Racconti di Guerra: le voci femminili tra resistenza e memoria

Racconti di guerra

La guerra ha sempre avuto narratori, spesso uomini, ma le voci più potenti appartengono a chi la vive direttamente, a chi sente tutti i giorni il peso e il rumore delle bombe.

La guerra non è solo una questione di strategie militari o diplomazia, ma anche e soprattutto di vite stravolte, resistenza quotidiana e memoria. L’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 ha riportato il paese in una lotta per la propria indipendenza, mentre il conflitto israelo-palestinese si trascina da decenni, con una popolazione civile costantemente sotto la violenza e vittima di veri e propri atti di genocidio.

Tradizionalmente la guerra è stata raccontata attraverso la voce degli uomini, spesso protagonisti diretti delle battaglie. Nonostante l’aumento delle donne nel settore militare, queste ultime sono state escluse di frequente dai riflettori, anche se la loro esperienza e il loro ruolo sono altrettanto determinanti, anche al di fuori del campo di battaglia. La guerra le colpisce infatti spesso modo diverso: oltre alla violenza e alla distruzione, le donne si trovano ad affrontare disuguaglianze preesistenti, che il conflitto peggiora. Tuttavia, esse non sono solo vittime, sono anche protagoniste attive, che documentano le atrocità e guidano la resistenza civile.

Attraverso libri, podcast e musica, trasformano l’orrore in testimonianza, offrendo una prospettiva che va oltre la denuncia, facendo della loro voce un atto di resistenza.

Attraverso le loro opere, il mondo può ascoltare, comprendere e, forse, cambiare.

Libri: voci e parole oltre la guerra

Victoria Amelina è stata una scrittrice ucraina che, dopo l’invasione russa del 2022, ha dedicato la sua vita alla documentazione dei crimini di guerra nel suo paese. Il suo ultimo libro, Looking at Women, Looking at War, iniziato nel 2023, combina interviste, diari e poesie per raccontare le storie delle donne durante il conflitto. Purtroppo, Amelina è deceduta nel giugno 2023 a causa di un attacco missilistico russo a Kramatorsk, lasciando il suo lavoro incompiuto. I suoi colleghi hanno successivamente completato il manoscritto, che offre una testimonianza toccante della devastazione della guerra e del ruolo cruciale delle donne nella documentazione di tali eventi.

Dalla Palestina invece, Cecilia Dalla Negra ha pubblicato nel novembre 2024 Questa terra è donna. Movimenti femminili e femministi palestinesi. Il libro esplora il ruolo delle donne nei movimenti di resistenza palestinesi, mettendo in luce le loro lotte quotidiane e l’impegno per l’uguaglianza di genere in un contesto di occupazione e conflitto. Attraverso interviste e ricerche approfondite, Dalla Negra offre una panoramica dettagliata dei movimenti femminili in Palestina e del loro impatto sulla società.

Podcast: voci dal campo

Nel panorama dei podcast, Cecilia Sala, giornalista italiana, ha portato avanti il suo progetto Stories, in cui racconta storie dall’attualità internazionale. Durante i suoi reportage, Sala ha spesso dato voce a donne ucraine e palestinesi, condividendo le loro esperienze dirette dai fronti di guerra. Cecilia Sala è stata scelta per il suo impegno nel riportare storie spesso ignorate dai media mainstream, mettendo in luce la resistenza civile e il coraggio delle donne in situazioni di conflitto. Attraverso interviste e narrazioni coinvolgenti, il podcast offre agli ascoltatori una comprensione più profonda delle realtà vissute in queste regioni, facendo emergere la forza e la resilienza femminile.

Un altro contributo significativo proviene da Lesia Vasylenko, membro del parlamento ucraino, che ha partecipato al podcast Rachman Review. In un episodio recente, Vasylenko ha discusso della situazione attuale in Ucraina, offrendo una prospettiva politica e personale sul conflitto in corso. La sua partecipazione fornisce un’analisi dettagliata delle sfide che il paese affronta e delle possibili soluzioni per il futuro.

Musica: voci che resistono

La musica rappresenta un potente mezzo di espressione durante i periodi di crisi. Dalla Palestina, la cantante Tamara Al-Zoabi, conosciuta come Tamara Al Zool, ha utilizzato la sua arte per raccontare le storie del suo popolo. Le sue canzoni mescolano sonorità tradizionali con influenze moderne, creando un ponte tra passato e presente. Tamara ha partecipato anche alle audizioni di X Factor, una scelta che ha avuto un grande impatto poiché ha utilizzato la visibilità offerta dal programma per dare voce alla sua gente, portando l’attenzione sul conflitto palestinese e sull’occupazione. Attraverso testi profondi e melodie evocative, Tamara affronta temi come l’identità, la resistenza e la speranza, offrendo conforto e ispirazione sia ai connazionali che al pubblico internazionale.

Dall’Ucraina, la cantante Jamala, vincitrice dell’Eurovision Song Contest nel 2016, continua a utilizzare la sua voce per sensibilizzare il mondo sulla situazione nel suo paese. Con brani che fondono elementi folk ucraini con pop contemporaneo, Jamala racconta storie di dolore, resilienza e speranza. La sua musica è diventata un simbolo di unità e forza per molti ucraini durante questi tempi difficili.

Attraverso libri, podcast e musica, le donne stanno raccontando in prima persona le dure realtà dei conflitti che stanno vivendo. Le loro voci, spesso trascurate nei media tradizionali, offrono uno sguardo autentico sulle difficoltà quotidiane, la lotta per la memoria e la resistenza. Questi racconti non solo documentano la tragedia, ma invitano alla riflessione e stimolano una maggiore comprensione e solidarietà internazionale.

 

A cura di Elena Massaro

Tag

  • racconti di guerra
  • voci femminili

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