Alessandra Nicita torna con un po’ di Ipocondria

Alessandra NIcita torna con un po' diIpocondria

Alessandra Nicita, dal 19 Maggio è in vendita su tutte le più importanti piattaforme digitali il suo nuovo lp “Canzoni di nascosto” (Stay Records).

Artista eclettica e vivace, scrittrice e cantautrice d’origine salentina e d’adozione bolognese, Alessandra Nicita ritorna a distanza di un anno dal successo di Carolina Carolina, la canzone contro la discriminazione omosessuale presentato in anteprima nazionale a Milano, insieme all’attrice e modella cubana, Ariadna Romero, che nel giro di un mese le ha fatto scalare la classifica di Radio Italia International, salendo al 21°posto, e ottenere la partecipazione a Casa Sanremo, il contenitore di centinaia di eventi collaterali al Festival della canzone italiana.

Canzoni di nascosto

Nella settimana appena trascorsa, la Indie Music Like, la classifica di tendenza indie più diffusa d’Italia, la segnala al 66° posto con il suo singolo Ipocondria, appena a 3 punti di distanza da Ermal Meta e la sua Vietato morire (Mescal).

Canzoni di nascosto è un album con sonorità originali e ballabili, un racconto del mondo dei sentimenti e delle emozioni, in cui solitudine, perplessità, amore e distanze si intrecciano. L’album, come rileva il titolo, svela la voglia di uscire dalle stanze segrete e nascoste della cantautrice, per raccontare con eleganza, e a tratti con leggerezza, la poesia, l’intensità e le mediocrità dei desideri dell’animo umano.

L’artista

L’ incontro fortuito con Lucio Dalla nel 1997 è decisivo per la sua vita, tant’è che l’artista lo definisce ʺun regalo nella sua esistenzaʺ. Alessandra esordisce nel panorama artistico nazionale come scrittrice con il libro “Sono stata molto delusa dai mirtilli”. Nel 2013 è la volta di “Arrivò l’amore e non fu colpa mia”, una raccolta di poesie che conferma la sua attenzione per la ricerca del linguaggio. L’artista è invitata a presentarlo in prestigiose rassegne internazionali tra cui il “Salina Mare Festival – Premio Troisi”, insieme a Veronesi, Castellitto, Guzzanti e tanti altri protagonisti; il” TaoModa Awards”, l’Expo di Milano e il “Taobuk – Taormina International Book Festival”, insieme ad altri scrittori, tra cui il premio Nobel Orhan Pamul, Stefano Benni e Daria Brignardi. Partecipa a Zelig Rainbow e alla 28’ Salone Internazionale del libro di Torino. È ’scelta come testimonial alla Maratona Internazionale “Antonello da Messina”, sostenuta dagli U.S.A.

Nel gennaio 2017 incontra il musicista e produttore Vinn Camporeale con il quale realizza un nuovo progetto discografico. Il primo estratto dall’album è “Ipocondria”, lanciato il 21 marzo con un videoclip in esclusiva. E’ un pezzo ironico e brillante, non certo privo di simpatici doppi sensi, in cui l’amore arriva improvviso a salvare da ogni possibile malattia immaginaria.

L’intero lavoro di Alessandra Nicita contiene brani che rimandano continuamente all’amore declinato in ogni suo aspetto, senza però trascurare i temi sociali, mettendo al bando i pregiudizi e chi li predica per uniformarsi al branco.

L’album

Cogito ergo bum: passando dal parafrasare Cartesio ad una citazione di Susan Sontag (cogito ergo Boom), una fotografia di un mondo rivolto al denaro e all’apparenza, in cui l’amore libera dalla schiavitù di dover sembrare anche ciò che non si è.

La differenza: La storia di un amore vissuto intensamente, poi rovinato dal tradimento, e la forza e la consapevolezza di doverlo lasciare andare.

Ma io: Un brano realistico, in cui all’amore segue una caduta, forse una delusione, ma non manca il rispetto di chi ama davvero, verso l’altro che almeno momentaneamente abbandona. L’amore è anche una scelta?

In Ogni caso: Canzone liberamente ispirata dalla poesia “ogni caso” della poetessa W. Szymborska. Alle infinite sfumature del destino si aggiunge l’inevitabilità di un amore che non teme incertezze e neppure le crede possibili.

Vaffanculo pecora: Brano deciso e senza orpelli, raffinato nonostante l’uso della parolaccia, dedicato a coloro che non avendo una propria personalità, investono le proprie energie nel giudicare la vita altrui, spesso seguendo regole dettate dalla massa, per riempire un’esistenza “scarna e vuota”.

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