Serie tv, il potere della comunità dall’offline all’era di internet

Serie tv e comunità

Le serie TV hanno da sempre il potere di unire creando comunità di persone che condividono passioni comuni e discutono di trame, personaggi e teorie.

Il “fenomeno” delle serie tv si è naturalmente evoluto nel tempo insieme al racconto seriale stesso e alle nuove modalità di condivisione.

Negli anni ’80, ’90 e fino ai primi anni 2000 infatti le serie TV avevano un formato ben definito e molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi: le puntate venivano rilasciate una volta alla settimana e i fan attendevano con ansia il nuovo episodio.

Questo ritmo settimanale creava una sorta di rito collettivo. Famiglie e amici si riunivano davanti alla televisione per guardare lo show insieme, trasformando la visione in un evento sociale.

Programmi come “Friends” o “X-Files” non erano quindi solo spettacoli televisivi ma veri e propri appuntamenti settimanali che riunivano le persone.

La discussione sulle serie TV avveniva spesso a scuola, al lavoro o durante le cene in famiglia. Questo tipo di condivisione creava un legame unico tra le persone, che si sentivano parte di una comunità sempre più ampia.

In un’epoca pre-Internet, il passaparola era il principale mezzo di diffusione delle opinioni e delle emozioni.

I social media e le serie tv

Con l’arrivo dei social media, il modo in cui le persone interagiscono con le serie TV è cambiato radicalmente. Piattaforme come Twitter, Facebook, Instagram e più recentemente TikTok hanno permesso alle persone di tutto il mondo di connettersi istantaneamente e di discutere degli episodi in tempo reale.

Questo ha ampliato enormemente le comunità quasi trasformando la visione di una serie TV in un’esperienza globale e partecipativa.

Le “live-tweet” durante la messa in onda degli episodi sono diventate una pratica comune. Serie come “Game of Thrones” hanno visto milioni di tweet al minuto durante le puntate più attese, con i fan che condividono le loro reazioni, teorie e meme.

Le diverse piattaforme di streaming

Con l’avvento delle piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+, il modo di fruire delle serie TV è ulteriormente cambiato. Il binge-watching, ovvero la visione continuativa di più episodi o intere stagioni, è diventato un fenomeno di massa. Questo ha creato nuove opportunità di connessione fra le persone, che possono decidere di guardare intere serie insieme durante un weekend o discutere delle maratone online.

Nonostante le maratone sembrino un’attività solitaria, hanno in realtà rafforzato il senso di comunità. Le piattaforme social hanno infatti facilitato la creazione di gruppi di discussione, forum e fan club dove gli spettatori possono condividere le loro impressioni e teorie anche dopo aver finito di vedere la serie. Eventi come il lancio di una nuova stagione diventano momenti di aggregazione, con i fan che si organizzano per guardare insieme e commentare live.

Fuga dalla realtà

Le serie TV hanno la straordinaria capacità di raccontare storie e infrangere la realtà, portando gli spettatori al di là della fantasia.

Offrono un rifugio dalla realtà quotidiana, permettendo ai fan di immergersi in mondi diversi e di identificarsi con personaggi complessi e affascinanti. Questo crea un forte senso di appartenenza e connessione tra loro, che si sentono parte di una comunità condivisa.

In conclusione, le serie TV sono molto più che semplice intrattenimento. Attraverso l’evoluzione dei media e delle tecnologie di comunicazione, hanno saputo adattarsi e crescere, continuando a creare un senso di comunità e unione tra le persone.

 

A cura di Elena Massaro

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