Pavarotti o La Nduja, quale ristorante italiano sceglieresti all’estero?

Pavarotti o La Nduja, quale ristorante italiano sceglieresti all'estero?

Quale italiano chiamerebbe il suo ristorante “Pavarotti”? Vediamo i nomi più bizzarri dei ristoranti di gastronomia italiana a Valencia e come riconoscere i “fake”. Ne parliamo con Paolo e Domenico, proprietari del ristorante La ‘Nduja.

Il cibo italiano è da sempre uno dei più apprezzati e invidiati al mondo. Recentemente è stata accolta dall’UNESCO la candidatura delle pratiche della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. I piatti più famosi originari della penisola sono la pasta e la pizza; e infatti, non a caso, questi cibi della gastronomia italiana sono tra i più imitati e riprodotti in ogni paese estero. Soprattutto nelle città più turistiche è frequente incontrare pietanze tipicamente italiane nei menù di tutti i ristoranti.

Ristoranti italiani “fake” e come riconoscerli

Pavarotti o La Nduja, quale ristorante italiano sceglieresti all'estero?Un fenomeno molto frequente è quello di esporre la bandiera italiana nelle insegne di attività gastronomiche, spesso affiancate da nomi che ricordano degli stereotipi italiani. Le parole più comunemente utilizzate per attirare l’attenzione sono “pomodoro”, “mozzarella”, “mandolino”, “tagliatelle”, “maccheroni”.

Oppure, ancora, frasi che hanno poco a che fare con la gastronomia come ad esempio “ti amo” o la citazione di cantanti o canzoni della tradizione italiana come “Pavarotti” o “Modugno”. Quando la bandiera tricolore nell’insegna di un’attività richiama troppo l’attenzione, non c’è da sorprendersi se nel menù del ristorante troveremo kebab o burritos come piatti principali.

Quello che spesso accade nei paesi esteri è infatti che chi vuole avviare un’attività commerciale basata sulla gastronomia, si trovi a pensare che aggiungendo un dettaglio richiamante l’Italia il ristorante possa risultare più “appetibile” all’occhio dei passanti. Un italiano che si trova all’estero in vacanza o per altri motivi che avesse voglia di sentirsi “a casa” per un po’, dovrebbe però saper distinguere i posti dove più difficilmente troverà i sapori del “made in Italy”.

La domanda che suggeriamo di porsi quindi, quando si sta scegliendo dove gustarsi il pranzo domenicale, è: “un italiano avrebbe mai chiamato il suo ristorante così?”

Pavarotti o La Nduja, quale ristorante italiano sceglieresti all'estero?

I giovani proprietari del ristorante italiano La ‘Nduja ci parlano della loro esperienza imprenditoriale a Valencia

Da quanto tempo siete a Valencia e perché avete scelto di lasciare l’Italia per venire qui?

Domenico: Paolo è a Valencia da un anno e mezzo e ha deciso di trasferirsi qui per fuggire dal caos e dallo stress di Roma e nella città di Valencia ha visto l’opportunità di trovare quello a cui aspirava. Io invece sono capitato qui quasi per caso ormai sette anni fa. In Italia ero un infermiere. Sono arrivato la prima volta a Valencia per svolgere un’esperienza lavorativa che sarebbe durata solo un mese e, invece, eccomi ancora qui…

Come si chiama il vostro ristorante e come è nata l’idea di un percorso imprenditoriale in Spagna?

Il ristorante si chiama La ‘Nduja. Più che da un’idea, nasce da un nostro bisogno. Eravamo stanchi di lavorare per persone che davano la priorità solo al guadagno trascurando la qualità dei prodotti, lavorando inoltre con ritmi molto serrati. Abbiamo, quindi, capito che l’unico modo per esprimere al massimo le nostre qualità era quello di intraprendere questa strada e da questa presa di consapevolezza è partito tutto.

Quali sono i cavalli di battaglia che caratterizzano la vostra cucina?

Sicuramente quello che ci contraddistingue è la pizza in teglia romana che qui a Valencia fanno in pochi e, appunto, la qualità dei prodotti che scegliamo di utilizzare. Per non parlare del lavoro meticoloso che c’è dietro ad ogni impasto e alle varie preparazioni.

Qual è il vostro segreto di italianità, perché scegliere voi e non la concorrenza?

Noi facciamo il nostro lavoro principalmente per passione e cerchiamo di trasmetterlo ai nostri clienti. La nostra idea di ristorazione va oltre il semplice guadagno; ci piace vedere l’espressione di soddisfazione nei volti dei clienti che assaporano la nostra pizza. Questo ripaga tutti i nostri sforzi!

Scegliete le vostre materie prime da produttori italiani ed eventualmente riscontrate qualche difficoltà a reperirli?

Sì, scegliamo solo materie prime made in Italy e di prima fascia. Fortunatamente abbiamo un fornitore che riesce a reperire tutto quello di cui abbiamo bisogno.

Secondo il vostro parere, perché molti ristoranti espongono la nostra bandiera tricolore anche se in realtà hanno poco a che fare con la gastronomia italiana?

Noi abbiamo fatto una scelta precisa decidendo di non esporre la bandiera italiana. Ormai la maggior parte delle volte, quando vedi ristoranti con la bandiera tricolore in bella vista dappertutto è perché vogliono far credere di essere italiani quando in realtà non lo sono e lo fanno ovviamente per questioni di marketing. La cucina italiana è una delle migliori del mondo, con la scelta dell’insegna del ristorante si aspira ad attirare più gente possibile. Noi non dobbiamo dimostrare di essere italiani, noi lo siamo!!!

Pavarotti o La Nduja, quale ristorante italiano sceglieresti all'estero?

Paolo e Domenico hanno aperto da poco il loro ristorante italiano a Valencia e già dimostrano di avere una grande personalità percepibile dalla loro cucina e dall’atmosfera che si respira tra i tavoli. Dopo diversi mesi in Spagna, gustare i profumi e i sapori della gastronomia italiana che offre La ‘Nduja è stato come respirare l’aria di casa per qualche ora. Una pizza, un tiramisù e una vasta scelta di amari e liquori italiani basteranno a regalarti attimi di felicità!

 

A cura di Giorgia Lipani e Beatrice Di Prospero

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