perché? Perché di solito il profumiere ascolta e poi si prende il tempo di creare. Invece io amo la trasparenza e lascio che la persona viva la creazione insieme a me, che la crei con me.

In una giornata in laboratorio voglio trasformare l’animo della persona in un profumo: quel profumo rappresenta ciò che la persona vuole che il mondo senta di sé, rispecchia come vuole farsi sentire dagli altri. Attraverso un percorso introspettivo, capiamo insieme quali materie prime scegliere, scopriamo quale tipo di profumo rappresenta l’anima della persona e costruiamo assieme la sua piramide olfattiva.

Alla fine avrà in mano la sua eau de parfum 100ml in un flacone lux in raffinato vetro con decori in foglia d’oro e la sua formula sarà custodita per sempre, sarà solo ed esclusivamente sua. Quando vorrà potrà richiedere lo stesso profumo oppure modificarlo con qualche variazione per esempio secondo la stagione o l’umore del momento.

C’è un profumo o una nota aromatica che consiglieresti per l’imminente primavera?

Sono di parte perché amo immensamente la rosa e la consiglio sempre, soprattutto in primavera.

Apre il cuore, regala benessere. E non ha sesso: è per chi la ama.

Per questo ho creato Black rose extrait de parfum, per avere una rosa dalle sfaccettature sia femminili che maschili, per tutti, per chi la sa apprezzare, per chi vuole un momento di benessere.

Claudia Scattolini

 

Cosa consiglieresti ad una persona che vuole scegliere il profumo adatto alla sua personalità? Su cosa concentrarsi e cosa invece bisognerebbe evitare?

Se si vuole scegliere un profumo in profumeria, importante avere le idee chiare, non bisogna sentire più di 5 o 6 profumi diversi.

Poi tra questi sceglierne solo due e provarli sulla pelle: solo così si potranno davvero apprezzare al massimo. Bisogna lasciarli evolvere in tutta la loro evoluzione, assaporarne prima le note di testa, poi di cuore e infine quelle che Chanel chiama “il ricordo”, quelle che rimangono più a lungo sulla pelle. Ecco che allora potremmo decidere quale fa per noi.

Parlaci del progetto Convivio in collaborazione con i reparti oncologici degli ospedali di borgo Roma a Verona.

Nel 2015 ho aderito al Progetto Convivio grazie alla dott.ssa Bonaiuto.

Presso il reparto di oncologia dell’ospedale di B.go Roma a Verona, per rendere meno stressanti le ore di attesa dei pazienti che si sottopongono alle cure, con un gruppo di professionisti ci impegniamo a tenere dei momenti di svago dalla truccatrice al musicista, si parla di profumi con i miei workshop oppure di letteratura o altre discipline.

Il tuo progetto ha subito cambiamenti significativi legati alla pandemia da Covid-19?

Devo dire che la pandemia ha creato una gran voglia di pulizia ovviamente ma anche di bellezza, voglia di stare bene, di vedere e godere di cose che ci diano serenità, e una di queste sono i profumi.

Quindi è aumentata nel mio atelier la richiesta, sia per privati che desideravano parlare al mondo con la propria fragranza, sia profumi per i detergenti, per le candele, per gli ambienti.

Durante la pandemia ho cercato anche di contribuire alla mia comunità creando un gel mani igienizzante con oli essenziali di agrumi e aloe vera per la sua azione idratante e lenitiva: per ogni lotto venduto, una parte viene donata all’Associazione oncologica San Bassiano e all’Anvolt, per i volontari che aiutano i malati oncologici a domicilio.

Nel percorso che ti ha portata a creare “Claudia Scattolini, Fragrance Designer” c’è qualche figura femminile che ti ha fortemente ispirata?

Devo dire che buon sangue non mente: mia nonna materna (farmacista), nata nel 1914, è stata la prima donna laureata del mio paese, Peschiera del Garda, e l’altra nonna ha fondato una spa (società per azioni, non “salus per aquam”)  nel campo della metalmeccanica, mondo molto difficile per una donna di inizio 1900. Io le ricordo entrambe, sempre in prima fila nel loro lavoro, si sono fatte spazio e hanno avuto successo.

Mi hanno dato l’esempio e tanta forza.

Claudia Scattolini

In base alla tua esperienza, cosa consiglieresti ad una donna che vuole fondare un progetto tutto suo?

Di crederci. Questa è la prima cosa. Per creare qualcosa di tuo devi essere realista e scrivere un progetto con punti positivi e negativi, ma soprattutto chiediti: cosa posso dare io al mondo più degli altri? Cosa manca?

E poi farlo col cuore e la passione. Vincerai.

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